Utilizzo e sospensione di xanax

Buongiorno,
Sono una studentessa universitaria, sono nell'anno della laurea e sono sottoposta è enorme stress, soprattutto da parte di me stessa, in quanto sono sempre stata ansiosa e mi ritrovo ad essere "tirata con i tempi" di preparazione accademica.
Da gennaio 2016 ho iniziato a prendere alprazolam in maniera intermittente, in dose di circa 10-15 gocce la sera su consiglio del medico di base (generalmente assumevo il farmaco nella settimana e mezza precedenti ad un esame per favorire l'addormentamento). Da un paio a questa parte però, mi rendo conto di essere molto più irregolare: la fatica all'addormentamento è aumentata e dopo tentativi di prendere sonno che non vanno in porto mi ritrovo ad assumere il farmaco quasi tutte le sere.
Vorrei chiedere quindi un consiglio perché temo di star sviluppando una dipendenza e questo davvero non mi piace; tenendo conto che luglio sarà comunque un mese di fuoco per la mia ansia (diciamo fino a settembre) vorrei chiedere consiglio a Voi specialisti in psichiatria per chiedere come poter iniziare a scalare il farmaco senza inficiare il sonno proprio durante la sessione d'esame (ho già provato a sospenderlo completamente, ma senza riuscire poi a dormire).
In sintesi, In questo periodo sto assumendo 15 gocce ogni sera e vorrei capire come poterlo diminuire e cosa potrei aspettarmi come conseguenze sulla qualità del sonno in questo periodo.
Vi ringrazio in anticipo: questo sito mi ha già consigliata in passato ed è un'ottima risorsa per consigli pratici e chiarimenti che purtroppo vengono spesso omessi dai medici di base.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

Le modalità di scalaggio sono banali e gliele può indicare il medico. Tuttavia tenga conto che il problema è quello di partenza, non risolto. Che lo xanax dopo un po' non funzioni più è scontato.
Togliendolo ritorna al punto di partenza senza lo xanax ormai inutile, però sarebbe il caso di farsi visitare per fare una diagnosi precisa e capire quale cura può servire, intendendo una cura che possa essere presa senza che smetta di funzionare, per tutto il tempo che serve.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la pronta risposta.
Mi scusi, forse non mi sono spiegata: per ora lo xanax funziona, nel senso che una volta preso dopo una mezz'oretta sto dormendo. I disturbi del sonno a cui mi riferisco sono dovuti ai miei tentativi di sospensione, che inevitabilmente finiscono con me che mi alzo dal letto dopo un'ora dal coricamento e prendo il farmaco per riuscire finalmente a dormire.
Sono una fuori sede, per cui mi è impossibile andare dal medico fino a fine mese.
Per quanto ne so, la diagnosi è stata "ansia da stress esogeno" ed è finita lì. Devo dire che di giorno io sto bene, non soffro di attacchi di panico o ansie particolari; la difficoltà è appunto solamente quella di riuscire a dormire, difficoltà che però vorrei iniziare a superare se non sospendendo immediatamente il farmaco almeno iniziandolo a scalare con indicazioni precise e non "alla carlona" come ho fatto in questi mesi. Questo almeno fino ad agosto, quando riuscirò ad andare dal mio medico e spiegargli il problema
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Gentile utente,

"una volta preso dopo una mezz'oretta sto dormendo. "

Questo non significa che funzioni. Dopo un mesetto smette di funzionare, ma se non lo si assume non si dorme per l'astinenza.
Il fatto che prendendolo dopo si dorma non significa granché, molti lo prendono per anni convinti di poter dormire solo con quello, e non è vero.

Non credo che una semplice indicazione di come ridurre un farmaco richieda che lo stesso medico la visiti, è una fase della cura già impostata che segue degli standard. Il problema è chiarire se adesso le serva una vera terapia, al di là del disimpegno (giusto) dallo xanax.

Ansia non è una diagnosi, e anche "da stress esogeno" è un'interpretazione. Le diagnosi fanno riferimento al tipo di sintomi, e comportano prognosi e scelta di cura.
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dopo
Utente
Utente
Capisco,
La ringrazio per la disponibilità e le auguro un buon lavoro e una buona giornata

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