Falloplastica

Gentili medici , sono un ragazzo di 27 anni e ho da sempre avuto una vita sessuale che rasenta il ridicolo . Purtroppo il mio problema è quello di avere il pene troppo piccolo , ossia un organo che in erezione raggiunge a mala pena i 13 /14 cm di lunghezza (anche se spingendo al massimo contro l'osso pubico arrivo forse a 15 ) e di circonferenza piuttosto sottile , intorno agli 11.5cm mentre nella parte più alta del pene,cioè in prossimità del glande arrivo a 12. Questa situazione non mi ha mai creato disagi in passato, sono sempre stato una persona sicura di se e non ho mai avuto difficoltà ad approcciare le donne , considerando il fatto che sono anche un gran bel ragazzo a detta di molte . I problemi purtroppo sono iniziati all' età di circa 20 anni , ossia quando ho iniziato ad avere i primi rapporti sessuali ...un vero disastro !!!! Ho avuto in tutto 15 ragazze e tutte , dico tutte mi hanno lasciato per questo motivo ...ossia il pene troppo piccolo!!! Alcune me lo hanno detto , altre me lo hanno fatto capire , altre ancora sono semplicemente sparite ! Per far capire la mia situazione e il mio disagio una durante il rapporto è arrivata addirittura a chiedermi "quanto ti manca ?", proprio perché non sentiva nulla , un' altra mi ha chiaramente detto che lo avevo troppo piccolo e così via.....fino ad arrivare all ' ultima , ossia la goccia che ha fatto traboccare il vaso . Dopo i primi rapporti che a detta sua sembravano essere soddisfacenti , alla prima " cilecca " , mi ha chiaramente detto che con me era APATICA, che io per lei ero perfetto ma che sentiva che gli mancava qualcosa , riferito ovviamente alle dimensioni . Molti medici diranno che sono nella norma , ma la realtà è un 'altra , perciò ho deciso di sottopormi ad un intervento di falloplastica sia di allungamento che di aumento della circonferenza , oramai così non posso più vivere ... Volevo pertanto sapere quali sono i rischi legati a questa pratica , e che tipo di miglioramenti si possono ottenere . Grazie di cuore !
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

fatta la premessa fondamentale che nel suo caso, almeno da quello che lei ci scrive, non sembra essere presente una "microfallia" , se comunque desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo particolare tema andrologico, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/202-le-misure-del-pene-le-pene-del-pene-cioe-quando-il-pene-e-piccolo.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la celere risposta , sono consapevole che in effetti nel mio caso non si tratta di micropene per fortuna , ma le mie dimensioni purtroppo non mi consentono di avere una vita sessuale appagante e nemmeno di soddisfare le partner . È' vero non si tratta di microfallia , ma è pur sempre un pene piccolo ; il problema è proprio che durante i rapporti non sento praticamente nulla! , insomma non c'è attrito e di conseguenza non provano piacere nemmeno loro ...so bene che la falloplastica e ' un intervento delicato e non privo di rischi , ma nel mio caso rappresenta l' ultima spiaggia ! È' possibile secondo lei intervenire in qualche modo ? E quali sono le tecniche che comporterebbero meno rischi ? Si parla di sezione del legamento sospensore ed eventualmente acido iarulonico cross lincato per la circonferenza .....grazie infinite !
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Utente
Utente
Qualcuno potrebbe rispondermi per favore ? Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

forse non ha letto il link indicatole:

"...dobbiamo ricordare che nei rari casi di vera "microfallia", cioè di pene piccolo, oggi sono possibili alcuni interventi chirurgici che permettono di esteriorizzare la parte nascosta del pene.

Si tratta di procedure complesse come la sezione del legamento sospensore e lo scollamento dei corpi cavernosi dalla sinfisi e dalle branche ossee ischio-pubiche. Questi sono, come si può intuire, interventi molto delicati e con indicazioni molto ristrette e precise e questo per le gravi e possibili complicanze dovute alle lesioni che si possono avere a livello delle strutture vascolari e nervose che sono presenti in queste regioni anatomiche e che sono determinanti per avere una regolare e valida erezione.
In questi anni è stato anche segnalato nell'uomo obeso la possibilità di utilizzare la liposuzione del grasso sovra-pubico, presente nel monte di Marte, che determina un arretramento del piano cutaneo consentendo così un allungamento del pene sia “virtuale” che reale.

E' possibile poi, in alcuni casi, ancora aumentare anche la circonferenza del pene con tecniche che prevedono l'impianto, al di sotto della cute dell'asta, del tessuto adiposo precedentemente aspirato.
Anche questa procedura chirurgica non è priva di importanti complicazioni quali infezioni o necrosi del tessuto adiposo impiantato oppure il ritorno graduale alle dimensioni di partenza sempre per “retrazione” e/o riassorbimento del grasso precedentemente innestato."

Analoghi problemi sembrano presentarsi per "acido ialuronico cross lincato per aumentare la circonferenza".

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta , si in effetti ho letto l'articolo , ma il problema è che pur non avendo un micropene la mia vita sessuale me lo conceda e ' una vera schifezza ...sostanzialmente come le dicevo le donne dopo aver avuto uno massimo due rapporti con me cambiano strada . Documentandomi ho visto che ci sono diversi chirurghi sia a Roma che a Milano che praticano questi interventi . Il problema è che ognuno propone tecniche diverse ; al di là della sezione del legamento sospensorio che sembrerebbe l' unica valida per aumentare la lunghezza , per quanto concerne la circonferenza ognuno propone cose diverse , dall' acido iarulonico Kross lincato alle protesi pericavernose. Insomma uno non sa proprio a che santo votarsi ! E per chi come me e ' deciso a fare l' intervento cosa dovrebbe fare ? andare alla cieca e tirare la monetina sperando vada bene ? Oppure accettare la situazione per quello che è rimanendo solo a vita ?! Mi creda dottore non voglio essere assillante ma la mia situazione mi ha messo proprio con il morale a terra ! , non pretendo un pene enorme , ma cercare di migliorare anche di un minimo le dimensioni e non per un vanto estetico ma per un discorso funzionale ........
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Utente
Utente
Dimenticavo di aggiungere che ho anche una parte del pene nascosta per la presenza di grasso all'altezza del pube .In caso sarebbe possibile un intervento di liposuzione? o è rischioso anche quello ?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

tutte le soluzioni al suo problema, che lei sembra tra l'altro ben conoscere, hanno purtroppo le possibili complicanze che le ho già menzionato e quindi queste devono essere ben valutate e meditate in diretta con il suo andrologo di fiducia.

Detto questo poi le ricordo anche che molte problematiche dismorfofobiche, come quella che lei ci ha descritto, richiedono sempre una attenta e preliminare valutazione psicologica.

Un cordiale saluto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Come ha giustamente concluso il dr. Beretta, la dismorfofobia peniena, i disastri della sua vita sessuale, le donne cha cambiano strada non verranno cambiati da qualche cm in più, ma una sua autostima risollevata.

Provi a consultare questo visitatissimo canale salute redatto a quattro mani con un collega neurologo, e cerchi un mio Collega con cui fare un lavoro di fondo sulla sua psiche e sessualità


https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/127-pene-piccolo-dimensione-dei-genitali.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Grazie a entrambi per le risposte e i preziosi consigli . In effetti dottoressa Randone avevo già pensato di richiedere un consulto psicologico perché quando si tratta di avere rapporti intimi con una donna ho una certa ansia da prestazione , paura di non soddisfarla ecc...in oltre quello che mi manca e ' sicuramente un po ' di autostima nel senso che ho sempre paura di " perderle " . Cosa che poi accade regolarmente . Allo stesso tempo credo che il solo supporto psicologico non sia sufficiente fino in fondo ...se anche recuperassi autostima , fiducia e se anche avessi più " fantasia a letto " come risolverei il problema fisco ? Ossia che loro non sentono nulla durante la penetrazione ? Sono dell ' idea che per capire cosa piace ad una donna e avere maggiore complicità servono più rapporti e questo è normale , ma se loro dopo una o due volte scappano perché non sentono nulla da quel punto di vista non ho neanche il tempo di arrivare a questo . E alla fine dei giochi la sostanza è che si trovano un altro ragazzo , magari meno attraente fisicamente , ma sicuramente più dotato o quantomeno più normale lì sotto . Inoltre il problema è anche mio , nel senso che a causa delle ridotte dimensioni neanche io provo piacere ...e ' questo il punto .
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Utente
Utente
Gentili medici vi aggiorno sugli ultimi sviluppi riguardo la mia situazione . Sono stato visitato da un noto andrologo di Roma , di cui per ovvie ragioni non faccio il nome , che mi ha confermato che in effetti il sovrappeso in età adolescenziale e prepubere può comportare da adulti una riduzione dell ' organo genitale ( a 17 anni ero arrivato a pesare 98kg ) . Mi ha proposto una soluzione chirurgica con protesi pericavernose dicendomi che sono sicure al 100%,che sono anni che esegue questi interventi e tra l'altro ambulatoriali . Volevo gentilmente sapere un vostro parere al riguardo ... È ' fattibile come intervento ? Ed eventualmente possono essere rimosse ? Oppure provocano solo danni ? Grazie infinite .
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

mediti bene la strategia chirurgica che le è stata proposta.

La rimozione di queste protesi poi è praticamente una scommessa che difficilmente si vince.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta ! Avrei solo un ' ultima domanda , di recente ho effettuato un ' altra visita da un noto professore di Roma che è sia urologo che andrologo . Mi ha assicurato sul fatto che esegue anche lui tali interventi da molti anni e in particolare per la circonferenza mi ha proposto il derma porcino liofilizzato dicendo che è una tecnica sicura al 100% e che è simile al 99% al derma umano , inoltre risulta essere stabile e duratura nel tempo . Cosa ne pensate al riguardo ? Potrei avere un parere ? Grazie mille .
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
E' possibile, in alcuni casi, aumentare la circonferenza del pene con tecniche che prevedono l'impianto, al di sotto della cute dell'asta, di vari tessuti, come quello porcino, ma anche questa procedura chirurgica non è priva di complicazioni quali infezioni, necrosi del tessuto impiantato oppure il suo riassorbimento con il ritorno graduale alle dimensioni di partenza.

Ridiscuta la questione con il suo andrologo.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore . In effetti sto ridiscutendo la situazione con il mio andrologo chirurgo è attualmente sto facendo anche dei colloqui con uno psico sessuologo , dai quali sembrerebbe emergere una necessità di sottopormi a tale intervento proprio perché come dicevo prima in effetti ho delle difficoltà tecniche nella penetrazione vera e propria . A questo punto avrei solo alcune domande : il mio andrologo visitandomi ha notato che ho anche un incurvamento del pene di 40 gradi , e andrebbe secondo lui effettuato un raddrizzamento dell asta perche questa cosa potrebbe comportare problemi di erezione , ed infetti ogni tanto c'è lì ho se non prendo il cialis. So che con il raddrizzamento solitamente si perdono alcuni cm ...e ' vero ? Inoltre mi è stato detto che con la sezione del legamento sospensore si possono guadagnare da 1 a 5 cm in lunghezza a seconda dei casi ..si tratta di verità o semplicemente fantasticherie ? In effetti non vorrei sottopormi ad un intervento inutile e rimanere poi deluso . La ringrazio infinitamente .
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

vedo che alcune informazioni corrette pure lei le ha; altre sono molto discutibili come l'allungamento di 5 cm del pene dopo sezione del legamento sospensore ed altro.

Questi sono tutti aspetti "chirurgici" molto particolari e legati alla sua specifica situazione clinica ed anatomica e per questo devono comunque essere chiariti per bene sempre in diretta con il suo andrologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente dottore , ridiscutero' la mia situazione con il chirurgo . Avrei solo un ultima domanda : e' vero che con il raddrizzamento si perdono sempre almeno 1 o 2 cm di lunghezza ? Inoltre è vero che un incurvamento potrebbe comportare problemi di erezione e va corretto oppure si tratta solo di un fattore estetico? , perché in effetti nella dinamica dei rapporti non mi ha mai causato difficoltà ...grazie mille !!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

l'incurvamento, se non importante è solo un fatto estetico.

Per quanto riguarda l'accorciamento del pene questo dipende molto dalla gravità di questo incurvamento.

Se desidera comunque avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/227-quando-il-pene-e-curvo-come-si-valuta-e-che-cosa-si-fa.html

Un cordiale saluto.

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Utente
Utente
Caro dottore non so come ringraziarla per la sua disponibilità !! E per le sue risposte !! . Ne approfitto per farle solo un ultima domanda (promettendo di non disturbarla più :) ) . Recentemente ho notato un calo della libido e soprattutto un cambiamento delle erezioni , che non sono più come una volta , ossia meno potenti e soprattutto più difficoltose , nel senso che faccio fatica a mantenerle durante la masturbazione e i rapporti sessuali , in poche parole se non prendo il cialis e ' finita !! .Il mio andrologo allora mi ha prescritto Ecocolordopler dinamico e basale e i risultati erano nella norma . Ho poi effettuato il rigiscan per una notte e i valori sono risultati abbastanza allarmanti , non ricordo esattamente ma mi pare che gli episodi erettili arrivavano al massimo al 39% . Sempre il mio andrologo mi ha consigliato allora di ripetere il Rigiscan perché a detta sua potrebbe essere presente un problema organico . La mia domanda è questa : è possibile che con entrambi gli Ecocolordopler "normali " possano essere presenti problemi erettili di natura organica rilevati dal rigiscan? Oppure ripetere quest ' ultimo sarebbe superfluo in quanto gli eco danno risultati positivi ? Grazie mille !!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Purtroppo l'NPT test tramite Rigiscan dà numerosi falsi positivi e, se si vuole capire qualcosa, bisogna ripeterlo.

Un cordiale saluto.
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