Terzo intervento mastoplastica dubbi e perplessità.

Gentili dottori vi sottopongo alcuni quesiti in quanto sto per sottopormi al terzo intervento di mastoplastica additiva. In breve nel primo intervento il chirurgo aveva inserito protesi troppo piccole o fatto una tasca troppo grande. In sostanza navigavano. Presentavo in più contrattura medio lieve a seno sx. Impianto retro ghiandolare protesi allergan 410 da 275 cc . Rinterviene stesso chirurgo consigliandomi solo una sostituzione con protesi più grandi e atte a correggere una minima ptosi che ora si presentava. Inserisce allergan 510 style da 400 sempre retro ghiandola. E qui il disastro. Ho una ptosi grave di nuovo una contrattura stavolta al seno dx, mentre il sx ha la protesi completamente staccata dal corpo. Decido di re intervenire cambiando ovviamente chirurgo ma i pareri nel mio caso sono completamente diversi. Concordi tutti solo sulla pessi.Chi mi consiglia assolutamente il dual plane per scongiurare contratture. Ho una pelle particolarmente elastica e nonostante i guai nemmeno una smagliatura. Altri assolutamente un pessi additiva con posizionamento retro ghiandolare. Per non parlare delle protesi silicone o poliuretano? Io non so più che pesci prendere e non posso permettermi altri errori. Vorrei conoscere i vostri gentili pareri per farmi un'idea di quale sia davvero la soluzione giusta per me. riepilogo: ora ho retro ghiandola protesi allergan 510 style anatomiche iper proiettate ( brutte e visibili) forse una ruotata sicuramente con contrattura. Necessito di una pessi con taglio ad ancora mi dicono quasi tutti. I due interventi precedenti, fatti per via ascellare. Non ho cicatrici sul seno ora. Questo il quadro della situazione. Scusate la lungaggine e grazie infinite del vostro aiuto.
[#1]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile utente,
la correzione di una ptosi mammaria cercando di inserire protesi mammarie grandi può essere una strategia chirurgica valida in alcuni casi, ma con precise limitazioni. Al di sopra di certi volumi protesici, infatti, una mammella che già ha subito un lieve cedimento verso il basso, subirà una spinta ancora maggiore a cadere, per via del suo peso. Io sono fermamente convinto che le "forzature" in questo senso non diano mai buoni risultati naturali e soprattutto portano a sicure recidive della ptosi. Al contrario, una protesi di volume non grande, associata ad una corretta mastopessi e quindi ad una correzione della ptosi mammaria, porti ad un risultato bello e stabile nel tempo. Se c'è una buona copertura ghiandolare vale la pena utilizzare la loggia sottoghiandolare e, trattandosi di reintervento, è consigliabile la protesi di poliuretano.
saluti

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto