Insicurezza e solitudine

Buongiorno avrei bisogno di un aiuto. Io sto finendo la laurea triennale ma sono bloccata a pochi esami dalla fine e non riesco più a studiare, perdo tempo a rimuginare sul passato, non ho più fiducia in me stessa e nel futuro e mi sento molto sola.Alle superiori la mia famiglia ha avuto seri problemi economici che continuano tutt’ora e mi hanno portato a lavoricchiare x non pesare e da allora mi mantengo da sola con pesanti sacrifici. Durante quel periodo sono stata vittima di bullismo,e quest’esperienza mi ha segnata molto, mi sono chiusa e lasciata andare,studiavo in modo approssimativo, nonostante prima studiassi con interesse e otteness buoni voti, ho cominciato a vivere la scuola con ansia e non ho più sviluppato i miei interessi. dopo mi iscrivo all’uni, e subito è fantastico perché mi faccio nuovi amici, ma con lo studio non riesco a organizzarmi e dare esami, e comincio ad avere attacchi di panico. Interrompo l’uni per un anno e vado da una psicologa che mi aiuta molto, e infatti mi iscrivo di nuovo all’uni. Fatico a riprendere perché non ho mai sviluppato un buon metodo di studio ma riesco comunque a dare esami anche se con 1 media bassa, e riflettendo in questi anni ho studiato svogliatamente.Faccio amicizia con alcuni compagni di corso ma faccio fatica ad essere me stessa perché mi sento inferiore e vivo il rapporto con gli altri con molta ansia e disagio e li allontano. Il motivo per il quale mi sento così inferiore è che non ho fatto molte esperienze tipiche dell’adolescenza, mi sento ignorante in quanto ho tralasciato un po’ lo studio e interessi tanto che non mi sento una persona completa, non sono fiera dei miei studi e del mio percorso, e vedo che i miei coetanei sono molto più avanti di me.E ora dopo questi anni vissuti con molto stress, a 24 anni mi sento come se fosse troppo tardi per cambiare, come se fosse tutto perduto e non valessi nulla, ho molte insicurezze sul mio carattere e su ciò che voglio e che valgo veramente. Mi sento fallita, vecchia, e senza futuro; i contatti con i pochi amici sono calati perché vergognandomi di me stessa schivo tutti e non ho una vita sociale. Mi sento molto sola e stanca e non so nemmeno più se mi piace il mio corso di laurea e non so cosa fare dopo. Ho pensato di tornare dalla psicologa ma mi mancano coraggio e soldi.Sento che la vita mi sta scivolando via, e non ho i mezzi per affrontare il mondo.Vorrei fare tante cose, ma non faccio nulla, passo il tempo su facebook osservando le vite altrui oppure ascolto musica e fantastico su una vita che non ho. é come se vivessi fuori da mondo, mi sembra di avere problemi di memoria e questo mi preoccupa. Insomma sto vivendo una vera crisi. È possibile che soffra di depressione dato che anche in famiglia ci sono stati alcuni casi? Potete darmi qualche consiglio per cercare di uscirne da sola e cercare di affrontare questi ultimi esami “serenamente” e concentrata? Soprattutto è possibile CAMBIARE e recuperare a quest’età secondo voi? grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Carissima,

penso che proprio che lei debba essere fiera del suo percorso, effettuato con sacrificio, fatica e determinazione, superando molti più ostacoli di quanti ne superino in media i suoi coetanei.
Non ha nessun motivo per sentirsi inferiore, e il rimpianto per non aver vissuto esperienze tipiche del'adolescenza non ha nulla a che vedere con il fatto che lei sia inferiore agli altri. Semplicemente, ha fatto esperienze diverse, ha dovuto prendersi responsabilità più grandi di quanto forse potesse reggere alla sua giovane età, e nonostante tutto è arrivata a pochi esami dalla laurea.
Immagino che il futuro possa spaventarla perchè, una volta conseguito il titolo di studi, dovrà misurarsi con il mondo del lavoro ed essere valutata in sede di selezione per l'assunzione, ma avendo già lavorato in passato in realtà non si tratta di esperienze nuove come possono esserlo per chi fino alla laurea ha solo studiato.
In ogni caso molti studenti entrano in crisi quando stanno per terminare il percorso universitario, quindi il suo non è certo un caso isolato.
Di cosa ha paura?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, innanzi tutto la ringrazio di cuore per la sua risposta molto gentile. Ho paura di molte cose. Quello che mi preoccupa maggiormente per l'università:
1) Ho l'impressione di non aver fatto un buon percorso, studiando male, spesso presa da altri pensieri, e di aver già scordato molto, per questo non mi sento all'altezza del titolo.
2)Ho 24 anni e mi sembra di averci messo troppo e che per questo non sarò mai competitiva sul mercato del lavoro, insomma che questi anni siano stati fondamentalmente buttati, che potevo fare molto di più per la mia carriera. La competitività mi spaventa molto.
3)Sono presa da così tanti pensieri, che non so nemmeno se sto facendo qualcosa che mi piace.
Riguardo il senso d'inferiorità,lo so che può sembrare assurdo ma ciò che mi blocca spesso è il fatto che come dicevo prima durante le superiori il mio studio è calato ,molte nozioni di cultura generali le ho perse è ho paura di non poter più recuperare e di essere additata come una persona ignorante e poco interessante, non ho sviluppato i miei interessi, non ho viaggiato, fatto sport letto libri e tutte quelle cose che fanno crescere una persona e in un certo senso è come se mi fossi un po isolata dal mondo e fossi sempre bloccata nei miei pensieri negativi;inoltre anche se ho cercato di buttarmi le mie abilità sociali non sono migliorate tantissimo, sono sempre tesa e sfuggente, non ho mai molto da dire e tendenzialmente allontano le persone . Per questo da un lato vorrei recuperare il tempo perduto e anche un pò di spensieratezza dall'altro faccio fatica ad espormi, lasciarmi andare , mi sento sempre bloccata, come se mi mancasse qualcosa rispetto gli altri. é come se in me convivessero una donna adulta in grado di fare scelte difficili mature e responsabili e dall'altra una ragazzina insicura, ingenua, e spaventata. E ultimamente vivo tutto con ansia frustrazione disfattismo. Ho paura che le cose non cambieranno mai fondamentalmente. Perdoni la lunghezza . La ringrazio, buona serata.
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Gentile Ragazza,

mi sembra di capire che lei dia più importanza a quello fatto, a quello che è stato, incapace (o forse con paura) di volgere lo sguardo in avanti.

Chiunque di noi, guardandosi indietro, potrebbe trovare cose che magari ha fatto non bene come avrebbe voluto o che invece non ha fatto e avrebbe voluto fare, rimpianti, recriminazioni, ... chi non ne ha?

Ognuno ha il suo percorso, chi forse più "facile e dritto" e chi con più difficoltà e tornanti, ma queste differenze non hanno nulla a che fare con il valore di ognuno di noi.
Penso che chi come lei abbia fatto i conti con più ostacoli possa avere una forza maggiore su cui far affidamento, la forza di chi è riuscito comunque ad andare avanti.

Piuttosto che guardare indietro e agli altri, sarebbe importante ripartire da lei, da oggi in avanti, da quello che sta realizzando, magari a fatica, ma nel dare a lei la possibilità di riconoscere quello che di bello, buono e positivo per lei ha ottenuto.
E' in lei la capacità di di poter dare un corso diverso alle cose che verranno.

Un caro saluto

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi sembra che lei sia molto dura con sè stessa, che pretenda molto e immagino che anche per questo non si senta soddisfatta.

Per tornare su un esempio che ha fatto, sappia che è normale dimenticare molte delle nozioni apprese durante il corso di studi, soprattutto se parliamo di cose studiate mesi o anni prima, e poi trovarsi a ripassare e ad approfondire quello che servirà nel mondo del lavoro, direttamente sul posto di lavoro.
Tranne pochi soggetti dalla memoria molto sviluppata, di solito particolarmente ossessivi, tutti gli altri dimenticano quello che non hanno più ripassato, com'è normale e fisiologico che sia.

Inizi a concentrarsi sui successi che ha ottenuto nonostante la difficile situazione di partenza, perchè non sono proprio da tutti e denotano la presenza di determinazione e capacità probabilmente superiori alla media.

Ha scelto lei il corso di laurea che sta frequentando?
Posso chiederle di cosa si tratta?
Quale futuro vorrebbe realizzare dopo gli studi?
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, perdonate l'estremo ritardo. Vi ringrazio per le risposte, mi hanno fatto riflettere parecchio e dato un pò più di forza. Sì ho scelto io il corso, si tratta di biologia. è un bel corso, ma ora come ora non riesco a capire bene cosa voglio fare in termini lavorativi, ho le idee un pò confuse e questo un pò mi blocca. E come ho detto prima ho sacrificato molte cose, a volte senza che ce ne fosse reale bisogno. Sommando questo e i miei problemi sociali, vivo una vita monotona che non mi soddisfa e sicuramente questo influenza anche lo studio ecc. Cercherò di essere meno negativa su me stessa, come mi avete consigliato, e cercherò di dare più valore a ciò che ho fatto fin ora. Vi ringrazio infinitamente di cuore. Buon lavoro.
[#6]
Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8 9
Credo che questo diverso atteggiamento di guardare a se stessa sia un buon inizio per riprendere il cammino con più forza e determinazione.

Oltre a cercare di valorizzare maggiormente quello fatto ed ottenuto finora, volga uno sguardo anche a lei come persona.
Ho riletto il suo primo post e ho trovato tanti aggettivi negativi che ha usato per descriversi, perché d'ora in poi non trovare anche, e soprattutto, quelli positivi? Perché tutti ne abbiamo ... e vedrà che anche questo piccolo ma importante accorgimento potrà aiutarla a riscoprire una lei diversa, più bella e positiva.

In bocca al lupo per tutto!
[#7]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ho scelto io il corso, si tratta di biologia. è un bel corso, ma ora come ora non riesco a capire bene cosa voglio fare in termini lavorativi"

Forse mettere a fuoco un obiettivo lavorativo, anche se non immediato, le può servire a investire le sue energie nello studio con uno spirito diverso.

Nel frattempo, come le dicevo, può informarsi sul costo dell'affitto di una stanza e magari scoprirà che con un impiego part-time è possibile riuscire a pagarlo (considerando che può sempre contare sulla quota di denaro che utilizza già oggi per mantenersi per pagare le altre spese).

Valuti bene tutte le opzioni perchè uscendo dal pessimismo che ha espresso può trovare soluzioni alle quali prima non aveva pensato.

Ci aggiorni quando vuole,
un caro saluto
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