Radiazioni da tac - conseguenze

Buongiorno
ho 38 anni e da un po' di tempo avverto un dolore costante al ginocchio della stessa gamba oggetto, circa 20 anni fa, a seguito di incidente, di impianto di un chiodo endomidollare alla tibia, non ancora rimosso.
Per tale dolore mi sono rivolto ad un ortopedico ed ho effettuato una TAC al ginocchio in quanto, avendo una protesi metallica alla tibia, mi hanno detto, che non posso eseguire la risonanza magnetica.
Dopo essermi documentato (principalmente su internet) sui danni da radiazioni e sulla opportunità di eseguire la TAC ho le seguenti domande da porre:
1) le radiazioni subite da TAC al ginocchio (2 TAC in 3 anni) quanto possono diventare serio motivo di preoccupazione?
2) Vorrei avere dei figli, e tra i possibili danni ho letto che possono verificarsi danni a cellule con effetti sulla progenie.
3) Dopo l'ultima TAC ho letto che assumere la melatonina può attenuare gli effetti (cosa che ho fatto) è vero?
4)Quantitativamente parlando quante radiazioni potrei aver assorbito? Sono coinvolti solo ginocchio e zone limitrofe oppure le radiazioni hanno comunque colpito tutto il corpo?
5) il radiologo prima di effettuare la TAC mi ha informato che in realtà oggi esiste la possibilità di eseguire tac anche in presenza di protesi in acciaio come la mia, sapete darmi info su dove o a quale struttura posso rivolgermi?
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni De Paula Radiologo 178 18
Per stabilire la quantità di raggi assorbita dall'organismo bisogna conoscere i dati dosimetrici.
In generale le radiazioni assorbite con una TC del ginocchio non superano il limite annuale di rischio espositivo stabilito per i pazienti.
Che i raggi X possano causare dei danni " casuali" è vero ma il rischio e di poco superiore a quelli che può avere un soggetto che non effettua esami.
Nel suo caso penso che possa effettuare anche la RM , che utilizza solo campi magnetici, perchè già 20 anni fa utilizzavano protesi adatte per i campi magnetici.
In generale può stare tranquillo; basta pensare che alcuni paziente devono fare TC ripetute due o tre volte in un anno a tutto il corpo, alcuni radiologi lavorano in sala tutto il giorno per tutto l'anno a diretto contatto con la fonte emittente raggi X.
Resta valido il principio che l'esame deve essere indispensabile per avere una risposta diagnostica altrimenti è inutile avere un rischio , seppur minimo.

Dr. Giovanni De Paula