Colecistite cronica litiasica e dolo

Buongiorno,
A novembre 2015 mi reco al PS per un forte dolore, esordito di notte, in posizione retrosternale "bassa", che si irradia alla schiena. In PS riscontrano un versamento pericardico (2-3mm) e propendono per una pericardite che, successivamente, i cardiologi escludono (dopo 10-15 gg al controllo eco il versamento era inalterato dopo terapia con antinfiammatori, ma è stato giudicato fisiologico). Al PS avevo rialzo dei leucociti ma PCR e enzimi cardiaci nella norma.
Mi sono tranquillizzata, anche se il dolore continuava a ripresentarsi. Ho pensato a disturbi passeggeri e in effetti la situazione è poi migliorata (da 1-3 episodi alla settimana siamo passati a qualche volta in mesi e la durata era breve, pochi minuti in confronto ai 30+ della 1a volta). A maggio il dolore si è ripresentato in forma forte e addirittura è andato e venuto 2-3 volte (sembrava calmarsi ma poi dopo 1-2 minuti ricominciava, il tutto nuovamente durato almeno mezz'ora). Il cardiologo che mi suggerisce Pantorc 20 mg 1 volta al dì e visita gastroenterologica.
Il medico di base mi prescrive invece una gastroscopia oltre al Pantorc.
Il giorno della gastroscopia, a luglio, non posso andare e occorrono 3 mesi per un nuovo appuntamento. Vado allora da un gastroenterologo privato che propende per reflusso gastroesofageo oppure ulcera, mi potenzia il Pantorc a 20 mg 2 volte al dì + Riopan gel ai pasti e mi suggerisce: eco addome superiore, ricerca antigene fecale di HP, emocromo con formula e alcuni marker tumorali (gastrina plasmatica e cromogranina A).
La richiesta dei marker mi inquieta soprattutto quando, consultando questo sito, scopro che l'uso a scopo diagnostico non è molto condiviso e che i 3 mesi di Pantorc già fatti influenzano l'esito, con il risultato che potrei spaventarmi per un falso positivo.
Faccio comunque l'ecografia (memore anche del fatto che da anni ho la bilirubina diretta e indiretta alta) e il referto è il seguente:

"La colecisti è in sede con alcuni grossolani calcoli di 20 mm immersi in fango e detriti biliari che riempiono quasi interamente il lume colecistico; la parete della colecisti appare ispessita e iperecogena in quadro di colecistite cronica litiasica.
Le vie biliari ed extraepatiche non sono dilatate."

(Il referto prosegue con gli altri organi, ma è tutto normale tranne un minimo di "sabbietta" al rene sx)

Dunque presumo che sarà da togliere. Devo farlo con sollecitudine? Rischio qualcosa?
Ma soprattutto, il dolore allora è per quello, oppure ho anche il reflusso? (Da quando prendo Pantorc effettivamente non l'ho più avuto ma anche prima era stato silente per un paio di mesi ). E per questa storia dei marker tumorali posso stare tranquilla? Perché tra qualche giorno il mio gastroenterologo (che sentirò domani) parte per più di un mese e mi inquieta assai l'idea di fare questi esami in assenza di chi me li ha prescritti, magari per trovarli alterati e passare agosto a chiedermi nell'ansia se è stato il Pantorc o se ho qualcosa...
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
I sintomi sono comaptibili con i calcoli ma farei anche la gastroscopia per escludere altre diagnosi. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille, credo che farò proprio così per maggiore tranquillità, anche se adesso sto nuovamente abbastanza bene.
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