Microlitiasi renale e fastidi

Salve,
sono una ragazza di 25 anni e qualche tempo fa avevo già scritto in merito a dei sintomi residui post-cistite emorragica. Da allora ho alternato periodi di benessere a giorni di fastidi, senza avere attacchi acuti di cistite.
I fastidi che riporto sono: bruciore/tensione in zona uretrale, sensazione che rimanga una 'goccina' di urina da espellere. Non sono costanti durante il giorno, posso aumentare come diminuire.
Un paio di settimane fa ho eseguito la prima urinocoltura, risultata negativa. I fastidi si sono alleviati per poi ricominciare la settimana scorsa, con un senso di bruciore uretrale che non aumenta durante la minzione. A volte ho l'impressione che si accentui dopo aver urinato, mentre al mattino è più lieve.
Inizialmente credevo che il bruciore provenisse dalla vagina, per cui ho effettuato visita ginecologica. La ginecologa ha detto che è tutto a posto, ma mi ha suggerito di effettuare un'altra analisi delle urine e una ecografia delle vie urinarie per valutare l'eventuale presenza di 'renella'.
Quindi una settimana fa ho fatto analisi delle urine, in cui tutti i parametri sono risultati normali, ed ecografia, in cui l'unica nota di menzione è: 'presenza di alcuni spots microlitiasi bilaterali'. Mi è stato suggerito che la 'renella' potrebbe stare graffiando l'epitelio al passaggio dell'urina e mi è stato detto di bere molta acqua.
Tuttavia, ho dei dubbi su alcune cose: qual è la relazione fra bere molta acqua e l'eliminazione della renella? Viene 'sciolta' dall'acqua o semplicemente aumentando la frequenza nell'urinare se ne facilita l'espulsione?
Come si fa a capire se è stata espulsa?
Il tipo di acqua che viene bevuto ha qualche influenza sul disturbo?
Ci sono altre cose che potrei fare oltre a bere molta acqua?
Spero che i sintomi non si prolunghino per tempi notevoli, perché per quanto siano fastidi e non dolori, mi stanno accompagnando sgradevolmente ogni giorno...
Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La nostra esperienza nel trattamento della calcolosi e l'abitudine alla visione endoscopica dei reni e delle alte vie urinarie ci porta ad affermare con sicurezza che la "renella" intesa come "sabbia" in movimento sia propria solo di rarissime condizioni. Le piccole calcificazioni che si osservano molto comunemente all'ecografia si riferiscono praticamente sempre a minime incrostazioni delle papille renali (placche di Randall). Queste concrezioni sono ben adese alla mucosa e costituiscono il segno di una generica predisposizione alla formazione di calcoli veri e propri che si possono manifestare o meno nel prosieguo della vita. Di per loro queste "placche" non possono portare alcun disturbo. Pertanto quella della sabbia che passa e graffia è, alla luce dei fatti, ahimè solo una ben radicata leggenda. Ovviamnte i suoi disturbi sono tipici di cause locali e "basse", che nulla hanno a che rare con i reni e la loro fantomatica "sabbia". La pratica insegna che queste manifestazioni, in assenza di altre alterazioni dimostrabili con accetrtamenti di primo livello, siano perlopiù legate ad un non perfetto equilibrio ormonale che rende i tessuti della zona urogenitale meno trofici, elastici, e più soggetti ad albergare infiammazioni e - talora - infezioni. Ci chiediamo se il suo ciclo mestruale sia regolare, se faccia uso della pillola oppure l'abbia cambiata recentemente. Inoltre è importante tener conto della qualità della funzione intestinali. Tutti questi fattori tebbono essere tenuti in conto e valutati nella loro importanza da parte del suo urologo di reiferimento, che potrà eventualmente consigliare ulteriori accertamenti mirati, oppure iniziare un approccio teapeutico empirico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta celere e articolata. Ho scritto questo consulto appositamente perché le informazioni che mi sono state date sono confuse e non mi è stato davvero spiegato nulla di significativo su tale fenomeno.
Il mio ciclo è molto regolare, non faccio uso di pillola anticoncezionale. Ho un intestino sensibile allo stress, ai fattori emotivi e ai periodi di vita e alimentazione disordinata, tuttavia non trovo legame con il senso di bruciore che riporto (le urinocolture non hanno dato esito positivo e ne ho svolte ben due, con tali fastidi in corso). Nelle settimane scorse ho avuto molta stitichezza e mal di pancia, poi passata di recente (a dire il vero oggi le feci non erano ben formate, però sono andata in bagno una volta sola). Per questo sto assumendo fermenti lattici e cercando di regolarizzare la dieta.
In questo periodo, prima di fare l'ecografia, le ho pensate di tutte: cistite interstiziale, vestibolite, vulvodinia, facendomi venire solo ansia. Spero non siano riportabili a cose gravi.
Tenga conto che quello che mi dice lei mi risulta nuovo, sia la ginecologa che chi mi ha svolto l'ecografia mi hanno detto quello che lei riferisce come leggenda. Perciò mi trova un po' confusa.
La ringrazio comunque
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Ogni specialista ha ovviamente le sue competenze specifiche ed a quelle dovrebbe attenersi.
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Utente
Utente
Sì, ovviamente.
Mi scusi ancora una cosa: "non perfetto equilibrio ormonale che rende i tessuti della zona urogenitale meno trofici, elastici, e più soggetti ad albergare infiammazioni e - talora - infezioni"
...che vuol dire esattamente? Quali equilibri ormonali alterano la zona urogenitale, in assenza di altri sintomi (tipo ciclo irregolare)
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
In genere la carenza relativa di progesterone. Ma questa è appunto materia ginecologica, pertanto non possiamo dettagliare più di tanto.
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Utente
Utente
Ok grazie, anche se la confusione è parecchia, comunque la ringrazio per le risposte esaurienti...
Un saluto