Figli

Buonasera,
sono separata da10 anni, ho una figlia di 19 che è stata affidata a me. Il padre è sempre stato abbastanza assente, tanto che vedeva la figlia a fine settimane alterne. Dopo tre anni dalla separazione ho dovuto chiedere al tribunale che fissasse una sera a settimana di pernottamento della figlia a casa del padre. I rapporti fra me e il padre sono sempre stati molto tesi, con discussioni infinite. Nonostante questo nostra figlia è equilibrata e ha ottenuto ottimi risultati a scuola. A settembre deve sostenere il test di ammissione a medicina. Appena ha compiuto 18 anni non ha più voluto andare a casa del padre. E' arrivata addirittura a non parlargli per mesi. Qualche mese fa ha ripreso a vedere il padre una volta a settimana e senza la presenza della compagna del padre, della quale parlava malissimo. A fine maggio ho avuto un brutto litigio con mia figlia, nel quale ci siamo dette cose pesanti. Ma la cosa sembrava superata. Invece pochi giorni fa mi ha comunicato che vuole andare a vivere dal padre. La cosa mi ferisce tantissimo. Per me era già duro che andasse fuori casa per frequentare l'università. Ma che un mese prima si voglia trasferire dal padre, perché dice che non vuole più vivere con me mi ferisce profondamente. Non so che cosa fare.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signora,
Cosa Lei possa fare dipende da cosa sia accaduto nel rapporto fra Lei e Sua figlia.

Sua figlia e' una giovane donna oramai autonoma e che penso abbia sofferto molto per la situazione familiare.
Esisteranno fiumi di emozioni che tiene in se'. E non dice, a nessuno.
Penso che abbia un gran bisogno di farlo per non sentirsi cosi' confusa come forse si sente!
Quindi forse cio' che Lei potrebbe fare e' prospettare la possibilità si un sostegno in questo delicato momento della sua vita, una psicoterapia dinamica, Che le permetta di elaborare i suoi contenuti con un professionista neutrale o meglio alleato con lei. E che si occupi di lei.
Ci pensi cara Signora!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Quando nostra figlia era più piccola avevo proposto di fare seguire nostra figlia da uno psicologo, ma il padre si è categoricamente rifiutato. Ed ora che è maggiorenne non vuole andare lei. Sostiene di non aspettare altro che uscire di casa (sia mia che da quella del padre) per fare la sua vita. Il fatto che voglia fare l'università e costruirsi il suo futuro mi trova perfettamente d'accordo. E conoscendola sono sicura che non avrà problemi nello studio e nella nuova città. Quello che mi ferisce è che voglia andare via adesso da me a un mese dall'Università, perché dice di essere arrabbiata con me. A me sembra una differenza sostanziale quando e perché va via da casa nostra.
Grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Se Sua figlia Le ha detto di volere andare via perche' *arrabbiata con Lei* Le ha lanciato un enorme SOS.
Cerchi di trovare il modo di capirla. Capire perche` sia arrabbiata e se sia possibile rimontare la china!
Che ne pensa?
[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentile dott.ssa è il problema centrale. Non riesco a capire quale sia il problema. Non capisco perché se mia figlia dice di aver preso questa decisione due mesi fa, non me l'abbia detto prima e perché stia aspettando ancora a metterla in pratica. In questo momento sta ancora vivendo con me. Le ho anche chiesto di aspettare fino all'iscrizione all' Università ma non vuole farlo. E continua a parlare con me raccontandomi quello che accade nella sua vita, anche cose molto personali. Però dice di voler andare a vivere da suo padre. E crede di poter convivere con la compagna del padre dicendole sole buon giorno e buona sera evitando qualsiasi altra conversazione. Le ho fatto notare che sarebbe una situazione insostenibile, ma mia figlia sostiene che possa essere fattibile.
E a me rimane solo la sensazione che voglia ferirmi.