Mancanza di comunicazione

Buongiorno, ho un problema che continua a ripetersi e sta creando gravi disagi alla mia vita.
Il mio ragazzo non vuole mai discutere, mai. Se c'è un problema e glielo accenno (un problema con lui) subito si innervosisce e non mi parla più. Sopratutto se si tratta di una critica a qualche suo comportamento. "Sono stanco" "Si va bene hai ragione tu, ciao" "Sempre le stesse cose..."
Premetto che lui parla poco e per lui discutere è sempre sinonimo di lite. Dice che parlo sempre troppo e delle stesse cose...ma io amo parlare e quelle poche volte che me lo ha concesso i problemi sono andati a migliorare. Le discussioni poi secondo me sono sempre le stesse perchè giustamente se non parliamo il problema non potrà mai essere risolto.
Faccio un esempio: ieri sera c'è stato l'ennesimo episodio per cui lui si è offeso e non mi ha più parlato.
In primo luogo lui si è offeso perchè ho palesemente detto che spara tante cavolate.
Vi spiego, viviamo assieme circa 9 mesi all'anno, durante le vacanze (inverno e estate) lui torna a casa sua e io pure (siamo studenti universitari ma viviamo lontano). In estate io non posso mai vederlo perchè lavora sempre e quindi stiamo lontano 2-3 mesi, idem di inverno, quando anzi torna al suo Paese d'origine con la famiglia. è una situazione molto pesante per me, ma ho sempre cercato di accettarla senza forzarlo, anche perchè d'estate aiuta la sua famiglia e questo ho sempre pensato sia un gesto nobile. Nonostante tutto talvolta un po' mi dispiace che non ci sia, anzi non esista proprio la possibilità di vederci.
Ad ogni modo tra circa 20 giorni finalmente ci vedremo e qualche giorno fa mi ha detto che a ottobre tornerà di nuovo a casa x una settimana e ha già fatto il biglietto. (me lo ha detto dopo averlo fatto)
Bene, un tempo mi sarei arrabbiata ma col tempo ho capito che è bene abbia la sua libertà e faccia quel che vuole. Il punto è che per "farmi stare tranquilla"dice sempre che non è detto che vada ma che intanto ha comprato il biglietto...e chiude il discorso pensado che ci sia cascata.
Io conoscendolo so benissimo, al 100% anzi scommetterei tutto che se ha fatto un biglietto lui non lo butta. Dunque è SICURO che a ottobre se ne andrà. ODIO da morire queste continue prese in giro, perchè tanto lui è così dannatamente ovvio. Lo fa sempre e poi alla fine finisce sempre per andare.
Ora si è offeso, non mi scrive da ieri e il problema è che spesso va avanti x giorni e anche dopo che IO mi faccio sentire non chiarisce un bel niente.
L'ultima volta gli ho detto che se spariva di nuovo e non si faceva sentire entro sera sarebbe stata l'ultima volta. All'una di notte poi si è fatto sentire. Credevo avesse capito e invece no, siamo di nuovo punto a capo e ditemi voi ora..cosa devo fare?
sono arrabbiata perchè a quanto pare non gli frega nemmeno che lo lascio. Sono stufa
è un ragazzo meraviglioso, ma ha questo lato del carattere che è incontrollabile e snervante. In poche parole non posso parlare o fare critiche.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

da quanto tempo sta con questo ragazzo?
All'inizio i tratti della sua personalità che la infastidiscono non erano palesi? Si comportava diversamente?

Avete fatto dei progetti per il futuro o è possibile che abbiate idee completamente diverse ad esempio su dove vivere insieme?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Stiamo insieme da circa 3 anni. Purtroppo è sempre stato molto schivo e sin dall'inizio il suo comportamento è stato sempre questo...anzi ci sono stati periodi in cui notavo un leggero miglioramento. Quando viviamo insieme infatti la lite è ancora più pesante in quanto lui non ignora semplici messaggi,ma ignora proprio il mio essere lì e si isola per diverso tempo. Nell'ultimo periodo che abbiamo trascorso assieme invece pareva migliorato da questo punto di vista.
Abbiamo progetti importanti per il futuro. Lui parla sempre da parecchio tempo di "noi" e di quando ci sposeremo e vivremo assieme, di un lavoro che vuole trovare con me, anche all'estero. Siamo giovani: io 22 e lui 23, eppure lui pare avere le idee molto chiare.
Non so se sia importante ma lui è un ragazzo nord africano, di fede musulmana, credente ma molto aperto. Essendo in Italia da quando era molto molto piccolo è praticamente un ragazzo italiano in tutti i sensi. Per aperto intendo che accetta la mia fede e non gli importa che siamo diversi, lui vuole me come madre dei suoi figli e sua futura moglie.
A fronte di questi problemi io però non so come comportarmi, poichè non è un problema legato alle sue origini o alla sua fede ma è qualcosa di puramente comportamentale...
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dopo
Utente
Utente
Mi rivolgo qui perchè sono disperata...non ho nessuno con cui parlare. Con lui non posso discutere ( e ora non si fa sentire nemmeno) e amici purtroppo non ne ho.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non so dirle se si tratta di una situazione dovuta a caratteristiche di personalità del suo ragazzo e/o a variabili culturali legate all'ambiente di provenienza (rapporto uomo-donna), ma vorrei chiederle come mai ha accettato fin dall'inizio che lui si comportasse così:

"Quando viviamo insieme infatti la lite è ancora più pesante in quanto lui non ignora semplici messaggi,ma ignora proprio il mio essere lì e si isola per diverso tempo".

Ha avuto altre relazioni in precedenza? Se sì, si trattava sempre di ragazzi che l'hanno trattata in questo modo?
Com'è il rapporto con suo padre?
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dopo
Utente
Utente
Non penso sia qualcosa di culturale poichè conosco altri ragazzi provenienti dallo stesso Paese che anzi sono molto diversi da lui e condannavano il suo modo di comportarsi.
Ad ogni modo ho avuto delle relazioni ma molto diverse da questa. Non le reputo molto importanti e credo che questa sia la mia prima vera relazione. Credo che io abbia accettato il suo modo di fare perchè ero, e sono tuttora, molto presa da questo ragazzo. Forse ho sempre pensato e creduto che potesse cambiare o almeno migliorare.
Il rapporto con mio padre è buono. In famiglia il dialogo è sempre stato molto importante. Credo che essendo cresciuta così per me sia quasi indispensabile discutere per considerare un problema per risolto. Infatti spesso quando lui si fa sentire o ricomincia a parlarmi dopo lungo tempo (anche 3-4 giorni) io non riesco come lui a fingere che vada tutto bene , ma anzi sento la necessità di chiudere il discorso. Non mi sento tranquilla, è quasi una fissazione che se viene a mancare mi destabilizza. Ora probabilmente dopo 3 anni di relazione la mia "stabilità" è stata lesa a tal punto che senza questa certezza mi sento in ansia e nervosa. Come se non potessi più sopportarlo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"ho sempre pensato e creduto che potesse cambiare o almeno migliorare"

Questa è la grande illusione di troppe donne, che si innamorano non della persona reale che hanno davanti, ma di quel risultato che pensano di poter ottenere facendola cambiare.

Forse, dopo 3 anni di relazione, si sta rendendo conto che non può più continuare così e che avere accanto una persona che si comporta in questo modo per il resto della sua vita potrebbe essere faticoso, doloroso e deludente.