Macchiolina bianca interno guancia

Buongiorno Dottori,

scrivo dopo essere stato dal mio medico.

Da tempo mi capita occasionalmente (non frequentemente) di mordermi l'interno guancia durante la masticazione, proprio nella zona in cui ho notato l'altro giorno questa macchiolina bianca del diametro di circa 1-2 mm. ed è come se tale zona sia lievemente in rilievo rispetto al piano e sembra anche piú dura, quasi come avesse sviluppato una co sistenza callosa.
Il medico dice che è sicuramente una ipercheratosi da frizione e dunque una lesione benigna e comunque di farla vedere al dentista al prossimo controllo e di prestare attenzione durante la masticazione onde evitare frequenti traumi .
Domando: se trattasi effettivamente di questo, tale lesione deve comunque guarire e la mucosa ritornare al suo aspetto normale roseo o rimarrá sempre di questo aspetto?
Perchè non so da quanto tempo possa essere lí.
Al tatto l'ho sempre avvertita ma mai ispezionata e neanche il dentista all'ultimo controllo l'ha notata. Magari non c'era...Non lo so.
Una segnalazione opportuna è che proprio in quel punto lo scorso anno ho dovuto estrarre un molare, il penultimo dell'arcata inferiore, per uno scollamento apicale.
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Dr. Marco Finotti Ortodontista, Dentista, Gnatologo 5.7k 113 5
una lesione come da lei descritta è abbastanza frequente evidenziarla da traumatismo dei tessuti molli
identificata la causa, andrebbe poi rimossa ed evitato in seguito il continuo traumatizzare il tessuto in quanto è risaputo che ripetute lesioni traumatiche possono poi evolvere in forme non benigne
un controllo dal suo dentista è sicuramente opportuno
cordiali saluti

Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Grazie Dottore.
Appena riapre lo studio eseguiró visita di controllo.
In questi casi mi diceva il medico che non si parla di leucoplachia perchè è identificabile una causa traumatica e dunque la lesione è da ritenersi basso rischio, ma comunque da tenere d'occhio. È corretto?
Giusto per capire: il rischio sarebbe rappresentato dal trauma continuo, nel senso che poi l'organismo cercando di riparare ripetutamente la lesione aumenterebbe cosí la probabilitá di commettere "errori"?
O esistono altre logiche?