Mancanza di maternità

Buongiorno ho quasi 43 anni e da quasi 5 anni ho un partner coetaneo divorziato da 10 anni con due figli da 13 e 16 anni.
Ci siamo innamorati e abbiamo vissuto i primi mesi e i primi anni con passione.
Negli ultimi tre anni abbiamo discusso spesso sul mio desiderio di un figlio non condiviso dal mio compagno che a fronte
dell'esperienza passata e dei due figli non ha nessuna intenzione di averne ancora.
Il mio iniziale disappunto è diventata sofferenza e poi rancore.
Il desiderio nei suoi confronti se pur lo ritengo ancora bellissimo e con un fisico strepitoso è andato scemando, fino
a spegnersi quasi integralmente, per me una volta ogni 20 gg è più che sufficiente.
Non sono più felice anzi mi infastidisce passare del tempo con la sua famiglia e i suoi figli perché in quei momenti si acutizza la mia
mancanza di maternità.
So che forse sono troppo vecchia per diventare ormai mamma e so che difficilmente posso trovare un compagno
nella coppia cosi amorevole.
Ma la sua situazione, avere i figli in una città a 200 km dalla mia e non aver mai potuto costruire un rapporto
esclusivo, una nostra casa, il desiderio di matrimonio, una famiglia ha iniziato a crearmi un rancore che non riesco a superare.
Tra le sue braccia sto benissimo, stare con lui a volte mi rende felice e appagata a volte mi fa sentire frustata e negativa.
Non riesco a superare questa mancanza e mi sto sempre più irrigidendo nel ns rapporto, ma quando decido di staccarmi definitivamente
mi sento sbagliata a non riuscire ad apprezzare la sua devozione nei giorni che mi dedica quando viene da me almeno 4 giorni a
settimana ed ad apprezzare tutte le sue attenzioni che in questi anni non sono diminuite nemmeno una volta, tanti messaggi, tante telefonate,
tanti ti amo, e un sacco di trasferte per passare più tempo possibile assieme.
non sono riuscita ad affezionarmi ai suoi figli se pur ho sempre cercato di riservare a loro un atteggiamento utile e non negativo.
mi sento chiusa in una gabbia di mancato appagamento come donna e non riesco a trovare il modo nel bene o nel male, dentro o fuori
per trovare una risposta.
Grazie in anticipo,
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
dovendo sintetizzare la sua richiesta in un titolo, ha evidenziato come nucleo centrale il suo inesaudito desiderio di maternità.
Non so se questo sia significativo di qualcosa in particolare (non conoscendola, posso solamente fare delle ipotesi...) e perciò lo domando a Lei. Che ne dice?

Inoltre, questa mancanza a me pare essere la punta di un iceberg di altri "vuoti": l'aspirazione non solo di passare da coppia a famiglia, ma di esserlo anche a tempo pieno e non part time. Assolutamente legittimo, ma a quanto pare ora non pienamente realizzabile.
Da un lato l'amore per se stessa e il suo ideale di vita e dall'altro l'amore per quest'uomo e la vita reale possibile.
Che margine di cambiamento pensa di riuscire a contrattare con il suo compagno?
In che misura ritiene che sue (di Lei che ci scrive) rinunce possano comunque influire -come un po' stanno già facendo- sulla vostra relazione?
Quanto dentro di Lei si sente disposta a tali rinunce?

Saluti cordiali.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<mi sento chiusa in una gabbia di mancato appagamento come donna e non riesco a trovare il modo nel bene o nel male, dentro o fuori
per trovare una risposta.>
Gentile Utente,
comprensibile il suo desiderio di maternità e di crearsi una famiglia che però confligge con la visione del suo partner ed è appesantita da problematiche contingenti di un certo peso.

Sembra manchi, infatti, per diversi motivi (distanza, figli di lui, bisogni differenti) una progettualità nel vostro rapporto di cui lei soffre.
Una questione da comprendere a fondo insieme al suo partner, chiuso nella sua decisione, oltre che con se stessa, divisa tra amore, sensi di colpa, rancore, il desiderio di una famiglia tutta sua, la necessità di prendere una decisione poiché il tempo sta passando.
Tutto ciò inevitabilmente si riverbera sia a livello personale sia sulla vita di coppia anche in ambito sessuale, lo specchio di problemi nella relazione.

La situazione è complicata, ma occorrerebbe un opportuno chiarimento poiché i figli devono essere frutto di una decisione condivisa da entrambi, di un progetto di coppia.
Nessuno può negarle la maternità, così come al suo compagno non può essere imposto di creare una nuova famiglia se non se la sente.
Se i vostri bisogni confliggono occorre chiarirsi, pena transitare nella sofferenza personale e di coppia.
Sentire direttamente un nostro collega, da sola o meglio in coppia se il suo compagno fosse d'accordo, sarebbe di aiuto.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ho sempre sperato dentro di me che qualcosa potesse cambiare e che l'amore che dice di provare per me facesse scaturire anche il desiderio di avere un figlio e una famiglia con quella che lui definisce la donna della sua vita. Ma proprio perché sono convinta che queste scelte debbano essere condivise ed assolutamente consapevoli non ho mai forzato né preteso in modo imperativo. Cio non toglie che ora alla mia età vedendo che questa possibilità ormai sta sfumando sento che la causa di questo desiderio irrealizzato è in capo al mio compagno che ha messo davanti le sue esigenze alle mie.
PIango facilmente e il rancore non mi rende cattiva non potrei esserlo per una questione di educazione e di maturità ma spesso glaciale e priva di slanci fisici e di contatto.
Fare sesso mi ricorda ogni qualvolta il coito si interrompe che non desidera vedermi e volermi come la madre di un figlio suo, mio …nostro.
VI scrivo perché sto valutando di contattare uno specialista ma quello che vorrei sviscerare è un punto di riflessione sulla questione: un desiderio incompiuto così forte e frutto della natura umana potrà mai essere perdonato e superato? non ne sono per niente convinta.
[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Desiderando cose opposte, difficile incontrarsi, a meno che uno dei due non cambi idea, o uno dei due si "adegui" al volere dell'altro. Ma se, ad oggi, nel delicato momento in cui si trova la vostra relazione, fosse lui ad accondiscendere alla sua richiesta (senza desiderarlo), come pensa potrebbe evolvere il vostro rapporto? Questo potrebbe essere perdonabile o superabile con maggior facilità?

Solo Lei può sapere quanto le costa tale rinuncia, pertanto la risposta alla sua domanda va cercata dentro di sé, tenendo però anche conto del fatto che non è detto che - anche se ricercata- una gravidanza arrivi o che mettere fine a questa relazione possa essere per Lei garanzia di poter esaudire il suo desiderio di maternità.

Credo che, sebbene originatesi in un intreccio biunivoco, le due questioni vadano trattate separatamente.
Da un lato, si trova a fare i conti con la possibilità di non diventare madre, e dunque di non poter concretizzare quell'ideale di sé a cui invece aspirava.
D'altro canto penso sia indispensabile per Lei riflettere sui sentimenti che prova e sulle emozioni che vive, per comprendere fino a che punto il legame con il suo compagno sia compromesso, indipendentemente da tutto il resto.

Non esiti a rivolgersi ad un nostro collega, che l'aiuti a far chiarezza dentro di sé per ritrovare la direzione da seguire.

Saluti.
[#5]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile signora,
penso che la sua situazione non possa essere essere affrontata neppure dallo psicologo senza avere un quadro più completo che includa anche la precedente relazione del suo compagno e le vostre prospettive future.
Problemi come il suo infatti possono avere anche soluzioni diverse.
Le consiglio perciò di consultare una psicologa per chiarire meglio i vari aspetti della situazione e poter trarre delle indicazioni sugli strumenti da utilizzare e le strade possibili, in vista del vostro benessere di coppia ed individuale.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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