Miodesopsie e atropina

Buon giorno a tutti,

Mio figlio di anni 24, miope, già in passato sottoposto a modesti interventi laser per risolvere piccoli buchi alla retina, da circa due mesi soffre di Miodesopsie ad entrambi gli occhi e di frequenti flash luminosi (sia sotto forma di lampi che di vermicelli luminosi)

E' stato già visto da numerosi oculisti e tutti dicono che la situazione della sua retina è piuttosto buona e non ci sono immediati perdicoli.

Ma il mio quesito scientifico è di carattere generale e non relativo in particolare alla salute di mio figlio.

Ieri dopo l'ultima visita oculistica mio figlio ha constatato la scomparsa delle Miodesopsie per tutta la durata dell'effetto della Atropina e cioè per circa 3 ore.

Ho fatto una adeguata ricerca per vedere se altri riferivano il fenomeno e ho trovato numerosi pazienti che riferiscono il fenomeno associato alla Atropina (ci sono poi alcuni pazienti che riferiscono lo stesso fenomeno associato a differenti applicazioni sull'occhio: alcuni tipi di collirio, gocce di succo di agrumi eccetera)

Anche facendo la tara delle cose inesatte che si leggono, sono certo che il fenomeno riferito da mio figlio è esatto e quindi, a questo, punto sorge spontenea una domanda chiave: come è possibile che si verifichi questo fenomeno?

Come è possibile che un oggetto (la miodesopsia) che si trova davanti ad uno strumento ottico (la retina) possa essere bypassato per qualche ora tornando alla visione normale grazie all'uso di un farmaco che non agisce sull'oggetto (la miodesopsia) ma si limita a dilatare la pupilla e a inibire la motilità del cristallino. Cosa c'entra la dilatazione della pupilla e la motilità del cristallino con questo strano fenomeno che sembra far scomparire temporaneamente un oggetto fisico?

Penso che capire e sapere il perché sarebbe importante.

Ringrazio anticipatamente e invio cordiali saluti.
G.
[#1]
Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
salve,
la risposta è insita nel meccanismo d'azione dell'atropina che lei ha esposto molto bene. In pratica se si aumenta il diametro del foro pupillare, va da sè che aumenta la quantità di luce che penetra all'interno dell'occhio.
Poichè le miodesopsie sono frutto di disorganizzazioni vitreali, la luce passando in maniera più evidente li rende ancora più visibili, mentre quando questa "tenda" è più stretta, il passaggio della luce è inferiore e se ne vedono di meno.
aldilà di queste sottigliezze che portano solo a disturbi e non a malattie, e sono comunque assolutamente reversibili al termine dell'effetto midriatico, vale la pena controllare periodicamente la retina alla luce di questa situazione organica e poi perchè no utilizzare integratori che fortifichino la retina. questi vanno prescritti dall'oculista di riferimento.

Dr. Ferdinando Munno - Medico Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
www.studiocarbonemunno.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Caro Dottore, la ringrazio moltissimo della sua gentile risposta.

Ma veramente io ho scritto il contrario e cioè che quando mio figlio è sotto l'effetto della atropina NON vede le miodesopsie (e in tale periodo di midriasi la visione dei corpi mobili non si limita a diminuire ma cessa del tutto).

E' un fenomeno riferito da molti pazienti, può controllare sui forum in cui i pazienti si confrontano tra di loro.

Di questo fenomeno le chiedevo la spiegazione e non del suo contrario che, non essendosi mai verificato, non suscita la mia curiosità.

Grazie ancora dell'attenzione e cordiali saluti
G
[#3]
Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
Salve ancora, io mi riferisco all'esperienza con pazienti che lamentano questo fastidio. Quindi la condizione che le ho descritto si basa su questa vicenda.
Al contrario potrei immaginare l'effetto cicloplegico dell'atropina, ovvero la paralisi che si ha sul muscolo ciliare e quindi la difficoltà della messa a fuoco (per questo si vede sfuocato). Quindi in relazione a questo vederne di meno. Ma onestamente non mi è mai capitato.