Consulto in Urologia

Buongiorno spettabili dottori.. Vi scrivo per mio padre (56 anni, 92 kg per 1.75, diabetico ma non con insulina ed iperteso, ma in buona salute generale) il quale a fine Giugno dal nulla, ha iniziato ad avere quelli che sembravano i sintomi di una cistite: incontinenza, gocciolamento e bruciore nella minzione.. Il nostro medico di famiglia gli ha fatto prendere delle semplici bustine anti-cistite (Scusate non ricordo il nome) e in 2-3 giorni sembrava tutto tornato nella norma.. Circa 1 mese dopo (9 Agosto) peró di colpo ha avuto un blocco urinario totale, al pronto soccorso gli hanno messo un catetere e gli hanno prescritto la visita urologica in ospedale per la mattina successiva.. L'urologo ha ipotizzato fosse la prostata, ha segnalato pervietà, ma ci ha detto di non poterla "visitare" nel pieno dell'infezione, per cui gli ha prescritto 1 compressa al giorno di Ciproxin 1000 mg a rilascio modificato per una settimana (Oltre al catetere da continuare a tenere ovviamente) e un'ulteriore visita la settimana successiva.. Così abbiamo fatto.. Con l'antibiotico l'infezione è rientrata subito, le urine sono tornate limpide.. Comunque ovviamente siamo tornati alla visita programmata (16 Agosto), l'urologo gli ha fatto un'esporazione rettale e ha stabilito che la prostata non è molto ingrossata, ma in compenso è parecchio infiammata.. (Cito testualmente: prostata x 1,6 fibroadenomatosa, congesta) Gli ha prescritto Prostamev una compressa al giorno per 1 mese e Omnic una compressa per 6 mesi, gli ha rimosso il catetere e prescritto la visita di controllo 9 mesi dopo, portandogli l'esame delle urine ed urocoltura, del PSA, ETG addome completo e valutazione RPM.. (Preciso che l'ultimo controllo delle urine fatto a Luglio 2015 era a posto e il PSA era basso: 1,78).. Comunque siamo tornati a casa, sembrava aver ripreso a urinare per le prime 4-5 ore invece in serata siamo di nuovo tornati in pronto soccorso per un ulteriore blocco urinario.. Di nuovo catetere e dopo una settimana (23 Agosto) altra visita urologica.. A questo punto l'urologo ha aggiunto alla terapia anche l'Avodart, 1 compressa al giorno e ha mantenuto il catetere, chiedendoci di tornare dopo un'altra settimana.. Ieri 30 Agosto siamo tornati e gli ha tolto il catetere.. Solita storia peró purtroppo.. Ha urinato 5-6 ore, sembrava tutto ok e invece altro blocco urinario, di nuovo pronto soccorso e catetere.. Lunedì abbiamo di nuovo la visita dell'urologo.. Sinceramente mio padre è parecchio provato soprattutto psicologicamente da tutto questo.. Vorrei semplicemente un consiglio in attesa della prossima visita.. Posto che la terapia medica sembra non dare effetti immediati, secondo voi è il caso di continuare a tentare oppure a questo punto l'operazione resta l'unica opzione? Voi come procedereste a questo punto? Scusate ma inizio a essere davvero preoccupata.. Mi scuso per essermi dilungata tanto e attendo un vostro riscontro.. Grazie mille!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
In genere due tentativi falliti di svezzamento dal catetere inducono a porre indicazioni ad un intervento disostruttivo, posto che non vi siano altri particolari sospetti. C'è da die che suo padre è abbastanza giovane, è obeso e diabetico. A rigore prima di eseguire un intervento endoscopico sarebbe opportuno valutare la funzionalità della vescica, perché il dibete la può alterare. Avere a disposizione queste notizie può non cambiare le indicazioni all'intervento, ma ci aiuta a presumere che tipo di ripresa ci si dovrà aspettare in seguito. Noi per un nostro paziente ci comporteremmo così, posto che questa indagine urodinamica si possa eseguire in tempi ragionevolmente brevi. Comprendiamo però le condizioni psicologiche di suo padre ed il desiderio di "risolvere" quanto prima. Di questo dovreste ragionare con il vostro urologo di riferimento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la risposta molto celere! Onestamente mio padre non ha un urologo di riferimento perché fino al primo episodio di blocco urinario non aveva mai avuto problemi di alcun tipo.. Adesso siamo sempre andati alla visita settimanale prefissata tramite il pronto soccorso, peró così facendo non é detto che l'urologo sia sempre lo stesso infatti ce ne sono capitati due diversi ed ovviamente abbiamo dovuto spiegare da capo la storia clinica.. Stiamo valutando se affidarci ad un privato che forse potrebbe seguirlo meglio e dettagliatamente.. Lei cosa ne pensa? Lunedì intanto alla prossima visita sentiremo che cosa ci dirà.. Ma cosa intende lei esattamente per "valutare la funzionalità della vescica"? Che esami consiglierebbe di fare? E poi mi scusi ancora una cosa, se è così gentile.. Secondo lei è possibile che, anche a causa del diabete, l'intervento non vada a buon fine? Quantomeno l'eliminazione dell'ostruzione e quindi la ripresa di una minzione senza bisogno del catetere, non dovrebbe essere garantita? La ringrazio molto per il tempo che mi sta dedicando!
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