Fiducia

buongiorno, sono sempre stata una persona gelosa e insicura, a 16anni ho avuto un ragazzo e qui inizia la gelosia, abitavamo lontani e ci vedevamo poco,la cosa non è mai andata in paranoia o peggio ossessione. mi mancava il sentirmi bella, donna, voluta.Trovo un altro ragazzo,mi sento come avrei voluto,abbandono i vestiti maschili,mi sento più donna,mi guarda sempre,mi riempie di complimenti anche dopo2anni;il problema nasce qui,adesso che sto benissimo io sto entrando nell'ossessione,ho paura che lui mi tradisca,non mi fido di lui,(come da piccola non mi fidavo del mio compagno di squadra e tendevo a fare tutto io)nonostante so che nn farebbe mai niente,gli controllo il telefono(davanti a lui),facebbok,lo sa,non mi nasconde nulla se non le cose che non ritiene importanti,io però ad ogni messaggio di una ragazza impazzisco,non ragiono..se sono con lui mi spiega la situazione,mi racconta tranquillamente,se sono da sola mi faccio mille film mentali e sto malissimo finche non sto con lui;parlando con amiche però mi dicono che non ho proprio tutti i torti,che un ragazzo dovrebbe comportarsi come io chiedo,ma quando discuto con lui non ottengo nulla,1' perchè rimugino sulla questione e se chiusa son capace di pensare a nuovi scenari tirandola fuori dopo settimane(ovviamente facendolo arrabbiare ma anche satre male);il fatto è che con lui nn arrivo mai a parlare tranquilla(piango o dico cose assurde che nemmeno penso)e peggioro sempre tutto.so che con lui starei benissimo,mi ama e guarda solo me,ma ho paura che da un giorno all'altro si possa stancare e sono ancora più coscente che a continuare ad ossessionarlo cosi quel giorno è facile che arrivi.Lui ha dato fiducia in me stessa,e io lo sto ringraziando cosi.sto male fisicamente,mentalmente non parliamone,ho paura di perdere tutti,di perdere lui e di dover aver sempre un occhio su di lui che,ovviamente non è giusto,voglio dargli la sua libertà.la cosa è peggiorata quando,sbirciando delle sue conversazioni con una ragazza con cui si sentono una volta al mese,leggevo"adesso fai la spia di lavoro?troveresti anche casa mia?non arrivare quando c'è la mia ragazza che potrebbe prendersi male",so che scherza,che il mio star male sarebbe un attacco di gelosia senza senso;mi sono poi finta lui e ho scritto a lei che non avrei più usato facebbok,bloccandola.probabilmente a lui non interessa perchè era solo un passare quel 10 min a far qualcosa,ma mi sento malissimo,non so se dirglielo o aspettare che si accorgi e vedere la reazione,cosa fare,ho 23 anni e con il tempo eliminerò tutte le persone che gli rivolgeranno parola?lui è sempre stato molto indipendente,vuole la sua indipendenza e chiede la mia,vuole una donna forte,ma mi sento solo incapace e insicura per tutto.aggrava il fatto che non ho ancora trovato lavoro,ho molto tempo libero,i pensieri nascono da soli e mi fanno davvero impazzire;sto davvero male per questo.E' il ragazzo che sognavo e devo trovare delle complicanze per niente. grazie per l'ascolto
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
La metto al corrente di una teoria psicodinamica che *ribalta* completamente la Sua *posizione*.
E spero che Lei sia in grado di *accoglierla* senza *rifiuti a priori*.
La gelosia sarebbe un desiderio censurato.
In pratica lei *proietterebbe* sul ragazzo il Suo desiderio inconscio verso altre donne. Desiderio colpevolizzato e rimosso.
E' logico che l'emergere nella coscienza di tale desiderio , anche in forma trasformata dai meccanismi di difesa, la turbi e la ecciti. E da qui nasca la Sua sofferenza *ingestibile*. Per poterla rendere *gestibile* occorre un lavoro terapeutico che La porti alla consapevolezza e all'accettazione di tali impulsi censurati.
Che ne dice? Per potere acquisire una maggiore serenita' sarebbe disposta a mettersi in gioco personalmente? Ad accettarsi?
Ci pensi!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile ragazza,

hai fatto un'analisi molto lucida della tua problematica.

Intanto, dovresti avere molto chiaro in mente che così facendo stai costruendo un terreno fertile per far scappare questo ragazzo! A chi piacerebbe subire il terzo grado per ciò che fa durante la giornata?A chi piacerebbe litigare la sera o nei week end, quando il resto del mondo si rilassa e si diverte?
Ma tu non sei stanca di tutto ciò?
Soprattutto, dici bene quando affermi di non poter bloccare tutte le persone dalle quali ti senti minacciata!

Perché non ti occupi di te stessa, dal momento che il problema mi pare essere il tuo?
Hai anche ben detto per la mancanza di lavoro: avere tutto questo tempo libero a disposizione non fa altro che aumentare i pensieri e, possibilmente, renderli ancora più fitti...

Visto che sei giovane e che questa sembra una modalità frequente del tuo modo di porti con le persone, perché non ti rivolgi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta? Il fatto di non riuscire a mollare le responsabilità neppure al tuo compagno di squadra, in passato, è qualcosa che puoi modificare nel quotidiano, ma è necessario ricevere un aiuto specialistico.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
gentilissima Dr.ssa Franca Esposito,
non penso che sia questo il mio problema, da bam,bina giocavo molto con i maschi perchè li ritenevo più onesti; in questo ultimi tempi, vista anche la moda dell'omosessualità (per molte persone purtroppo è solo una moda), ho pensato se toccasse anche me, ma non ci vedo, non per attaccamento alla "normalità", ma proprio non è il mio modo di pensare e di essere soprattutto. la mia avversità alle ragazze che parlano con il mio ragazzo è più causata dal fatto che le vedo come una minaccia personale, più che altro dovuta alla mia insicurezza.
Ringrazio molto anche la Dr.ssa Angela Pileci, sto giusto aspettando una risposta da un servizio di counselling inizialmente gratuito e se con loro riscontro problemi più profondi allora vedremo che strada prendere; la cosa che mi spaventa è che, non so cosa aspettarmi, magari qualcuno che con la bacchetta magica mi dia la soluzione? dovrei averla io la bacchetta magica, chi meglio di me conosce me stessa e la mia relazione? sono dubbiosa per questo proposito.
Cordialmente!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Perche' le dovrebbe vedere come una *minaccia personale dovuta alla Sua insicurezza*!
Io non ho detto nulla...
Rifletta sul senso "bifronte" di questa SUA frase.
Esiste un inconscio. Che scappa fuori fra le pieghe delle cose a darci degli avvisi.
E l'inconscio non si fa vedere!
Comunque ora che lo abbiamo estrapolato dalle Sue parole si osservi.
Magari non ci si riconosce, ma forse qualche. Inezia ci puo' stare!
I miei saluti!