Narcisista o insicuro?

Sto conoscendo una ragazza che mi sta facendo sentire al settimo cielo, perchè mi riempie di attenzioni ed importanza.
Per scherzo, o almeno così mi dice, ieri mi diceva che non sono il ragazzo più carino che ha avuto...poi dopo vedendo che c'ero rimasto molto male, ha cercato di deviare il tiro, solo che non so se crederle o meno. Vorrei, ma faccio fatica.
La nostra conoscenza era un'onda che saliva sempre di più, ad oggi sento come se qualcosa si fosse spezzato, e non mi sento più importante come giorni fa.
Questa discussione nasce appunto per capire il confine tra l'insicuro ed il narciso, e cosa fare/pensare per non cadere in questo trip mentale che altro non può fare che rovinarmi la vita e le relazioni. Anche con la mia ex era così, tutto rose e fiori, ma appena snasavo che per lei qualcuno fosse meglio di me in qualcosa, mi scadeva.
Io non mi sento da meno a nessuno, mi sento il meglio del meglio, e quando chi mi sta accanto non la pensa così, mi sale una tale rabbia e frustrazione, che appunto mi portano ad "odiare" questa persona, perchè non mi vede con gli stessi occhi con i quali mi vedo io.
Spesso mi si è dato dell'insicuro da gente non competente, forse perchè ignorano il fenomeno del narcisismo, ma ecco come mi dovrei catalogare? Giusto per curiosità chiedo.
Cioè che invece mi interessa ai fini pratici, cosa posso fare per tenere a freno questo bisogno di sentirmi unico e speciale?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

le etichette le lascerei perdere, perché in ogni caso non Le servono operativamente per stare bene con gli altri.
Tuttavia, se Lei si ritiene il meglio del meglio, ma fa fatica ad accettare che gli altri possano avere un'idea diversa o che riescano anche a vedere i Suoi difetti e limiti (che abbiamo tutti, ovviamente) e magari a mal tollerarli, non Le resta che accettare queste diversità.

Posso chiedere che cosa fa Lei quando riscontra dei difetti negli altri?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Certo, la rispondo molto volentieri, e la ringrazio tantissimo per la sua risposta.
Allora quando riscontro difetti negli altri, se questi sono totalmente in contrasto con il mio modo di vivere la vita, non riesco a non farli presente, proprio perchè vorrei che si adeguassero a me, ed a ciò che mi piace e fa stare bene.
Ma mi riferisco più che altro al rapporto di coppia, perchè in amicizia è tutto diverso, li non do peso ai difetti perchè non sento quei rapporti così importanti...invece la mia ragazza lo è, dopo la mia famiglia è la persona più importante per me, ne consegue che constatare che non vede ciò che vedo io, le fa perdere molti punti ecco.
Si assolutamente posso accettare che gli altri vedano questi limiti, però è un pò come arrivare secondi no? Ti lascia l'amaro in bocca sapere che un ex ti superava in qualcosa, qualsiasi cosa essa sia.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
E' una gran fortuna che Lei si sia posto il problema della *sofferenza soggettiva* che Le produce il non sentirsi sempre *il meglio del meglio*.
Forse questo da' a Lei una possibilita' di *guarire*.
Le dico *guarire* perche' il narcisismo non e' una passeggiata.
Se non curato molto seriamente puo' rendere *isolato* chi ne sia affetto.
E sa perché? Perche' l'ammirazione del contesto e' per i narcisita non un *desiderio* ma un *bisogno*. E i bisogni non si possono sottovalutare. E' un bisogno *bere* perche' senza bere si muore.
Un desiderio e' sopportabile e procastinabile mentre un bisogno e' vitale.
Quindi se Lei ha il sospetto che a farle *non buona* compagniia sia qualche tratto narcisistico si attivi per una psicoterapia dinamica. Molto seria. Perche' le cause del narcsismo si identificano in temi nucleari molto precoci.
E non guariscono da sole!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "ne consegue che constatare che non vede ciò che vedo io, le fa perdere molti punti ecco."
Scusi, ma Lei sta con una ragazza che acquisisce punti o perché, molto più semplicemente, sta bene con questa persona? ;-)

Ancora, scrive: "Ti lascia l'amaro in bocca sapere che un ex ti superava in qualcosa, qualsiasi cosa essa sia."
Beh, dipende... Se Lei ha questa idea di se stesso, come è possibile che una battuta (o fosse anche un'affermazione certa!) ha il potere di lasciarLe questo gusto? Se una persona ha davvero una buona stima di sé, affermazioni di questo tipo non hanno un peso del genere.

Ma poi, Lei vorrebbe essere il numero uno in ogni ambito?
Che cosa pensa delle persone che arrivano "sempre" prime?
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille ad entrambe, dottoresse!
Rispondo alla dottoressa Angela Pileci, per le delucidazioni del caso.
Allora sul discorso dell'amaro in bocca riguardo l'ex che ti superava in qualcosa, il punto è il seguente, o almeno è ciò che sento io dalla mia prospettiva:
"sono in pace con me stesso, non mi manca niente, anzi ho anche troppo, "avanza" pure quello che posso dare alla mia donna", ok? Quindi ne consegue che per conto mio non è che mi faccio complessi su un dato argomento che si va ad affrontare dove l'ex era migliore (secondo LEI), ma ciò che mi scoccia appunto è che per LEI l'ex era migliore, mentre io vorrei che preferisse me in ogni cosa.

Si, vorrei essere il numero uno in ogni ambito perchè aimè son cresciuto così, forse colpa di mia madre che mi ha cresciuto a pane e paragoni. Diciamo che da sempre cerco di emergere in ciò che faccio, e differenziarmi dagli altri. Non sopporto arrivare secondo, se capita, voglio studiare cosa manca, e se possibile porre rimedio. Qualora ciò non fosse possibile, lo accetto (non serenamente), ed è una sconfitta che non mi fa vivere bene, almeno fin quando non me ne dimentico, e do importanza ad altro.
Delle persone che arrivano sempre prime provo invidia, perchè appunto è ciò che cerco di fare io, a volte riuscendoci, altre meno.

Per rispondere alla dottoressa Esposito.
Si le dico che in effetti per me è sicuramente più un bisogno che desiderio, magari non davvero al pari dell'acqua, ma neanche un qualcosa di facoltativo, che mi farebbe vivere benissimo anche sensa insomma.
Si credo proprio che un percorso con uno specialista non mi faccia male, perchè non si può continuare così...non tanto per me, ma perchè rovino la vita di chi mi sta a fianco, facendole sentire in agitazione, e con la costante paura di fare qualche errore, e questa cosa la odio.
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