Dislivello/rigonfiamento post-rinoplastica a distanza di un anno

Egregi Dottori,
ho 20 anni e vorrei esporvi una situazione che negli ultimi due mesi mi ha particolarmente rattristato.
Esattamente un anno fa mi sono sottoposto a una rinosettoplastica per correggere sia problemi funzionali, sia problemi estetici. In particolare, avevo un gibbo molto pronunciato che mi creava non poche difficoltà a livello sociale. Terminata l'operazione, ho correttamente e scrupolosamente seguito l'iter del post-intervento, inizialmente nella clinica in cui mi sono operato, successivamente a casa. Dopo una settimana dall'intervento ho tolto i tamponi, dopo due mesi ho tolto i cerotti. Nonostante l'iniziale soddisfazione generale, ho successivamente notato un rigonfiamento sulla parte finale del naso. Ma non si tratta di un vero e proprio rigonfiamento, almeno non credo. Cercheró di spiegarmi nel migliore dei modi. È come se il gibbo fosse stato "livellato" a metà. Sulla parte superiore e iniziale del naso la superficie è piatta (quindi il gibbo non c'era più), sulla parte finale invece il gibbo non è stato corretto. Di conseguenza, vi è un dislivello fra la parte "operata" e la parte "non operata" particolarmente pronunciato e poco piacevole da guardare. Ho notato che la superficie "livellata" è dura e bianca, la parte non operata invece è rosacea e gonfia. A distanza di un anno, il chirurgo continua a rassicurarmi, dicendomi ironicamente "ti ricordi com'era prima si?" come se l'importante fosse il "piccolo miglioramento". Non mi ha dato nessuna spiegazione medica nonostante abbia insistito, secondo lui è tutto nella norma. Ha semplicemente escamato "qui è rimasta un po' di gobba". Addirittura, appena tolti i tamponi, ha cercato con i pollici di "appiattire" il rigonfiamento stesso, come se il tessuto fosse modellabile, successivamente il rigonfiamento si è notato sempre di più. Attualmente sto prendendo in considerazione l'idea di farmi visitare da un secondo chirurgo, come sapete purtroppo la rinoplastica è dispendiosa e mi fa rabbia pensare che forse dovró sottopormi ad una rinoplastica correttiva. Nel contempo, vorrei chiedervi un parere. Secondo voi cosa potrebbe essere? Ho sentito parlare di "lipofilling", potrebbe essere una soluzione?
So che non è possibile fare una diagnosi online, ma vi chiedo gentilmente solo un parere medico su questo accadduto, e sulle ipotesi che potrebbero essere prese in considerazione.
Vi ringrazio infinitamente.
Cordialità.
PS: Solo una precisazione: fumo, e purtroppo anche molto, non so se questo puó aver influito sulla corretta cicatrizzazione dei tessuti. D'altro canto, nei due mesi successivi all'operazione non ho toccato sigaretta.
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Dr. Enrico Baldessari Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo della mano 52
Cordiale Utente,
dalla descrizione dell'intervento sembra esserci stato solamente una RINOplastica, ossia il trattamento della piramide nasale SENZA correzione del setto nasale.
Dalla sua descrizione sembra esserci un'esuberanza della parte carilaginea della piramide nasale che, non essendo stata sufficentamente adeguata alla restante parte ossea "limata", sporge e determina un rigonfiamento (cito: "... ha cercato con i pollici di "appiattire" il rigonfiamento stesso, come se il tessuto fosse modellabile...).
Altra ipotesi, da verificare, è che la parte cartilaginea, anteriore, del naso si sia dislocata rispetto a quella ossea e risulti più prominente.
Se uno questi fosse quanto accaduto nel suo caso, sarebbe necessario un secondo intervento chirurgico.
Rimane sempre la considerazione che, per effettuare una diagnosi definitiva della situazione post interento chirurgico, è necessario effettuare una visita con esplorazione delle canità nasali, in associazione ad indagini strumentali per valutare le strutture ossee e cartilaginee.
Rimango a disposizione per eventuali domande e dubbi.

Dott. Enrico Baldessari
Spec. Chirurgia Plastica Ricostrittuva ed Estetica
Medicina Estetica e Laserchirurgia

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