Balbuzie, ansia sociale e perdita di erezione...

Sono un ragazzo di 21 anni e frequento il quinto anno delle superiori per la terza volta.
Fin da quando ero piccolo sono balbuziente in modo molto marcato, in alcune circostanze di stress, tensione o con gli sconosciuti parlare mi riesce molto difficile e questo a scuola è un problema non facile.
Sono anche in sovrappeso e spesso mi è capitato di essere deriso o di essere oggetto di episodi di bullismo.
Da circa tre anni si sono manifestati anche disturbi di ansia sociale, per i quali il mio medico di base mi ha prescritto l'Efexor 75 e ho avuto un'insegnante di sostegno. Da quando prendo la medicina la situazione è leggermente migliorata e sono anche riuscito ad avvicinare una ragazza, senza farmi respingere.
Da circa sei mesi frequento una ragazza meravigliosa che mi fa stare davvero bene. Con lei balbetto pochissimo e abbiamo una intesa e una passione molto intense.
Nel mese di maggio abbiamo cominciato a desiderare di avere rapporti sessuali, ma non siamo ancora riusciti ad averne perché appena lei smette di toccarmi mi succede sempre di perdere l'erezione. Il momento di indossare il preservativo è spesso fatale; è come se balbettassi anche lì...
I miei genitori mi hanno fatto fare una visita andrologica per escludere cause organiche e il responso è stato che il problema è di natura psicologica.
Ho molta paura di perdere l'unica ragazza che abbia mai avuto.
Tutte le volte che ho perso l'erezione si è dimostrata molto in imbarazzo ma anche molto comprensiva, ma credo che questa situazione pesi anche a lei.
La mia paura più grande è quella di deluderla...Ho anche il timore che la cosa si venga a sapere a scuola, sarei completamente morto...
Dopo l'ultimo tentativo di erezione fallimentare, da alcune settimane, ho cominciato un percorso con uno psicoterapeuta, ma non sono sicuro di aver trovato la persona giusta. Non mi sembra che ci capiamo, stiamo parlando di molte cose che mi sembrano lontane dal problema sessuale. Mi sembra più concentrato sui problemi di ansia sociale, sul tic agli occhi che avevo alle medie e che poi è scomparso, dei risultati scolastici, del fatto che sono in sovrappeso, vuole che cambi medicina e ritiene necessario coinvolgere la mia ragazza. Soprattutto questa ultima cosa mi crea ansia e disagio. Non so se siamo pronti per condividere un impegno di questo tipo.
Durante la seduta di ieri ero talmente in tensione che abbiamo dovuto smettere, non sopportavo più di incartarmi a parlare. Non metto in dubbio le sue capacità professionali, ma non mi sembra di essere riuscito a trovare la giusta sintonia con lui. Stando così le cose pensate che sia corretto provare a cambiare?

Vi chiederei un consiglio su come affrontare nel modo più appropriato la mia situazione e una mano a capire quale tipo di specialista ricercare, con quale formazione e che utilizzi quali metodi, ho un po' di confusione in testa.
E' possibile che il farmaco che prendo per l'ansia abbia un impatto negativo sulla sfera sessuale?

Grazie per il supporto.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
ha fatto benissimo a rivolgersi a un nostro collega. Da quanto è in cura? Quali sono i motivi che la inducono a non sentirsi capito e a dubitare del percorso in atto e soprattutto ne ha parlato con il suo curante?
Ne conosce l'orientamento terapeutico?

<vuole che cambi medicina> questo è compito del medico prescrivente, meglio ancora una valutazione specialistica (psichiatra) a meno che lo specialista che la segue non sia anche medico.

In precedenza si era mai rivolto a uno specialista per i disagi esposti (balbuzie, ansia, difficoltà scolastiche)?

Mai seguito da un dietologo o nutrizionista?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie per la risposta, è stata velocissima!

La persona mi segue da 7 incontri e ha un orientamento in psicoterapia analitica.
Non mi sento capito perchè mi guida su argomenti che non sento prioritari e non mi sembra che si soffermi adeguatamente su quelli che mi stanno più a cuore.
In questo momento in cima a tutto ci sono i problemi di erezione. Posso capire che siano figli di altre problematiche e che tutto sia collegato, ma preferirei che lui mi desse degli spunti su cui riflettere piuttosto che fare lui gli spunti, le riflessioni e le conclusioni. Non mi riconosco molto in quello che dice su di me...
Non sento che lavoriamo insieme, io parlo e lui analizza e sentenzia, non mi sembra capirmi, non collaboriamo, ma siamo su due livelli diversi.
Quello che soprattutto non mi piace è che quando sono lì invece di sentirmi meglio mi agito. A volte mi sembra duro nei suoi giudizi.
Qualche volta fa glielo avevo detto, lui mi ha detto che dovevo avere pazienza, che avevamo cominciato un lavoro lungo.
Ieri abbiamo interrotto la seduta perchè non me la sentivo di continuare, mi aveva sfinito.
Forse è giusto che sia così, ma non mi fa stare bene...

Credo che sia anche medico e che possa cambiare il farmaco.
Che cosa ne pensa lei dell'Efexor 75, perchè dovrei cambiarlo?
Me lo ha aveva dato il mio medico di base non sono mai stato da uno psichiatra.

Per la balbuzie quando ero bambino i miei genitori mi avevano fatto visitare da uno specialista del linguaggio e per molto tempo avevo fatto degli esercizi, ma non siamo riusciti a risolvere il problema. Quando c'era anche il tic agli occhi ero stato anche dallo psicologo. Per fortuna è durato solo un anno scarso. Balbettare e strizzare gli occhi insieme era tremendo. L'ultimo anno delle medie sono stato la vittima preferita di tutti i bulli della scuola. Per alcune umiliazioni che ho subito mi viene ancora da piangere adesso...

Per l'ansia mi sono rivolto al medico di base che mi ha prescritto la medicina Efexor 75

Per i problemi scolastici ho un'insegnante di sostegno che mi aiuta a scuola. Nei compiti scritti il problema è la memoria. Tante volte mi è capitato di avere anche studiato un po' e poi aver dimenticato. Nelle interrogazioni orali qualche volta ho preferito fare scena muta piuttosto che balbettare, tanto non sarei stato sufficiente lo stesso.
Quest'anno sono in classe con la mia ragazza, che ha promesso di aiutarmi e io di impegnarmi.
Questa estate ero felicissimo di questa cosa. Adesso, dopo i primi giorni, non sono più così sicuro. Ieri in una materia abbiamo fatto ripasso. Quando è toccato a me parlare di un certo argomento io non lo ricordavo bene e ho cominciato ad agitarmi e balbettare. Non mi è piaciuto farmi vedere così in difficoltà da lei. Anche la reazione di alcuni dei nuovi compagni mi ha ferito.
Quando ne abbiamo parlato dopo la scuola mi ha detto che devo cercare di non sembrare debole altrimenti mi mangeranno...e lei non potrà salvarmi (mi devo preoccupare????)

Per quanto riguarda il peso il problema è cominciato con i problemi di ansia. All'inizio si pensava fosse uno degli effetti collaterali dell'Efexor 75, perchè prima ero magrissimo, poi abbiamo capito che era un altro problema collegato.
Diciamo che quando le situazioni sociali mi mettono in imbarazzo tendo ad isolarmi e mangiare mi tranquillizza.
Da quando sto con la mia ragazza mi controlla e ho perso qualche kg, ma devo ancora sforzarmi molto.

Credo che i miei problemi siano tutti collegati in questo modo:
la balbuzie crea l'ansia sociale
l'ansia sociale + i problemi di memoria creano i problemi a scuola
l'ansia sociale crea l'ansia da prestazione e i problemi di erezione
l'ansia sociale crea i problemi con il cibo.

Se la causa di tutto è la balbuzie sono morto perché ormai è cronica, ma soprattutto di quanti specialisti avrei bisogno?
Se fossi stato visitato dalla persona giusta in tempo avrei potuto risolvere la balbuzie?

Chi può farsi carico di gestire tutta la mia situazione e attivare le persone giuste al momento giusto?
A chi mi devo rivolgere?
L'orientamento dello psicologo che mi segue è adatto alla mia situazione?

Mi sento un po' perso e non riesco a godermi la storia con la mia ragazza.
Ho paura di perdere l'unica cosa bella che ho...

Mi piacerebbe ricevere dei consigli per capire come impostare il lavoro da fare. Quali sono le fasi da sviluppare e le persone da ricercare...che cosa mi aspetta e quanto potrebbe durare il lavoro.
Mi piacerebbe anche avere un parere sul farmaco che prendo, è adatto ? Per quanto dovrò continuare ?

Ma soprattutto, con tutto questo pasticcio, risolverò i problemi di erezione?
Prima ero chiuso in bagno e ho provato a infilarmi il preservativo. Se mi stimolo continuamente e sono molto veloce a infilarlo l'erezione regge. Ma appena smetto di toccarmi si sgonfia tutto. Como posso fare la penetrazione?
E' possibile che abbia l'ansia anche da solo, senza la mia ragazza?

Grazie a chi avrà voglia di leggere tutto...
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Temo che Lei nella Sua fantasia e immaginazione leghi cose che non sono da legare.
Si prenda cura della balbuzie. Esistomo istituti specializzati.
Poi si occcpera' del resto senza affastellare inutilmente e rovinosamente cose diversissime.
I miei auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentile dr.ssa la ringrazio molto per il suo suggerimento.

Probabilmente sto sbagliando nel cercare di mettere tutta la carne al fuoco, ma occuparmi solo della balbuzie e lasciare indietro il resto ho il timore che mi porterebbe a perdere la mia ragazza.
Non crede che sia possibile lavorare anche sul problema di erezione? E se il peso diventasse vera obesità?

Io pensavo che l'approccio più corretto fosse un intervento che tenesse in considerazione tutte le componenti, ciascuna con il suo spazio di analisi e approfondimento dedicato.

La strada che lei mi suggerisce è probabilmente più semplice, ma non sarà anche più lunga?
Affrontare una cosa per volta, ma in che ordine di priorità?
Prima la balbuzie e poi che cosa?

Trattando la balbuzie pensa che possa risolversi qualche altro problema da solo?
E la questione delle erezioni, che a me sta più a cuore di tutte?

Grazie per la pazienza



[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
No!
La balbuzie e' il piu' invasivo!
[#6]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Si ha ragione, il problema della balbuzie è il più invasivo, a suo tempo avevo provato ad affrontarlo, la situazione è migliorata, ma non siamo riusciti a risolverlo.
Il mio psicoterapeuta dice che ci sono collegamenti evidenti tra le varie situazioni e che sarebbe impossibile separare le cose perchè sono tutte parti di me.

Provo a riepilogare le cose che non funzionano:

1. Balbetto da quando ero bambino
2. Ho problemi di ansia sociale per cui prendo Efexor 75
3. Ho problemi di memoria
4. Sono fortemente in sovrappeso
5. Ho problemi a mantenere l'erezione
6. Sono stato bocciato più volte a scuola
7. Sono stato spesso vittima di episodi di bullismo
8. Al momento sono seguito da un professionista con orientamento in psicoterapia analitica, con cui non mi trovo a mio agio

Capisco che la situazione sia complessa, ma mi piacerebbe ricevere una indicazione metodologica per poter affrontare TUTTE queste cose, non solo la balbuzie.
Ci sarà una procedura, un protocollo per un profilo come il mio, vorrei solo qualche suggerimento di metodo, non chiedo una diagnosi o una cura on line.
Non vorrei "affastellare inutilmente e rovinosamente cose diversissime", come dice lei, ma non so nemmeno come prendermi cura di me da così tanti punti di vista...

Mi perdoni per l'insistenza e grazie per il tempo che vorrà ancora dedicarmi.
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Devo deluderla!
Deve procedere una cosa alla volta! O fallira'
I miei saluti.
[#8]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La mia ragazza mi ha lasciato e sono disperato.

Mi ha detto che fino a quando stavamo tra di noi, come lo scorso anno, le cose potevano anche andare bene, ma adesso che siamo insieme a scuola, per lei è difficile sopportare il peso di tutti i miei problemi davanti a tutti gli altri, non ce la fa più.

Ovviamente sapeva che ero sovrappeso e che balbettavo, ma dice che non pensava che fossi così un impedito, che ho anche l'insegnante di sostegno.

Quando mi ha visto anche prendere l'Efexor 75 ha detto che aveva paura di stare con uno che prende quelle medicine, ha detto che ha paura che io sia fuori di testa.

Quanche giorno fa , poi, ero molto agitato perchè avevamo litigato e, quando ci siamo riappacificati e lo abbiamo fatto ho di nuovo perso l'erezione mettendomi il preservativo. Credo che sia stata l'ultima cosa che ci ha fatti rompere.

Io non posso lasciarla andare, non posso perderla,. Non posso sopportare di averla davanti a me nel banco e sapere che non è più mia.

Il professionista che mi segue dice che per provare a riconquistarla devo avere cura di me e sistemare alcuni dei miei problemi. Ma non credo che funzionerà. Potrebbe volerci troppo tempo e lei potrebbe interessarsi a qualcuno e io non lo posso sopportare.

Non so che cosa fare, io la amavo.
Questa mattina ho provato a parlarle a scuola, ma ero talmente teso e agitato che balbettavo tantissimo. In tutto l'intervallo non sono riuscito a dirle quasi niente.

Non so che fare...
[#9]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non faccia nulla.
Anzi una cosa La faccia!
Ringrazi la Sua buona stella, per averLe fatto *perdere* una ragazza di cosi' poco *spessore*!
Auguri!
[#10]
Dr.ssa Michela De Simone Psicologo, Psicoterapeuta 61
Caro ragazzo,
concordo con la collega: se questa ragazza le ha voltato le spalle in questo modo e in un momento della sua vita così delicato probabilmente semplicemente non era la ragazza per lei.

Più che cercare di riconquistarla, si impegni al massimo per riconquistare se stesso e un po' di fiducia nelle sue capacità.
Tenga presente che quanto più la rincorre, più lei scapperà; quindi si dedichi un po' a sè e a cercare di risolvere i suoi problemi.

Per rispondere alla domanda di qualche giorno fa, le dico che senza dubbio la balbuzie è il problema più impedente ma io sono dell'idea che lavorando tanto e bene possa innescarsi una sorta di "effetto valanga" per cui anche i problemi d'ansia e legati alla sfera sessuale possano risolversi.

Come procede con il suo terapeuta? Porti pazienza, disturbi così strutturati spesso hanno bisogno di tempo per essere risolti.
Se poi dovesse ancora avere la sensazione di viaggiare su "due binari paralleli" con il suo terapeuta provi a parlargliene, vedrà che potrà solo trarne giovamento.

Resto a disposizione,
un saluto

Dr.ssa Michela De Simone
Psicologa
Nardò - Cutrofiano (Le)

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