Situazione difficile con mio marito....chi é il colpevole e cosa fare?

Gentili dottori,
vi scrivo per via di una situazione difficile della quale ormai fatico a reggere il peso e non so come uscirne.
Parto dicendo che sono sposata da 9 anni, insieme da 13, con un uomo di 13 anni più grande e abbiamo due figli di 11 e 8.
Lui é affabile, affascinante, ma col tempo si é rivelato geloso, a volte irrispettoso e credo anche piuttosto dominante.
Ho sempre cercato di giustificare la cosa, adducendo ciò al tradimento subito pochi anni prima da parte della ex moglie (l'ha scoperta a letto con un altro di rientro dal lavoro). Un brutto colpo sicuramente, che però ha portato me all'esasperazione: con la scusa di salutarmi veniva a lavoro, mi controllava il Tel, contestava il mio vestire....... ogni volta si dava dello stupido e prometteva di smettere.
Ma di base la fiducia da parte sua ha sempre piuttosto latitato. Grossomodo cmq, a parte ciò, siamo andati avanti abbastanza bene; non mi ha mai fatto mancare nulla ed é quasi sempre stato carino.....fino a che non sono esplosi i problemi coi suoi: comportamenti sbagliati ed ingiustificati da parte loro nei nostri confronti e in quelli del nostri figli, con tanto di screzi nelle mura domestiche, che lo hanno portato a dire:" Io vicino a loro, vivendo così, non ci sto. Sono sempre i miei e non posso cambiare la cosa. Sono stanco. Non ne posso più. O vieni via con me o divorzio". Mi sono sentita ricattata, ma diceva di non poterne più e che lo faceva per noi. Sono partita col cuore pesante, consapevole che avrei lasciato i miei genitori anziani per causa di altri; che li avrei potuti vedere poco; non solo io ma anche i miei bambini (mentre i suoi sono circondati da figlie e 7 nipoti ) e la cosa non l'ho mai accettata. Sono spesso triste, ogni occasione é buona per urlargli contro che alla fine l'ho pagata io, che odio loro con tutte le forze e anche la scelta estrema che ha fatto. Aveva promesso, per es, che una volta qui avrebbe preso una bella casa come avevamo su ed ora ogni scusa é buona per non farlo:" Pensi sempre a loro, non ti integri, i bambini sono irrispettosi, allora mica sono fesso ad investire in una casa! Con questa situazione? Finché non cambiate, non farò più niente. Siamo in bilico. Mi sa poi che alla fine in quella Regione non ci metterò più piede, nemmeno per trovare i tuoi! Il contrario di ciò che avevo promesso!"
Ecco, mi fa sentire sempre in colpa.....Sono sempre io per lui. Ne ho passate per causa loro; sono sola per causa loro; ho litigato tanto con lui per loro; vivo male per loro..... ma pare non interessargli granché ......"Io mi trovo bene qua; se tu ti trovi male é perché lo vuoi te. Trovati un lavoro e vedi che passa tutto". Lo voglio io??? Lo amo ma sono delusa.....mi pare insensibile ed egoistico da parte sua. Ai miei occhi ha la maggior colpa.....io invece quella di parlare spesso di loro con lui, quando non vuole sentirne parlare da me; questo si. Dopo 4 anni, non so come superare la cosa. Io soffro, i bambini anche. Ha ragione a dire che non poteva fare altrimenti?? Che sono sempre i suoi? Mi sono sentita dire che lui avrebbe potuto anche continuare a frequentarli, se solo avessi avuto la stessa sua facciatosta. Che per salvare "capre e cavoli" a volte é necessario soprassedere. Per lui era la sola alterativa al trasferimento. Ma io non sono così e lui lo sa ! Saranno i suoi, ma forse dimentica che io sono la moglie......che meritava considerazione e rispetto al pari loro, se non di più, a questo punto.
Chi ha la maggior colpa della situazione?
Quanta buonafede nel suo gesto e quanto dispetto, secondo voi? Perché io non so più cosa pensare a questo punto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il lavoro dei clinici non è quello di sapere chi è il colpevole, quello lo fanno gli avvocati, ma di comprendere - non online - quali sono le dinamiche disfunzionali che vi hanno portato fin qui.

Un tradimento subito..
La gelosia..
La non sopportazione..
Il ricatto..
Le offese..
La sua sottomissione..

Ci sarebbero tanti da analizzare.
Lei è stata amata a sufficienza?
Ha una buon autostima?
Nella coppia c'è equilibrio?
Lui è dominate e lei è sottomessa?

Vi amate? Ci rispettate? Fate l'amore?

E così via...

Un terapeuta di coppia saprà ascoltarvi, ed integrare la vostra comunicazione che sembra ormai essere disfunzionale ed accusatoria.

Nel mio sito personale www.valeriarandone.it e blog, troverà tantissimo materiale sulla coppia da poter consultare


Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Anche io, come la collega Dott.a Randone noto che Lei chiosa la Sua richiesta di consulto chiedendoci *di chi e' la colpa?*. E mi chiedo se la Sua domanda *psicologica* sia in realta' solo questa. Cercare la nostra approvazione. Il nostro sostegno di psicologi. Per utilizzarlo.
Mi dispiacerebbe se ricorresse a questa *triangolazione*.
L'attitudine a *triangolare* non e' positiva, affatto!
Si assuma le Sue responsabilita' e forse le cose andranno meglio! Per il Suo marimonio e anche per Lei. Si sentira' piu' autonoma e *dirigente* di se' stessa.
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentili dottori,
Grazie per i vostri consigli.
Il fatto é che mio marito mi accusa di quasi tutta la situazione e cercavo di capire se fosse davvero così. Se il problema di tutto sta nel mio atteggiamento, oppure lui vede ciò che in realtà non é. Partendo da questo, avrei "lavorato" più approfonditamente su me stessa, e consapevole di ciò, probabilmente sarei riuscita ad accettare meglio il tutto. Capendo meglio lui, il suo dolore e la situazione.
Posso dire di aver avuto sempre una buona autostima, anche se ora come ora, é diminuita parecchio.......
Mi sarebbe piaciuto parlarne con qualcuno del vostro ramo, ma purtroppo al momento abbiamo tante spese e non mi é possibile ricorrervi.
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Può trovare i nostri colleghi, anche in convenzione