Miopia (in soggetto exoforico) corretta con lenti dinamiche e segni/sintomi di distorsione ottica e

Buongiorno.
Sono, da anni, miope, senza altre patologie oculistiche rilevanti.

Recentemente, a seguito di episodi di diplopia, ho effettuato una visita oculistica con diagnosi di exoforia e terapia a base di "ginnastica oculare", correzione della miopia variata da -5 a -6, (identica su OD/OS ed a seguito di esame del visus) con lenti oftalmiche; -5.5 con lenti a contatto.

Followup ortottico tra 6 mesi.

L'ottico ha realizzato nuove lenti oftalmiche (monofocali, asferiche, filtro luce blu, indice di rifrazione 1.60) con la correzione richiesta e, di sua iniziativa e sulla base della mia età anagrafica, ha scelto lenti che, pur non essendo multifocali/progressive, sono "propedeutiche" (il produttore le definisce lenti dinamiche) alla correzione della presbiopia. In altri termini hanno un potere correttivo (c.d. addizione) +0.75, per la visione da vicino, nella parte inferiore della lente.
A parte la diplopia, non ho mai lamentato nella visione da vicino il soggetto fuori fuoco. Forse, ma non saprei se è un effetto placebo, percepisco una maggior nitidezza nella lettura da vicino con i nuovi occhiali.

Tipicamente indosso le LAC per gran parte della giornata fuori casa e gli occhiali la sera a casa o durante parte dei weekend.

Fin dal primo porto degli occhiali, ho riscontrato una lieve distorsione ottica a barile nella visione di soggetti lontani.
L'ottico, interpellato, giustifica la distorsione come fisiologica, poiché legata alla geometria/natura delle lenti e ritiene che si riduca col tempo, a meno di problemi di centratura. Obiettivamente, a distanza di poco più di una settimana, la percepisco di meno.
Riferisco inoltre episodi di lieve cefalea, occorsi durante il porto prolungato degli occhiali. Soffrendo anche di cervicalgia, ed avendo manifestazioni di artrosi cervicale (accertate con RX), non posso escludere che l'insorgenza delle cefalee sia semplicemente coincidente col porto prolungato e non causata da.

Detto ciò, la mia domanda/consulto è questa: è verosimile che quanto riferisco sia dovuto ad un'(iper)correzione della (presunta) presbiopia o, comunque, che ci sia correlazione? O, ancora, la distorsione ottica che percepisco può provocare quanto descritto o essere dannosa?

E' un "protocollo" accettabile quello di adottare lenti oftalmiche con queste caratteristiche in previsione di una fisiologia presbiopia, visto che entro nella 4a decade d'età? Onestamente l'oculista non mi ha suggerito nulla in tal senso, né mi è stato possibile consultarlo (poiché specialista, ottimo a mio avviso, in struttura ospedaliera consultato tramite SSN).
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Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
normalmente la presbiopia insorge intorno ai 40 anni, negli uomini anche più tardi. adattarsi ad una lente propedeutica alla presbiopia significa in altri termini farle un occhiale (tra l'altro non richiesto da alcun specialista e quindi privo di alcun significato medico legale) che non ha ragione di esser fatto alla luce del fatto che non ha problemi da vicino. perlomeno non li ha ancora.
di certo non riuscirà più a tornare indietro, poichè se certamente la vista è migliorata ma andava già bene, non riuscirà a farne a meno se volesse toglierli.
detto questo non succede niente, semplicemente ha anticipato il regolare e fisiologico percorso che comunque sarebbe arrivato nel giro di qualche tempo.

Dr. Ferdinando Munno - Medico Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
www.studiocarbonemunno.it

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