Perdita involontaria di gas intestinale dal retto

Gentile dottore,da alcuni mesi,mi succede di perdere gas intestinali involontariamente,sono piccole perdite che ultimamente fanno anche un po di rumore,ciò per me è abbastanza imbarazzante,essendo una signora di 63 anni. Non credo che dipende dall'alimentazione,perché non bevo bibite gassate,mangio normalmente,non sono in sovrappeso,56 Kg ,non ho intolleranze. Mi succede non dopo un pasto abbondante,ma anche con piccoli pasti,non è accompagnato da mal di pancia e neanche da pancia gonfia. Non ho problemi al retto e neanche al colon.Prendo questi farmaci: glucophage da 850 grammi dopo pranzo e dopo cena,perché ho un inizio di diabete di tipo 2, Rextat, zopranol ,inderal , tapazole , tutti da alcuni anni a questa parte. Non mi spiego il mio problema a che cosa può essere dovuto, Forse è un effetto collaterale di questi farmaci? Lei che ne pensa? Mi dia un consiglio,perchè sta diventando davvero troppo imbarazzante. La ringrazio,cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora tra le varie cause sicuramente il diabete può influire sulla sua situazione. In ogni modo è importante cercare di prevenire il fastidio adottando alcuni accorgimenti. Infatti bisogna cercare di prevenire la formazione del gas intestinale. Le strade possono essere diverse: innanzi tutto per esempio in fitoterapia si impiegano le piante medicinali carminative, capaci di prevenire la formazione di gas nel tratto intestinale o favorirne l'espulsione. Tra tutte, la più nota è il finocchio, utilissimo per moderare le fermentazioni e favorire l'eliminazione dei gas in eccesso. Anche cumino, anice, camomilla, menta, melissa e angelica sono tipiche droghe vegetali con azione carminativa. Quindi utilizzare l'aceto di mele, che grazie alla sua capacità di ristabilire l'acidità intestinale, impedisce la crescita di batteri putrefattivi che alterano il pH leggermente acido presente nell'intestino. La sua azione è particolarmente utile quando la flatulenza è legata ad una dieta eccessivamente ricca di proteine.
Per combattere l'aerofagia è necessario rivalutare il ruolo di una buona masticazione e la necessità di consumare i pasti in un ambiente rilassato e confortevole. Masticare a sufficienza e concedere i giusti tempi alla digestione è quindi un requisito basilare per facilitare i processi digestivi.
Se la flatulenza si associa a meteorismo può essere utile l'assunzione di antiacidi trenta minuti dopo i pasti. L'efficacia del carbone attivo e di altri farmaci con proprietà adsorbenti è invece controversa. Recentemente sono stati immessi in commercio anche integratori a base di alfa-galattosidasi, utili per contrastare la formazione di gas intestinale da oligosaccaridi non digeribili.
Nella maggioranza dei casi la terapia più efficace è quella dietetica. L'alimentazione tipo prevede la riduzione di legumi, cavoli, farine e di tutti gli altri cibi che facilitano la formazione di gas, a favore di altri che ne favoriscano l'assorbimento. Più in generale, in caso di flatulenza è utile eliminare i cibi comunemente associati ad intolleranze alimentari come il latte e gli alimenti ricchi di glutine o fruttosio. Attenzione anche ai prodotti dietetici contenenti polioli come il sorbitolo.
Un aspetto spesso trascurato riguarda la varietà e l'equilibrio dell'alimentazione. La dieta è infatti importante per mantenere in condizioni ottimali la flora batterica; se troppo ricca di determinati alimenti e povera di altri il rischio di creare modificazioni delle popolazioni microbiche, con conseguente meteorismo e flatulenza, è piuttosto alto.
Nei casi persistenti si può ricorrere ad antibioticoterapia intestinale (indicata in caso di contaminazione batterica dell'intestino tenue) e supplementazione con enzimi digestivi (indicata in presenza di problemi pancreatici). L'utilizzo di alimenti probiotici ha invece lo scopo di riequilibrare e rinforzare la flora batterica del colon. Prima di assumere tali prodotti si consiglia comunque di consultare il parere del suo medico. I fermenti lattici, per esempio, potrebbero complicare la sindrome da contaminazione batterica ed avere quindi un effetto contrario a quanto sperato. Questi prodotti potrebbero infatti potenziare ulteriormente la flora batterica del colon, favorendo la sua risalita nell'intestino tenue e causando sintomi come meteorismo, flatulenza, diarrea e stitichezza.
Cara Signora spero di esserle stato utile. cari saluti

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Grazie ,dottore ,mi ha spiegato molte cose,ma io alla fine,in pratica non so cosa devo fare. Vuol dire che proverò a seguire alcune delle regole che mi ha consigliato, e farò vari tentativi,anche se non capisco ancora quale è la causa di ciò che mi sta accadendo. Cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora la causa è l'incontinenza del muscolo anale (sfintere interno ed esterno). Questa situazione può essere causata dal diabete, dall'età, da uno o più parti naturali più o meno complessi che hanno indebolito i muscoli e può essere peggiorata dalla presenza di gas intestinale. Altre condizioni o malattie che possono condurre all'incontinenza sono la stitichezza, la diarrea, il diabete, la sindrome infiammatoria intestinale e la malattia di Parkinson. Anche certi farmaci possono influenzare il funzionamento intestinale. Allora uno dei modi per prevenire il disturbo è correggere e regolare la dieta evitando i cibi che favoriscono la produzione di gas, come le ho scritto. Per scendere maggiormente nel dettaglio sarebbe utile che lei si facesse visitare da un proctologo che visitandola potrebbe meglio comprendere le cause del disturbo e cercare di porvi rimedio. Cari saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Dottore ,adesso ho capito meglio che devo farmi visitare dal proctologo, però dalla sua spiegazione vedo che la causa potrebbe essere anche la malattia di Parkinson e questo mi preoccupa ,perché mia madre aveva il morbo di Parkinson ,mi chiedo,non è che sta venendo anche a me? Il mio problema potrebbe essere un sintomo iniziale di questa malattia?
Grazie per la sua pazienza e disponibilità.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora l'incontinenza nel Parkinson è un sintomo tardivo e quindi non si preoccupi. Inoltre la malattia non è ereditaria.Quindi sia tranquilla. Certamente la cosa migliore è farsi vedere da un proctologo perchè visitandola può comprendere meglio la natura del problema. Comunque non trascuri la dieta perchè è fondamentale. Cari saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Grazie,dottore,adesso ho compreso bene il tutto,lei è stato chiaro ed esaustivo con le sue spiegazioni. Le invio i miei saluti,con tanta stima.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Grazie molte. Cordialmente

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