Streptococco agalactiae

A seguito di fastidi al glande (rossori, pruriti e bruciori dopo rapporti) mi sono sottoposto ad un tampone uretrale, del solco balano prepuziale e urinocoltura.
Gli esami hanno riscontrato:
URINOCOLTURA :
Colturale: Scarsa flora batterica mista da contanimazione
Saggio di inibizione della crescita: positivo
Commento: Si segnala la presenza di Streptococco agalactiae

TAMPONE URETRALE
Colturale: Positivo
Identificazione -1-: Streptococco agalactiae

TAMPONE COLTURALE SOLCO BALANO PREPUZIALE
Colturale: Positivo
Identificazione -1-: Streptococco agalactiae

ANTIOBIOGRAMMA (MIC)
Benzilpenicillina Sensibile <=0,06
Cefotaxime Sensibile <=0,12
Cetriaxone Sensibile <=0,12
Clindamicina Resistente >=1
Eritromicina Resistente >=8
Levofloxacina Sensibile 0,5
Linezolid Sensibile <=2
Tetraciclina Resistente >=16
Vancomicina Sensibile 0,5

Dato che il disturbo è molto leggero e che, a quanto pare, tale Streptococco agalactiae sia presente spesso nel nostro corpo, cosa mi consigliate di fare? Ritenete che debba prendere qualche antibiotico o che il disturbo possa passare naturalmente.
Grazie.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
Se, come pare, non si tratta di un'infezione conclamata con manifestazioni imponenti, diremmo che non sia il caso di assumre antibiotici, che a più lungo termine porebebro anche dimostrarsi controproducenti. Le irritazioni di questo tipo, piuttosto che infettiva, hanno più sovente una causa di tipo "allergico" legato alla sensibilizzazione (detergenti, preservativi, eccetera).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

cosa ha detto il suo andrologo di riferimento?

In questi casi purtroppo, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formularle una risposta corretta, cioè se fare o non fare una terapia e dare una indicazione su quali passi successivi fare.

Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta, con gli esami colturali fatti, sempre il suo andrologo di fiducia; fatto questo, se lo desidera ci riaggiorni.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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