Fitte alla testa zona parietale occipitale

Buonasera, da circa una settimana sono comparse delle fitte in testa non dolorose e di breve durata 1-2 secondi, come se qualcuno mi comprimesse la testa, nella zona parietale posteriore che confina con l'osso occipitale. La fitta avviene contemporaneamente nella zona sx e dx. Non è dolorosa, ma se poi massaggio con la mano avverto un senso di oppressione e pesantezza proprio al "confine" tra la zona parietale e occipitale, da dx a sx.
E' cominciato tutto una mattina mentre facevo attività sportiva: camminata a ritmo sostenuto. Era già 45 min che camminavo e la temperatura era molto umida. Io ho pensato fosse dovuto allo sforzo e al clima e ho rallentato ma senza benefici. Fino a 2-3 gg fa erano 2-3 episodi con poi sempre questo senso di pesantezza e oppressione in tutta la parte posteriore della testa. Ieri e oggi gli episodi sono stati molto frequenti.
Questa mattina mi sono recata dal mio medico e lui toccandomi i muscoli del collo, li ha sentiti rigidi e mi ha detto che si tratta di cervicale. Però come ripeto non ho dolore. Non mi ha dato medicinali, io ho preso Brufen 600 oggi per due volte. È un medicinale che può servire o non fa nulla?
Ho misurato la pressione ed è nella norma 110 80. Ho 40 anni e sono in sovrappeso di 10-15 kg. Sono molto ansiosa.
Mi può dare il suo parere e se c'è altro a cui posso rivolgermi? Es. fisioterapisti, massaggiatori. Eventualmente uno strumento per fare massaggi e scaldare al collo potrebbe servire o sarebbe una spesa inutile?
Mi scuso per la lungaggine.
Saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

appurato che il problema è di origine cervicale, Le consiglio di rivolgersi ad un fisiatra per una valutazione diretta del caso.
Sulle varie terapie disponibili, in base al problema specifico riscontrato ("cervicale" è un termine generico ma le problematiche a questo livello sono numerose) sarà lo specialista ad indicare quella più utile al Suo caso.
Al momento non compri nulla, Le dirà poi il fisiatra come procedere.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro