Dolore cronico polso stiloide

Buonasera,
circa un anno fa sono caduto per strada atterrando con i palmi delle mani verso il suolo. Sottovalutando il problema il pomeriggio stesso mi sono allenato sforzando proprio il polso destro, quello colpito, tant'è che il giorno seguente non mi era possibile muoverlo in alcuna direzione ( specialmente rotazione del polso come per aprire una porta ) a causa del dolore.
Ho effettuato una radiografia che non ha riscontrato alcuna frattura ossea.
Ho continuato per esigenze sportive, con qualche accorgimento, ad allenarmi ma non migliorando la situazione ho deciso di effettuare un'ecografia.
Quest'ultimo esame non ha riscontrato alterazioni ecostrutturali dei tessuti molli loco-regionali ad ecazione di una sottile falda di versamento a livello del m.flesso ulnare del carpo di verosimile natura infiammatoria.
Su consiglio del medico curante ho tenuto l'articolazione a riposo per circa un mese e mezzo nel quale ho effettuato 5 sedute di Tecar che hanno portato ad un apparente miglioramento. Ho riacquistato la mobilità del polso ma tuttora continuo ad avere un fastidio ricorrente localizzato nell'area stiloidea nella regione dell'attaccatura tra palmo e polso.
Cercando di usare il meno possibile il polso destro per preservarlo con l'unico risultato di infiammarmi anche il sinistro che ad ora presenta la medesima sintomatologia.
Ho deciso negli ultimi tre mesi ( ad Agosto ) di approfondire la questione contattando uno specialista nella Chirurgia della Mano che mi ha consigliato di eseguire una risonanza magnetica della zona colpita per approfondire tale disturbo.
RMN POLSO SINISTRO
Irregolarità strutturale della stiloide ulnare che sembra essere modicamente displasica per ipoplasia e aspetto fissurato; a ridosso della stiloide ulnare e nel recesse prestiloideo si apprezzano modici fenomeni organizzativo flogistici.
Limitati esiti flogistici anche nel recesso articolare della radio-ulnare distale.
Apparente modica irregolarità strutturale della regione palamare dell'inserzione radiale della fibrocartilagine triangolare.
A livello della radio carpicainiziali segni di condropatia forse da sovraccarico funzionale.
In corrispondenza della regione carpale minimi esiti flogistici.
RMN POLSO DESTRO
Non rilevanti modificazioni dei rapporti articolari a livello della radio-carpica. Nel cavo articolare della radio-carpica minimi esiti flogistici. Segni di modesto impegno organizzativo-flogistico nel recesso prestiloideo ulnare; minimi segni di flogosi anche nel recesso articolare della radio ulnare distale. Non evidenza di lesioni della fibrocartilagine triangolare.

Lo specialista non ha trovato uno stato infiammatorio riscontrato (lieve) che possa giustificare il dolore che avverto e mi ha prospettato empiricamente infiltrazioni di acido ialuronico. Vorrei, se possibile, capire se questo approccio è corretto/risolutivo rispetto ad eventuali complicanze derivate dalla pratica consigliata. Inoltre ha consigliato della fisioterapia
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

esiste uno stato infiammatorio, prevalentemente a sinistra.

Personalmente, uso l'acido ialuronico solo per la rigenerazione della cartilagine nella patologia artrosica.

Non lo considero utile come antiinfiammatorio, ma è forse una mia opinione.

Sempre secondo la mia personale opinione, troverei molto più utile (e meno costoso), fare una infiltrazione locale di steroidi nel punto esatto di massimo dolore.

Entro 15 giorni, si ottiene la massima risposta; ppi si decide se è sufficiente o meno.

Buona domenica.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della tempestiva risposta.
Ciò che non sono riuscito a comprendere dalla visita con lo specialista e' se il leggero stato infiammatorio di entrambi i polsi possa essere causa del mio dolore/fastidio. In quanto il medico mi ha detto che non riscontra uno stato tale da generare tale disturbo.
Dunque tali infiltrazioni ( la terapia da lui consigliata) non sono state supportate da alcuna precisa diagnosi.
Le infiltrazioni di cortisone a quanto so sono piuttosto invasive e tendono a rendere fragile le strutture tendinee e articolari. Non essendomi stata presentata alcuna diagnosi o giustificazione di questa terapia ( infiltrazioni) la paura e' quella di andare ad aggravare lo stato gia presente senza avere alcuna garanzia di successo. A suo avviso le infiltrazioni dunque possono essere una valida soluzione al problema o e' possibile o esiste un approccio meno invasivo che possa portare a buoni risultati ( avendo solo 19 anni)?
Cosa pensa invece dell'approccio fisioterapico come magnetoterapia o tecar? Possono aiutare il processo antinfiammatorio?
La ringrazio per il consulto.
Buona giornata.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Si dicono molte sciocchezze sulle infiltrazioni di cortisone: ne facciamo da decenni e risolviamo una infinità di problemi.

I danni si fanno solo se si eccede, come del resto tutte le terapie.

Può tentare con il laser YAG, ultrasuoni, tecar e altro, ma se non risolve dovrà prendere in considerazione l'infiltrazione.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, scusi se riapro la discussione.
Circa 2 mesi fa ho effettuato una visita presso un fisiatra sportivo che non avendo ravvisato disfunzioni nella motilità del polso mi ha diagnosticato un generico sovraccarico funzionale prescrivendomi una cura a base di integratori di collagene magnetoterapia e tecar. Sto eseguendo la cura ma sebbene piccoli miglioramenti a livello della radio carpica ( non pare più scricchiolare) accuso sempre fastidio ( nella regione dello stiloide e talvolta nell'avambraccio) quando sono al freddo oppure quando compio uno sforzo fisico sollevando un peso.
Ogniqualvolta eseguo dei movimenti specialmente se in supinazione accuso un dolore bruciante a volte prurito. Con il fisioterapista che mi segue si era ipotizzato ad un problema di schiacciamento del nervo ulnare a causa di un fastidio , nella regione precedentemente descritta, che avverto ad esempio utilizzando il telefono quando il mignolo o l'anulare risultano semi flessi.
È possibile invece che gli strumenti diagnostici per immagini ( ho eseguito RX ECO RMN) non abbiano rilevato rilevanti problemi osteoarticolari o lesioni a livello tendineo dei flesso/ estensori ( cicatrici calcificazioni ecc) in realtà presenti che portino i tendini ad infiammarsi se usati?
Ci possono essere altri esami utili a formulare una precisa diagnosi che possa portarmi ad un approccio terapico risolutivo?
Grazie della disponibilita'.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Prima di fare altri esami, mi farei visitare da un chirurgo della mano:

http://www.sicm.it/it/chirurghi-e-professionisti/i-soci/mappa-soci-sicm.html
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dopo
Utente
Utente
Ho gia effettuato due visite specialistiche presso un chirurgo/ ortopedico della mano che leggendo ECO e RMN, non ha saputo fare una precisa diagnosi proponendomi delle infiltrazioni di acido ialuronico per vedere come andava. Ad oggi pur avendo girato 4 medici nessuno e' stato in grado di capire quale potesse essere il problema che ora si protrae da circa 1 anno e mezzo.
L'unica diagnosi effettuata e' stata di sovraccarico funzionale che pero data la totale inattività e approccio fisioterapico per 6 mesi sarebbe dovuto passare.
Ha qualche consiglio su come muoversi in tal caso dato il grande fastidio provato anche nelle piu banali funzioni quotidiane?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Il suggerimento glielo ho fornito in un mio post precedente: proverei con 1 o 2 infiltrazioni locali di cortisone.