Birilubina transaminasi elevate, ecografia fegato normale

Salve, vi scrivo poichè da circa due anni ho i valori delle analisi del sangue del fegato che stanno aumentando sempre di più, mentre la conta delle piastrine sta calando. I valori ematici della birilubina sia diretta che indiretta sono il doppio rispetto al limite massimo del range di normalità, stessa situazione anche per le transaminasi ALT, mentre le transaminasi AST sono poco oltre il limite massimo. La conta delle piastrine sta calando sempre di più, così come la conta dei leucociti che si attestano entrambi vicini al limiti minimi della norma, pur restando nei range.
ieri ho fatto l'ecografia addominale in cui non è emerso nessun problema al fegato, ma la milza è risultata lievemente ingrossata, le grandi vene non sono state esaminate a causa di meteorismo. Sono preoccupato di avere la cirrosi, quali esami consigliate di fare? Com'è la gravità della situazione?
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Guardi,
in primo luogo lei deve accertare se è portatatore di una epatopatia cronica attiva da HCV - HBV.
Ciò è facilmente eseguibile in qualunque laboratorio.
La splenomegalia, accompagnata da una leucopenia e da una piastrinopenia, di cui peraltro non riporta i valori, in assenza di lesioni epatiche evidenziabili ecograficamente, non permette di formulare alcuna diagnosi di cirrosi, nè tantomeno di escluderla, tanto più che non è stato possibile valutare in color doppler la vena porta e il suo flusso e la vena cava inferiore e il suo flusso.
Le cause di un ipersplenismo possono essere molteplici: in presenza di alterazione dei parametri di funzionalità epatica è d'obbligo pensare al fegato e procedere a una valutazione di altri parametri come l'albuminemia, la fibrinogenemia, l'elettroforesi sieroproteica per rilevare una ipergammaglobulinemia policlonale, tutti segni probativi di Epatite Cronica in evoluzione fibrotica.
Utilissimo, perchè non invasivo, il Fibroscan per valutare l'elastanza epatica e ricavare il grado di fibrosi.
Se necessario: biopsia epatica per valutare il tessuto e lo stato degli spazi portali.
Parli di tutto questo con il suo curante e nel caso si rivolga ad un epatologo o si ricoveri in Gastroenterologia o Epatologia per l'inquadramento del caso.
Faccia sapere, se vuole.

Buona giornata,
Dott. Caldarola.