Trattamento in caso di suicidio con farmaci

Salve,
Mio fratello da diverso tempo era in depressione, solo qualche settimana prima di morire aveva cominciato a prendere dei farmaci antidepressivi e sonniferi ( Paroxetina, Lorazepam e da 10 giorni prima aveva cominciato a prendere anche Zolpidem ) appena dopo 1 mese dall'inizio del trattamento si ė suicidato facendo un'overdose di Zolpidem e Lorazepam e poi si ė buttato in acqua(lago), quando i soccorsi lo hanno tirato fuori erano ormai passati 40 minuti e lui era in arresto cardiaco e quando sono andato a trovarlo all'ospedale ( 5 ore dopo dall'accaduto) era in coma, oggi ho visto la sua cartella clinica e ho notato che i medici gli hanno fatto una tac e dopo hanno messo un tubo per la respirazione meccanica e successivamente gli hanno dato dei farmaci, ma non hanno fatto la lavanda gastrica. Ora non riesco a capire perché i medici non abbiano fatto la lavanda gastrica, perché l'hanno ritenuta inutile ormai o ci sono delle condizioni in cui non può essere eseguita?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Non gli hanno fatto la lavanda gastrica perchè sicuramente aveva in infusione l'antidoto specifico per le Benzodiazepine e lo Zolpidem che si chiama Flumazenil.
Suo Fratello è deceduto per annegamento non per i farmaci che ha ingerito. Un'overdose di Zolpidem e Lorazepam non provocano la morte perchè non deprimono i centri bulbari neanche ad alte dosi.

Le giungano sentite condoglianze,
Vincenzo Caldarola.
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dopo
Utente
Utente
Ho capito, e se avesse ingerito anche la Paroxetina insieme? Potrebbe aver provocato un'arresto cardiaco? Le spiego il perché delle mie domande: non ho una versione ufficiale dei farmaci che ha ingerito e alla loro quantità perché i medici non mi hanno detto del suo tentato suicidio e nemmeno che avesse fatto un'overdose di farmaci, non so se per dimenticanza o per un altro motivo. Non è stata fatta nemmeno l'autopsia sul corpo di mio fratello. Dopo 1 mese, per puro caso, ho controllato la cronologia del suo cellulare e ho visto che faceva ricerche su come suicidarsi e ho visto che aveva letto su una pagina il metodo che lui ha utilizzato, controllando a casa non c'era nessuno dei 3 farmaci che lui prendeva, solo allora ho capito che si trattava di un suicidio e non di un'incidente, avendo il dubbio che i medici non si siano accorti dell'overdose di farmaci ho richiesto la cartella clinica e ho letto nel campo delle consulenze che un cardiologo ha scritto "... sospetto di tentativo di suicidio ( ritrovamento negli abiti di blister vuoti di Zolpidem e flacone vuoto di lorazepam)". Quindi direi che i medici erano a conoscenza, ma non capisco perché non ci hanno detto dell'ingestione dei farmaci da parte di mio fratello. Per ultimo volevo dirle che nella lettera di dimissione è stato scritto che i farmaci utilizzati in terapia sono : Unasyn, ranidil, Trandante puro. Qualcuno di questi farmaci ha il principio attivo di Flumazenil?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Guardi,
lei pone a me delle domande che legittimamente dovrebbe porre ai Medici che hanno soccorso suo fratello.
Io di suo fratello non conosco nulla: se era in cura per una sindrome depressiva, se ultimamente era "strano" e aveva minacciato gesti autolesivi, in che modo si è procurato i Famaci che si ritiene sono stati ingeriti pima di buttarsi nel lago.
Se suo fratello è arrivato in ospedale in stato di morte cerebrale per arresto cardiaco durato più di 8 min, che gli si somministrasse l'Anexate (il Flumazenil) o che non glielo somministrasse non avrebbe cambiato la situazione.
In genere il suicidando cerca di lanciare dei messaggi a chi gli sta intorno e che sta alla sensibilità di chi lo ascolta cogliere, senza voler far venire sensi di colpa a nessuno.
Ciò che non mi è chiaro è perchè i medici abbiano taciuto sul ritrovamento dei blister vuoti di lorazepam e di Zolpidem mentre non si fa menzione del ritrovamento del blister della Paroxetina.
Inoltre, a tutela di tutti, avrebbe dovuto essere comunicato alla autorità giudiziaria il sospetto di suicidio e la medesima sicuramente avrebbe disposto l'autopsia del corpo e gli esami tossicologici, prima di dare il placet per la sepoltura o la cremazione.
Dei farmaci che cita, uno è un noto antibiotico, l'altro è un inibitore della secrezione gastrica e il Trandate è un farmaco alfa -beta bloccante. Non vi è nessuna menzione del Flumazenil.
Le ragioni che hanno portato a tutto questo io non le conosco e non mi posso esprimere: è bene che lei parli con il Direttore Sanitario chiedendo spiegazioni chiare e se ritiene che vi sia stata una sottovalutazione della gravità, o un errore per imperizia o negligenza, sporga denuncia alla Procura della Repubblica chiedendo la riesumazione del cadavere e il suo esame medico- legale.
Di più non posso dirle.

Saluti cari,
Dott. Caldarola.


[#4]
dopo
Utente
Utente
So che queste domande le dovrei porre ai medici che hanno curato mio fratello, ma ho ricevuto solo ieri la cartella clinica e diciamo che sono rimasto sconvolto da tutta questa situazione, soprattutto perché nessuno mi ha detto quello che veramente era successo. Volevo solo capire se mio fratello fosse morto per i farmaci o per annegamento o per entrambi. Io pensavo che fosse morto per i farmaci visto che il suo corpo è stato ritrovato a riva e l'acqua arriva fino alle caviglie (stando in piedi) e i medici hanno taciuto sul fatto che avesse preso dei farmaci e mi veniva da pensare che neanche se ne sono accorti.
La sua situazione prima di morire? Il giorno che ha cominciato a stare meglio, a ridere e scherzare, ad uscire di casa, ha cominciato a cercare un modo per uccidersi. Nessun segnale, se non fosse stato per il telefono neanche dopo la sua morte avremmeo saputo che si è suicidato.
I farmaci che ha utilizzato ce li aveva perché prescritti dallo psichiatra(Paroxetina) e medico di base (lorazepam e dopo un po di tempo zolpidem) li assumeva regolarmente per depressione ed insonnia. Anche io ho pensato che visto che è stato in arresto cardiaco magari "eliminare i farmaci" non avrebbe comportato a nulla, ma non capisco il perché tacere sull'overdose di farmaci. Nemmeno la Polizia di Stato è stata informata, infatti il giorno della sua morte l'Agente in carica del caso di mio fratello ci ha detto che secondo loro( andavano solo ad ipotesi) sarebbe stata una congestione a provocare l'annegamento di mio fratello. Seguirò il suo consiglio per avere più chiarimenti riguardo a questo fatto. Intanto la ringrazio per i consigli, almeno adesso so che ė molto probabile che l'acqua sia entrata nel suo corpo.
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