Dolore post trombosi (tvs)

Salve sto curando una TVS alla safena destra interno coscia. Assumo da 20 giorni iniezioni di Arixtra e devo farne altre 20. Il dolore è migliorato rispetto all'inizio ma permane anche se durante la visita fatta dopo 20gg il medico ha detto che sta progredendo alla grande. Ha accennato che il dolore è dovuto al fatto che si siano danneggiate le valvole senza approfondire ulteriormente ne dare indicazioni per quanto ancora potrebbe durare. Al momento rieco a camminare indisturbata per qualche minuto dopodiché ogi minuto successivo diventa più insostenibile. Sul referto medico non c'è nomina della valvola danneggiata. Eventualmente una successiva operazione alla safena potrebbe risolvere il problema? Se no il dolore può rimanere per tanto tempo, peggiorare? Oltre al dolore, ora non più alla coscia ma al polpaccio, sento un forte dolore al l'appoggio della gamba destra per terra. Avere qualcosa di morbido sotto lo allevia ma vorrei capire se è un nervo è come trattarlo? Il medico di base non ne ha dato importanza ma è davvero un fastidio costante che mi fa camminare col piede completamente distorto per cui ho paura di complicare le cose ulteriormente se non agisco.
2) avendo 2 persone in famiglia con episodi pregressi di trombosi il medico di base mi ha prescritto degli esami di sangue in merito: posso farli anche prima della fine della terapia o devo aspettare un mese dal fine della terapia? Il medico non mi ha precisato nulla.
Ps sono il gruppo sanguigno a+ mentre padre e nonna con varicosi/trombosi avevano 0 -. Ho letto da qualche parte che il rischio è più alto per chi non ha 0.

Grazie, cordialmente,

NL
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
una TVS della grande Safena di coscia richiede una attenta e ripetuta valutazione ecografica per monitorare una eventuale estensione al circolo venoso profondo.
Anche la sintomatologia riferita al polpaccio e alla deambulazione potrebbe richiedere un approfondimento in tal senso.
La sintomatologia dolorosa potrebbe in questa fase essere attribuita più verosimilmente allo stato infiammatorio ancora attivo piuttosto che ad un ipotetico danno valvolare non quantificabile se non a distanza di tempo. Lo stesso vale per la eventuale necessità di un successivo intervento chirurgico.
Resta FONDAMENTALE in questa fase (anche per il controllo della sintomatologia dolorosa) una efficace elastocompressione di cui non ci fa cenno.
Per la valutazione di un eventuale stato trombofilico le consiglierei di affidarsi alle competenze di un centro di ematologia dedicato (ne esistono sicuramente nella Sua città).

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta. Sto portando una calza a compressione graduata (140 den /22-25).
Preciso inoltre che il dolore si è spostato dalla caviglia alla coscia e che mentre nei primi giorni mi faceva male la coscia dal primo passo adesso il dolore inizia dopo cca 5 min in piedi. 7 giorni fa mi era stato fatto un secondo eco-doppler con un buon esito, a detta del medico stava progredendo bene.
ho un dubbio - a questo punto meglio stare ferma o meglio cercare di muovermi/camminare per quanto mi è possibile?
Dopo il primo Eco-doppler mi era stato detto che dopo una settimana avrei potuto camminare senza problemi con la calza ma siamo a 25 giorni quasi ma ho ancora difficoltà...
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dopo
Utente
Utente
Correzione - il dolore si è spostato dalla coscia al polpaccio quindi dall'Alto in basso (non come scritto nel messaggio sopra).
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
È ovviamente impossibile fornire a distanza valutazioni che siano più attendibili di quelle di chi La osserva dal vivo.
La segue uno Specialista?
In nessun caso di trombosi venosa superficiale (ma secondo l'opinione più accreditata anche nella localizzazione profonda) è indicata l'immobilizzazione, mentre va incoraggiata una attiva deambulazione con adeguata elastocompressione, della quale va verificata l'efficacia e la correttezza del modello indossato.

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/198-le-calze-elastiche.html
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora. Si le visite sono state effettuate da un angiologo. Per quanto la mobilità, è la stessa cosa che mi ha suggerito lo specialista dal quale sono andata ma mi è praticamente impossibile uscire a piedi per più di 5, massimo 10 min dopodiché l'unica cosa che sembra fermare il dolore è alzare la gamba per far salire il sangue. Per questo non capisco cosa si intende quando si consiglia più movimento. Devo sforzare anche in presenza del dolore?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Come già detto potrebbe essere opportuno verificare stato del circolo venoso profondo e congruità della calza.