Erezione e prostatite, sintomi inascoltati dai medici da me consultati

Egr. Dottori,
mi trovo a scrivere qui perchè nonostante percorsi diagnostici da me intrapresi, non ho ancora avuto risposte chiare e motivate; la lettera sarà lunga, spero abbiate la pazienza di leggerla senza annoiarvi.

A seguito di una serie di sintomi che duravano da mesi, in data 14/09/2006 mi rivolgo per una visita all'urologo che in passato aveva effettuato su di me un intevento di frenulectomia e curato da infezioni sessualmente trasmesse (candida).

Descrivo i sintomi:

- persistenti episodi di aumentata frequenza della minzione, scarsa pressione del getto delle urine e sgocciolamento dopo la minzione;
- minor desiderio sessuale in genere, diminuzione del turgore delle erezioni mattutine, minor turgore delle erezioni, non tanto da non permettere la riuscita di un rapporto soddisfacente sia per me che per la partner, ma comunque un minor turgore da me percepibile rispetto al passato; per descriverla con parole mie: quando comincio ad eccitarmi durante i preliminari, l'erezione avviene spontaneamente e velocemente, a quel punto purtroppo comincio a "valutarla", l'eccitazione smette di crescere, e l'erezione rimane al livello cui è giunta prima dell'inizio della "valutazione"; in talune occasioni addirittura se la mia attenzione è troppo forte è bastato un attimo di esitazione o "aggiustamento" per effettuare la penetrazione per far si che lo stato di eccitazione calasse del tutto e l'erezione svanisse. In quelle occasioni l'erezione è poi ripresa a seguito di nuova stimolazione. Posso affermare che l'erezione "segue" il mio stato di eccitazione e che se non avvertissi questo minor desiderio in genere, probabilmente non mi sarei mai accorto di nulla riguardo ad essa.

Riporto quanto rilevato dall'urologo:

ESAME OBIETTIVO E STRUMENTALE:
- Alla palpazione addome trttabile ed organi splacnici nei limiti con INTENSO metorismo colico (corda colica).
- Non impulsi erniali inguinali bilateralmente.
- Genitali esterni nei limiti.
- Varicocele di I grado a sinistra.
- Ecograficamente non segni di uropatia ostruttiva delle alte vie urinarie bilateralmente. - Parenchima renale nei limiti.
- Vescica sufficientemente distesa a pareti normoconformate; non ristagno vescicale.
- Ghiandola prostatica, per l'età, leggermente aumentata di volume (biometria complessiva: 48x40x46mm).
- Parenchima disomogeneo on fini calcificazioni diffuse.
- Non lesioni ipoecogene mantellari sospette.
- Vescichette seminali nei limiti.
- Plasso venoso di santorini ectasico.
DIAGNOSI: Prostatite sub-acuta catarrale.
TERAPIA PROPOSTA: dieta come prescritta nel'allegato; permixon 320 1cps per un mese

L'urologo suddetto ignora in questa sede l'infezione da candida che avevo avuto, nonchè la mia denuncia dei sintomi legati alla sfera erettiva e sessuale sopra descritti dicendo che la situazione rilevata non può essere responsabile di sintomi di quel tipo, e che è tutto dovuto alla colite (escludendo il legame con le infezioni pregresse).
Non sono mai stato sottoposto ad esami di urine, sangue, dosaggi ormonali, sperma o altro.

A seguito della terapia i sintomi urinari scompaiono quasi del tutto, eccezione fatta per la minor pressione del getto, che migliora sensibilmente ma non totalmente.
Permane invece la medesima situazione erettiva e del desiderio.
Intenzionato ad approfondire la cosa, mi rivolgo recentemente al mio medico curante che mi prescrive una visita urologica; recatomi presso il servizio sanitario nazionale in data 23/10/2008, riporto i risultati:

Prostatite cronica; PSA 0,94 (unico esame del sangue che mi sia stato fatto fare)
Biometria prostatica di circa 42x24x36 mm; fini calcificazioni periuretrali e peritransizionali; vescicole seminali e mantella periferica nei limiti.
Si consiglia terapia con Profluss 1 cp/die per 8 settimane.

L'urologo che mi ha visitato ha detto che "alla prostata non c'è nulla di particolare o che possa essere responsabile dei sintomi sessuali che sono solo un pò di fissazione".
Ritornato dal medico curante mi conferma che la mia situazione prostatica non può essere responsabile dei sintomi sessuali.
Chiedo allora espressamente se, visto il persistente minor desiderio sessuale sia il caso di fare esami ormonali, ottenendo come risposta "no, è troppo raro"; chiedo allora se sia il caso di sottopormi ad una visita andrologica per valutare arterie, vene etc...(scusate la mia ignoranza), ottenendo come risposta "no, il tuo problema è senz'altro psicologico, l'erezione non è sempre allo stesso livello, ormai ti sei fissato e allora ci fai caso, potrebbe essere il caso di prendere un pò di Viagra o Cialis o Levitra che ti aiutano e vedrai che poi non ci pensi più".

Adesso sto seguendo la terapia con il Profluss e, come potete ben immaginare, sono molto riluttante, anzi, non ho nessuna intenzione di prendere Viagra&co a meno che non ci sia un motivazione terapeutica e senza prima aver eseguito esami più approfonditi, che non mi sono mai stati fatti fare. Non prendo il Viagra&co per "darmi sicurezza", come detto dal medico, perchè se veramente il mio è un problema di sicurezza non penso di poterlo certo risolverlo così.

La mia domanda è questa: è possibile giungere alla conclusione cui sono giunti i medici da me consultati ("ti ci sei fissato") con gli esami da me effettuati? Nella mia estrema ignoranza a me pare strano, ma non sono medico quindi chiedo a voi.
Forse parlando del mio "valutare" l'erezione ho in qualche modo trattenuto i medici dal fare ulteriori accertamenti indirizzandoli involontariamente su un problema di tipo psicologico? ma io che dovevo fare se la cosa per me funziona così? mi sono aperto totalmente descrivendo nei dettagli la mia situazione come penso si debba fare con un medico.
A questo punto non so a chi rivolgermi, vorrei che capiste che la mia situazione non è di sfiducia o scetticismo nei confronti dei medici, soltanto io accetto volentieri una diagnosi del tipo "ti ci sei fissato" ma solo a seguito di dati che lo dimostrano o spiegazioni maggiormente esaustive rispetto a quelle datemi (ad esempio "non è il caso di vedere altro perchè si capirebbe già dall'ecografia in quanto si vedrebbe che...etc...sto facendo un esempio a caso); dovrei forse rivolgermi ad un medico andrologo a caso, visto che nonostante le mie pressioni il mio medico curante non ha intenzione di indirizzarmi in tal senso? E in ogni caso, se anche il problema fosse che "mi ci sono fissato", non vi sembra eccessivo proporre Viagra&co? scusatemi per lo sfogo, io non voglio trovarmi necessariamente una diagnosi infausta (ci mancherebbe altro, anzi), ma vorrei che i problemi da me lamentati fossero adeguatamente ascoltati e valutati.

Mi scuso per la lunghezza della lettera e vi ringrazio anticipatamente per le risposte che gentilmente vorrete darmi.

Distinti Saluti, Alessandro.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
nessuno, ripeto nessuno degli esami da lei eseguiti era diretto a valutare il suo stato erettivo, che comunque appare del tutto indipendente, stando al suo racconto, dalla patologia prostatica. Concordo con la sua "avversione" a Viagra & Co, che sono solo sintomatici, eliminano il sintomo senza curare la causa.
La invito pertanto a sentire uno specialista andrologo, a Lucca ce nesono di veramente OK, per valutare appieno il suo problema erettile, che può avere cause ormonali, psicologiche, neurologiche, circolatorie, metaboliche.
Ci faccia sapere.
[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la veloce risposta, che mi solleva non poco, in quanto adesso ho quantomeno una spiegazione su ciò che ho fatto ed una indicazione su come muovermi per ottenere ulteriori risposte e soluzioni.

La cosa che un pò mi rattrista è che, dopo peregrinaggi dal medico di famiglia e dall'urologo(peraltro uro-andrologo e che avrebbe pertanto potuto esaminare tranquillamente anche i sintomi erettivi di cui gli parlai), sono dovuto arrivare ad internet per ottenere di essere ascoltato, ma fa lo stesso.

Ho controllato e fra i medici iscritti a medicitalia.it ce ne è uno che riceve anche nella mia città (Viareggio), mi rivolgerò a lui appena possibile e sarò lieto di comunicarle i miglioramenti che otterrò.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
La ringrazio se mi terrà informato
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Utente
Utente
Buongiorno, ringraziandola ancora per l'interessamento; per ora la informo che ho preso appuntamento fra una decina di giorni; sarò ben lieto di comunicarLe l'esito della visita;
Saluti, Alessandro.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
A disposizione
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dopo
Utente
Utente
Buona sera, come accennato, ho effettuato la visita andrologica, durante la quale sono state effettuate ecografie e misurazione della velocità dell'afflusso sanguigno al pene in stato di flaccidità (mi scuso per la terminologia, ma in questo momento non ho a portata di mano il referto), la quale è risultata nella norma ma piuttosto bassa per la mia età (12 cm/sec).
E' stata confermata la presenza di varicocele.
Sulla base della visita mi è stata prescritta terapia con cialis 5 mg per un mese (a giorni alterni) e ulteriori accertamenti per valutare lo stato ormonale, nonchè uno spermiocitogramma (per la presenza del varicocele).
La ringrazio ancora per l'attenzione, Alessandro.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Egergio signore,
mi duole ma l' ecodoppler del pene prevede sempre una iniezione intracavernosa di prostaglandina. Una ecografia senza iniezione non serve a nulla.
Immagino si stia stufando di queste cose, ma va così
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dopo
Utente
Utente
Egr. Dott. Cavallini,
se le cose stanno così, purtropo immagina bene, mi chiedo a questo punto, ed ormai senza prendermela più di tanto, visto che ormai il tutto sta diventando una barzelletta, cosa deve fare un poveraccio che ha un problema...
Oltre tutto si sconfina anche in questioni di rispetto medico-paziente: si immagina me che chiedo "dottore, ma l'iniezione intracavernosa non me la fa?"...ovviamente non ho titoli per poter fare una domanda simile e le risposte sarebbero ovvie.
Consideri inoltre che, un profano quale sono io e la maggior parte dei pazienti, non ha motivo di ritenere un professionista migliore o più attendibile di altri, per cui, pareri medici discordanti, mandano veramente in "subbuglio"...in pratica non sai che fare, non sai a chi credere.
Ormai non riesco nemmeno più a farmi prendere dallo sconforto (e vedendo il bicchiere mezzo pieno è una cosa positiva per affrontare qualunque tipo di problema).
Io la ringrazio infinitamente per il suo supporto e le informazioni che mi sta dando e, se non sto approfittando troppo della sua pazienza, le chiedo un ulteriore consiglio (anche se già lo immagino perchè è ovvio...altro andrologo)
A questo punto farò gli esami ormonali prescrittimi (che tanto suppongo andavano comunque indagati) e poi deciderò il da farsi...in un modo o nell'altro arriverò a una soluzione positiva del problema.
Saluti, ed ancora grazie, Alessandro.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
che le posso dire?. Quanto le ho detto non è assolutamente novità, ma cose trite e ritrite fin dagli anni '80. Ev. unitamente a quegli esami ormonali faccia vedere al collega questa e.mail. Che tanto se si arrabbia, si arrabbia con me.
Faccia sapere
[#10]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio di nuovo.
Certamente le farò sapere (è il minimo dopo l'interessamento dimostrato), e troverò il modo di porre il problema (ecodoppler con erezione indotta) all'andrologo.
A presto.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
A marcmand (traduzione dal dialetto emilaino-romagnolo: mi raccomado)
[#12]
dopo
Utente
Utente
Buona sera, intanto posto i risultati degli esami ormonali, alla prossima visita

porrò al medico la questione dell'ecodoppler dinamico

Luteotropina (Lh) = 5.1 mUl/ml (1.0 - 8.6)
Follicolotropina (Fsh) =5.7 mUl/ml (1.0 - 12.0)
Prolattina = 9.3 ng/ml (4.0 - 15.2)
Testosterone = 468 (280 - 800)
Estradiolo = 26 pg/ml (7-43)
Testosterone libero = *5.3 pg/ml (5.6 - 40)
DHT = *429 pg/ml (100 - 300)

non ho sottomano i risulati del DHEA-S che posterò penso domani o domani l'altro.
Grazie per l'attenzione, Alessandro.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Il etsosterone libero è appena al di sotto del normale. Per parte mia lo considero nel range poichè:
1) il dosaggio del testosterone libero non è granchè preciso per bassi valori: attualmente si preferisce dosare il testosterone totale (normale), l' alubima ed SHBG e calcolare una equazione disponibile su sito di ISSAM. Gli ultimi due esami non livedo prescritti.
2) DHT ovvero i metaboliti del testosterone sono addirittura un pò piu alti del normali. Ora non si dosano più poichè sono spesso in altalena, e si fa ricorso agli esami di cui sopra.
2) LH normale: questo ormone aumenta per basso testerone, ora è nel range.
Quindi di qua siamo a posto anche se vedo stellina sul valore del testorone libero.
Ehm..., faccia sapere
[#14]
dopo
Utente
Utente
Riguardo albumina ed SHGB confermo: non mi sono stati prescritti;

Riguardo la stellina su testosterone libero e DHT: la stellina era riportata sul foglio dei risultati (l'ho copiata per completezza).
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
A posto. Ci tenevo a darle una interpretazione degli esami. Alcuni di noi hanno la "stellinomania", tutto là.
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dopo
Utente
Utente
E io nuovamente la ringrazio del suo costante supporto ed interessamento.
Mi scuso inoltre se le mie risposte di oggi sono secche e brevi rispetto alle precedenti, ma purtroppo oggi sto spostandomi molto per lavoro e ho poca possibilità di stare al pc.
Fra un paio di settimane riferirò l'esito della seconda visita, Grazie ancora, Alessandro.

ps: confermo la "stellinomania" l'ho notata anche in altre occasioni da parte di Suoi colleghi :-)
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Lasci perdere di scusarsi, siamo di corsa tutti.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
aggiungo per completare le analisi che mi sono state fatte fare, il valore del DHEA-S che è pari a 285 mcg/l (80-560);
anche se, dalle risposte ricevute finora mi sembra di capire che i miei ormoni non hanno proprio nulla che non va;
da quanto ho capito però, mi pare che le strade da battere alla ricerca di una causa siano ancora molte, o sbaglio?
grazie ancora per l'attenzione e l'interessamento, Alessandro.

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