Colesteatoma tpl aperta e udito residuo

Salve, ho avuto un intervento ad orecchio sx di tpl aperta nel 2003 a 12 per colesteatoma della Rocca Petrosa, allo stesso orecchio non ho mai più recuperato udito. Nel 2013 ho sviluppato colestatoma anche a dx e nel 2015 ho avuto intervento in tpl chiusa con rimozione colestatoma ossiculoplastica e miringoplastica. Ad oggi la membrana si è ritratta di nuovo continuo ad avere otite cronica sierosa e farò intervento baha ma il Dr vuole anche effettuare tpl aperta, perderò totalmente anche a quest'altro orecchio l'udito residuo? Grazie anticipatamente.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente , il colesteatoma costituisce per lo più l'evoluzione sfortunata dell'Otite Media.
Il suo caso mi incuriosisce perché alla base dell'insorgenza di un colesteatoma sta quasi sempre in origine la stenosi tubarica, cioé la chiusura di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve a drenare io catarro che vi si forma, ad aerearlo e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco , ma il funzionamento della tuba è in rapporto anche con i movimenti del condilo mandibolare e con i muscoli coinvolti nella deglutizione.
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e questa possibilità spesso sfugge.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista - gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano trattare questi problemi.
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibilare che bisogna guardare. Sottolineo che, ogni qual volta non è chiara la causa che ha generato una patologia, le recidiva può risultare logica.
Se così fosse e risultasse confermabile a seguito di una visita, vedrei praticabile la terapia con approccio gnatologico.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com