Mi chiedo se sia normale non assumere antibiotici, anche nel caso di prostatite cronica, e di

Buongiorno
In primavera scorsa dopo essere finito al pronto soccorso per una brutta infezione alle vie urinari, mi è stata diagnosticata una prostatite cronica. I vari esami per la ricerca di batteri, come tampone uretrale, hanno avuto esito negativo. Da un ecografia prostatica transrettale è emerso che la prostata è di dimensioni normali ma presenta delle calcificazioni di precedenti prostatiti. Anche l'uroflussometria, dopo un risultato pessimo subito dopo l'episodio che mi ha portato al pronto soccorso, dopo un mese e mezzo circa è tornato a valori perfetti per la mia età.
Premesso che l'episodio di infezione era la prima volta in vita mia che mi si presentava, spesso e volentieri, specialmente nei cambi di stagione, soffro di bruciori al basso ventre, per intenderci a metà strada tra ombelico e pube, dopo aver urinato specialmente grosse quantità di urine. E ogni tanto mi rimane lo stimolo ad urinare. Mentre la notte mi capita al massimo una volta sola di dovermi alzare per urinare (e in quel caso nessun bruciore)
L'Urologo da cui sono in cura mi ha spiegato che queste calcificazioni possono essere focolai di batteri che è estremamente difficile eliminare e che ciclicamente mi danno episodi di Prostatite.
Ora, sempre in concomitanza del cambio di stagione mi si ripresentano i disturbi, il medico mi ha consigliato di seguire uno scrupoloso stile di vita ( niente alcool, frutta secca, caffè ( anche decaffeinato), té, carne di maiale, insaccati, pepe e peperoncino e spezie in generale, bibite gasate, fritti, bere almeno 2 litri di acqua al giorno) e l'assunzione di ananas e tre compresse al giorno.
Mi chiedo se sia normale non assumere antibiotici, anche nel caso di prostatite cronica, e di affidarsi solo ad uno stile di vita sano e a degli antinfiammatori.
Il dubbio nasce perché di mia iniziativa ( so che ciò non è corretto) all'apparire del disturbo ho assunto per 10gg Ciproxin ( che era l'antibiotico che mi avevano prescritto al pronto soccorso), e sembrava che i sintomi fossero scomparsi se non poi riapparire dopo una settimana circa. Ora sono riapparsi e seguendo scrupolosamente le indicazioni del medico ( anche se non facile x me perchè il mio lavoro mi porta spesso a mangiare fuori casa) sembrano non attutirsi, ovvero se bevo poco e urino poco sembrano scomparsi per poi riapparire appena aumentano le minzioni ( quasi assenti la mattina più alti la sera).
Prendo anche su consiglio del farmacista l'epilobio come tintura madre.
Riuscirò mai ad affrancarmi da questo disturbo?
Esiste una terapia per debellare definitivamente anche la prostatite cronica? O l'unica soluzione è rinunciare a tutte le cose sopra riportate?
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Purtroppo l'uso empirico degli antibiotici sta provocando aumento della resistenza batterica e molti danni. La prostatite cronica si chiama così perché spesso si ripresenta, lo stile di vita e la terapia con integratori sono utili nel attenuare i sintomi. Personalmente io somministro antibiotici solo in caso di spemiocoltura positiva . Comunque si descrivono anche casi di guarigione quindi non perda le speranze. Cordiali saluti.

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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dopo
Utente
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Buongiorno.
Grazie per la risposta, volevo sapere quanto è la durata "normale" di questi eventi. Dopo 10 giorni di terapia a base di epilobio, ananase e dieta ferrea sembrava scomparso. Ora lo scorso sabato si è ripresentato questo fastidio tipo " slip stretto" o " dito premuto a metà strada tra ombelico e pube"....
Dovo ammettere che venerdì a cena ho mangiato poco prosciutto crudo ( avevo eliminato anche la carne di maiale) e mi sono lasciato tentare mangiando un po di fritto ( unico sgarro in 10 giorni) possibile che una leggerezza così ha fatto ricomparire i sintomi?... anche se sotto terapia?
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