Emarginazione sociale

Buongiorno cari dottori, sono una ragazza di 25 anni. Circa tre anni fa sono ritornata al mio paese di origine dove per svariati motivi non avevo piu' i legami di un tempo ( chi é andato a studiare fuori, chi si é trasferito all'estero) e ho avuto modo di legare con una persona x che mi é stata accanto in momenti molto difficili e la cosa é stata da sempre reciproca. Nel tempo mi accorsi che oltre a non avere chissà quali argomenti su cui discutere, era morbosamente legata a me e spesso, proprio chi si allontanava da lei veniva denigrato e offeso in malo modo. Dopo qualche mese entrai a far parte della sua comitiva e i momenti trascorsi insieme furono molto belli tra alti e bassi, ma spesso questa persona trovava pretesti inutili per litigare o mettere zizzania molto volentieri. Proprio lo scorso anno alcune ragazze della comitiva hanno assunto degli atteggiamenti che non ho gradito nei confronti di tutti coloro che non facevano parte della comitiva, e cominciai a realizzare che proprio questo gruppo sociale era troppo rigido e chiuso in se stesso. Cominciai ad allontanarmi dalla persona x e accadde ciò che immaginavo: vi fu una discussione di gruppo dove in 4 mi accusarono di aver fatto determinate cose per le quali io dovevo scusarmi, ne approfittai anche io per chiarirne altre. Molte cose, ahimé, erano state montate eccessivamente ed ero stata accusata di gesti non veri, E di altri non così gravi. Dopo quella discussione cominciai a prendere le distanze da quel gruppo. La persona x ha prima cominciato a non salutarmi piu', successivamente non vedendo riscontro, cominciò a farmi dispetti( salutando persone che erano accanto a me ignorandomi totalmente), mi ha rimosso dai social network, mi ha insultata per strada insieme ad altre ragazze del gruppo che a loro volta mi hanno cancellato dai social network e tolta il saluto. Non ho mai ceduto a queste provocazioni molto infantili, ed anche con altre ragazze la persona x ha avuto lo stesso atteggiamento, seguendo la stessa logica, tanto da portare a pensare ad una mia amica psicologa che lei fosse una borderline. Quando esco e vedo queste persone non mi viene piu' neanche di salutarle perché mi sono letteralmente cadute dal cuore tutte quante e spesso sono stata molto vicina al rispondere alle loro stupide provocazioni realizzando, che in effetti, la cosa sarebbe stata inutile. Il problema é che ogni volta che le vedo mi sale un nervoso allucinante, divento triste e spesso ho avuto incubi al riguardo, molte persone si sono accodate a loro ma molte dicono " hanno fatto così con tutti, la persona x, poi, ha litigato con mezzo mondo". Come potrei affrontare la cosa? Come potrei evitare di provare tanto nervosismo, tristezza e collera quando mi imbatto in queste persone? Grazie anticipatamente, cordiali saluti.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
se la vista di queste persone la disturba così tanto, forse c'è qualcosa che ancora abbisogna di essere elaborato o chiarito.
Una psicologa psicoterapeuta potrebbe sicuramente aiutarla a chiarire le dinamiche al suo interno, di modo che sia più facile anche eventualmente agire.
Non è possibile ovviamente in questa sede agire terapeuticamente, per la qual cosa occorre un rapporto professionale.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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