Neuropatia radice nervo sciatico dovuto a grossa ernia espulsa in s1

Mia moglie, portatrice di ernie discali lombari, dal 21.9.2016 ha avuto un episodio di due giorni di intensissimo dolore sciatico alla gamba sinistra che al terzo giorno è totalmente scomparso lasciando però la stessa gamba e specialmente il piede come addormentato e con difficoltà a muovere completamente le dita del piede ed il piede stesso verso l’alto. Il piede è cadente verso l'esterno ed è per questo che non riesce a sollevarlo verso l'alto come anche le quattro dita. Non ha resistenza e non regge a stare sul tallone. Di seguito il contenuto delle visita elettromiografia e della risonanza magnetica fatta qualche giorno dopo.

Elettromiografia
Nella norma i parametri di conduzione nervosa del N. SPE; l’esame EMG mostra segni di sofferenza neurogena parzialmente in atto ma per lo più stabilizzata nei territori L4-L5-S1 del lato esaminato, prevalenti nel territorio di L5.

RM in colonna lombare
In L4-L5 è presente una grossa ernia discale paramediana sinistra, espulsa verso il basso che determina compressione sul sacco durale e sulla radice.
Si osserva inoltre ernia discale mediana in L5-S1.
I due dischi risultano ipointensi in T2 per disidratazione.
Segni di artrosi delle articolazioni interapofisarie fra gli ultimi metameri.

Contattato il neurologo ed il neurochirurgo, si è esclusa la possibilità di un intervento chirurgico perché oramai l’ernia, già totalmente espulsa, aveva fatto il suo danno ed in assenza di dolore era inutile l’intervento chirurgico. L’ernia espulsa, non più nutrita, dovrebbe scomparire da sola.
Si tratta di capire cosa fare per recuperare totalmente la funzionalità del piede che al momento non consente molti movimenti escludendo anche la possibilità di guidare l’auto.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.

P.S. Non so se tale consulto sia di competenza del Neurologo e del Neurochirurgo.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Buonasera a Lei,

una ernia espulsa che comprime le radici le rende infiammate e sofferenti. Il dolore sarà anche scomparso ma quel che più importa è che è residuato un deficit di forza segmentale piede e dita del medesimo.

Solitamente questa è una indicazione all'approccio chirurgico se non ostano le condizioni generali del paziente.

Lei dice di aver già consultato un neurochirurgo che si è espresso per la "non indicazione all'intervento".
Che dire?

Le consiglio di acquisire un secondo parere/ una seconda opinione presso altro neurochirurgo e di chiedere al collega (qualora anch'esso dovesse esprimersi contro l'intervento) quali procedure alternative adottare.

NB: Questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituire una visita medica e/o la valutazione delle immagini di esami strumentali effettuati.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Poli.
Per completezza di informazione, le comunico che il Neurochirurgo ha diagnosticato che l’assenza di dolore dimostra che non vi è più compressione e quindi l’intervento chirurgico sarebbe inutile perché in ogni caso non accelererebbe la possibilità di recupero.
Ha dunque consigliato di proseguire con la fisioterapia riabilitativa e gli esercizi posturali.
Come da lei suggerito acquisirò un secondo parere da un Neurochirurgo.
La ringrazio ancora.
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
"...non vi è più compressione e quindi l’intervento chirurgico sarebbe inutile...";
beh, una ernia discale espulsa non rientra.
Il problema non è il dolore ma il deficit motorio.

Bene la acquisizione di un secondo parere neurochirurgico.
[#4]
dopo
Utente
Utente
"Ubi maior..." Le faro sapere in esito al secondo consulto.
Distinti saluti.