Pensieri contrastanti

Ho da alcuni anni pensieri contrastanti per la testa. Vorrei cercare di spiegare le mie sensazioni qui.
Le vittime della mia mente sono, per la maggior parte delle volte, le persone a me più care, che amo di più al mondo. Spesso immagino che qualcuno gli faccia del male, le vedo soffrire. Penso di amarle, un istante dopo le odio. É come se avessi una voce dentro me che mi dice l'opposto di ciò che penso realmente. Immagino di tradire la persona amata. Entro continuamente in dubbio sui miei sentimenti e soprattutto sulla mia identità. Mi sento un mostro perché penso cose terribili involontariamente delle persone che mi vogliono bene. Sono un soggetto iroso, nel momento dell'ira sarei capace di ferire una persona anche fisicamente. Sono continuamente in conflitto con me stessa, sento di non avere pace nonostante abbia accanto persone che, malgrado i miei comportamenti, continuano a starmi accanto e a comprendermi. Ogni volta che ho un litigio con una persona amata e la tratto male, mi sento in colpa, mi colpevolizzo. Ho avuto pensieri suicidi. Penso di non essere una persona adatta per stare accanto alle persone perché faccio solo del male. Sono spesso cinica, quando faccio del male a volte provo indifferenza, poi piombo in uno stato di depressione perché mi rendo conto di ciò che faccio. Mi sono sentita sempre incompresa. La mia famiglia non é riuscita mai a comprendermi, sono stata spesso considerata pazza. L'unica persona che prova a capirmi e mi vuole davvero bene, considerando la mia famiglia, é mia madre. Mio padre l'ha sempre picchiata. I mie nonni mi hanno sempre costretta a diventare chi non volevo essere, mi hanno giudicata ritenendomi anormale, fortunatamente non li ho ascoltati. Mi rendo conto di non sapere amare. Sento spesso la mia mente esplodere. Provo ad amare, per un pó ci riesco, poi nuovamente tratto male, faccio pensieri assimilabili al tradimento, mi sento in colpa, cado in depressione. Questa situazione va avanti da un periodo più o meno lungo, mi sento di trovarmi dentro un circolo vizioso. Nonostante la persona che ho accanto mi perdona, io sto male. Perché mi sento un mostro, non riesco a frenare i pensieri, non capisco più se amo quella persona. La mia mente é riuscita a mettere in dubbio i miei sentimenti e ha fatto sorgere la triste consapevolezza di non sapere amare. Qualche tempo fa ci riuscivo, da quando sono subentrati problemi miei di salute che hanno inciso sulla relazione, e anche a causa di altri problemi che si sono susseguiti ininterrottamente sino ad oggi, non riesco più ad amare la persona che adoravo più al mondo. Non riesco ad amarla perchè lo tratto male litigandoci sempre, e perché faccio pensieri contrastanti. Questa persona non ha fatto mai niente di grave da farmi provare delusione nei suoi confronti,il problema è tutto nella mia mente perché non riesco a perdonarmi e quando ci provo c'è subito un pensiero negativo che mi fa rientrare nel dubbio.
Spero presto in una risposta d'aiuto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66

Gentile ragazza,

una certa quantità di ambivalenza è accettabile in ogni fase della vita, e ancor più nell'età giovanile.

Ma nel suo consulto emergono anche altri elementi,
quali
la paura di non saper amare
l'elevato livello di irosità
i pensieri negativi su di sè
altro.

Dato che il non sentirsi bene con sè incide sulla Sua vita e sulle relazioni più significatice.
ritengo che il modo online non sia per Lei sufficiente.
La oriento quindi ad una percorso psicologico di persona,
possibile anche presso la "Spazio giovani" del Consultorio della Sua città.

Saluti cordiali.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/