Rapporto di coppia strano più disoccupazione

Gentili dottori,
Sono a chiedere un vostro parere per alcuni problemi.
Premetto che, tolti alcuni tirocini sono disoccupata "da sempre". Ho 27 anni e anche se mi sono laureata a 25 non ho trovaro lavoro e appena prima di laurearmi, sono andata via di casa. Mio padre è sempre stato un tipo violento, in casa urlava sempre, sono sempre stata la pecora nera della situazione e ho sempre visto mia mamma essere maltrattata e ha lasciato il lavoro per dedicarsi a famiglia e a fare l'impiegata e la serva di mio padre nonostante le umiliazioni. Sono letteralmente scappata per convivere con un ragazzo. Grazie ad un accordo con mia mamma ho vissuto con lui alcuni mesi, con i pochi soldi dati da lei. Le cose poi sono andate male perché lui ha iniziato ad essere sempre più assente a sentire altre ragazze e a passare tutte le giornate ai videogiochi. Alla fine sono dovuta andare via e sono andata a vivere (Sempre disoccupata nonostante la ricerca) con altre tre ragazze e qua sono aumentati i problemi. Ho iniziato ad uscire con un ragazzo che si era appena lasciato con una mia amica dopo tanti anni in quanto lei l'aveva tradito e si erano anche denunciati a vicenda per percosse, poi ritirato tutto. Ecco fin dall'inizio era appiccicoso diceva di amarmi, poi io non ero convinta e spesso risentivo l'ex. Ogni volta che accadeva si picchiava da solo, mi minacciava, si era praticamente stabilito da me, in quanto rimasto anche lui disoccupato e da sua nonna non aveva riscaldamento (prima abitava dalla ex). Si era presentato dicendo di avere un tumore e solo pochi mesi fa l'ho smascherato e ha confessato di non averlo. Ha confessato anche di essere stato divorziato, cosa che non ha detto subito. Un'altra atteggiamento strano è che ogni volta che lo lasciavo chiamava i carabinieri dicendo che non volevo ridargli vestiti o oggetti, così da farmi aprire la porta. E io ho sempre perdonato queste cose gravi. Successivamente ho preso un monolocale sempre con l'aiuto di mia mamma e, in poco, si è stabilito anche qua. L'ho sempre aiutato e devo dire che è cambiato (ora lavora e si è preso un bilocale in affitto) ma comunque pretende sempre da me. Ho sempre la sensazione che qualcosa non vada. Non fa altro che parlare di matrimonio e figli e di ciò sono contenta ma il padre è morto, la madre è piena di debiti, diciamo che molte volte ho paura che mi usi (i miei sono normo benestanti). Sa i problemi avuti con mio padre eppure più volte mi ha minacciata, spaventata e ho sempre paura che si approfitti di questo mio circolo vizioso solitudine-disoccupazione-zero parenti se non mia madre. Le mie amiche sono tutte fidanzate o sposate e non ci sono mai.
Sono sola e non so che cosa fare. Anche ora che le cose vanno bene, non riesco a dimenticare ciò che ho visto, soprattutto i comportamenti.In giro spesso insulta e urla e non capisco se è solo un brutto carattere o se davvero devo preoccuparmi..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Una brutta situazione quella in cui Lei si trova!
E' possibile e probabile che questo ragazzo *usi* la Sua disponibilita' verso di lui.
E Lei si sia lasciata *agganciare* in questo gioco.
Se Le fosse possibile dovrebbe chiedere un aiuto psicologico per parlarne e chiarirsi le idee. Spesso, anzi quasi sempre, le *cause* dei nostri atteggiamenti sono emozioni che albergano nel mondo inconscio.
Quindi Lei dovrebbe elaborare il rapporto con il ragazzo per capire perche' Lei glielo lasci fare.
Poi prendera' delle decisioni piu' ponderate.
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Daniela Pellitteri Psicoterapeuta, Psicologo 49 8
Gent. ma,
a volte ci capita di accontentarci di qualcuno o di qualcosa perché forse non riusciamo nemmeno ad immaginare cosa e/o come potremmo diventare senza quel qualcosa o quel qualcuno.

La sua presentazione iniziale sembra mettere a fuoco la considerazione (forse scarsa ...) che lei sembra avere di se stessa :
'sempre' disoccupata.
Aggiungerei : comunque in grado di conseguire una laurea nonostante le difficili condizioni familiari che certo non le avranno facilitato la vita...
Tenendo presente che i nostri pensieri orientano i nostri comportamenti immaginarsi di essere 'sempre' qualcosa tende a caratterizzarci in quel modo con il quale noi ci rappresentiamo.
E' vero che ha 27 anni e che da due anni è laureata e che il mercato attuale non offre molte speranze a chi cerca di costruirsi un futuro ed un presente dignitoso, tuttavia a 27 anni potremmo provare a chiederci se c'è qualcosa che si può fare per rimettere in moto un po' dell'energia che , per esempio, le ha permesso, con l'aiuto di sua mamma, di uscire di casa nonostante la sua disoccupazione.
Si è mai chiesta quale potrebbe essere il bisogno che sottende la sua scelta di dover mandare avanti una relazione che non la soddisfa, che non la fa sentire bene?
Com'è che permette a quest'uomo di renderle la vita così inquieta e scarsamente armonica?
Credo che su questo universo potrebbe esistere un uomo che non abbia comportamenti violenti ed aggressivi che sembrano essere quelli che lei, purtroppo, conosce meglio e che purtroppo forse l'hanno indotta a pensare che non sia possibile una relazione con un partner che sia caratterizzata da rispetto, reciprocità, fiducia, solidarietà e naturalmente amore.
Credo che un percorso nel quale possa lavorare sulla ricerca delle sue potenzialità, delle sue risorse inesplorate , di quelli che potrebbero essere i suoi obiettivi le potrebbe essere molto di aiuto.
Lavorare su se stessi osservandosi ed imparando le mappe mentali con le quali ci rappresentiamo e ci descriviamo può essere un'azione fondamentale per raggiungere una maggiore consapevolezza .
Chi diventa consapevole non subisce più la realtà ed impara a trascrivere in questa realtà ciò che veramente desidera e ciò che veramente rispetta la sua identità, dando valore a se stessi .
Capisco che intraprendere un percorso di questa natura può preoccupare perché la disoccupazione rende tutto più complesso;
provi a cercare sul suo territorio sono associazioni (con colleghi psicologi, psicoterapeuti) che offrono consulenze gratuite e/o magari a cifre estremamente contenute.
Le auguro il meglio :)
Daniela Pellitteri

Dr.ssa Daniela Pellitteri