Problemi di ansia che continuano

Gentili dottori, precedentemente ho già chiesto consulti in merito ad un periodo davvero brutto che sto (ancora..) superando e che ha lasciato segni ahimè indelebili sulla mia autostima. Sono sempre stata determinata nello studio, non mi facevo scoraggiare...ma poi i problemi si sono assommati, un esame non andava e tutto è crollato. So bene che tutti possono avere dei crolli, è che non pensavo potesse succedere proprio a me....a quella perfezionista che ci teneva a non andare fuori corso, ad avere una media buona.
Sbagliando forse, mi guardo attorno e vedo che tanti miei compagni di corso sono indietro ma allo stesso tempo mi sento comunque tremendamente in colpa...con me stessa perché ho deluso le mie aspettative, con il fattore economico ( che i miei non mi fanno pesare assolutamente) , penso che più il tempo passa peggio è....anche per trovare un lavoro. Insomma,non vedo più spuntare un raggio di sole nelle mie giornate.
Almeno avessi altre soddisfazioni al di fuori dello studio... sì, ho interessi, faccio sport...ma sento che qualcosa dentro di me manca. Ho un vuoto perenne e mi sento come se avessi perso la retta via.
L'aver sperimentato cosa vuol dire amare e la sofferenza che ho dovuto subire per come le cose sono finite con il mio ex sono stato eventi in un certo senso belli ma traumatizzanti. Ho una rabbia dentro per come sono stata trattata....per come mi sono sentita impotente dinanzi alle decisioni altrui.
Mi rendo conto che la forza la devo trovare dentro di me, che gli amici non bastano e nemmeno la famiglia...... è normale sentirsi cosi?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Mi rendo conto che la forza la devo trovare dentro di me, che gli amici non bastano e nemmeno la famiglia......>>

Gentile Ragazza,
scrive di rabbia, di impotenza, di delusione, di tristezza: come potrebbe stare bene in compagnia di tali stati d'animo?

Questo malessere l'accompagna già da tempo e, immagino, abbia già provato da sola a cercare dentro di sé la forza per reagire e riprendere in mano positivamente la sua vita.

Ha già preso in cosiderazione l'idea di farsi aiutare in questo da un nostro collega della sua zona?
Le allego un articolo per ulteriori spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/849-perche-non-andare-dallo-psicologo.html
Cosa ne pensa?

Saluti cordiali.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa Scalco, in realtà ad inizio anno ho effettuato alcune sedute presso uno sportello di consulenza psicologica e devo ammettere che nonostante l'iniziale riluttanza ne ho tratto beneficio. Ho capito diverse cose su me stessa e sul mio modo di rapportarmi con gli altri, solo che poi queste sensazioni non se ne sono mai andate. Più di analizzare a fondo tutto non so che fare... È questione di tempo? Me lo auguro... Io non ero così, ero sempre entusiasta e ora sono quasi un'altra persona
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Più di analizzare a fondo tutto non so che fare... È questione di tempo?>>

No, non è -secondo me- solo questione di tempo, né questione solo di analizzare a fondo tutto.
Questo è quanto ha fatto appunto fino ad ora, ottendo risultati parziali.
"Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare." (Winston Churchill)
Proprio per poter andare oltre, il mio suggerimento resta quello di rivolgersi di persona ad uno psicologo, proseguendo quanto iniziato nelle sedute dello sportello d'ascolto.

Cordialità.
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