Amore, dipendenza o semplice paura?

Sono fidanzata da un anno ormai con una escort... Vivo con lei ed è lei a mantenermi ed io per questa relazione ho perso tutti i miei amici, da un paio di mesi non sono più felice e scomparsa la "fiamma" che c era prima, inizio ad avere l ossessione che visto che con me non cè più quel fuoco lei possa provare questo piacere con i "clienti " io sto davvero male ma non trovo il coraggio per andarmene... L altra notte ci ho provato era tutto pronto valigia discorso da fare mi sarei pure fatto venire a prendere da un mio famigliare ma non ci sono riuscito ... Abbiamo iniziato a discutere, almeno l unico che parlava ero io... Lei non ci riusciva non riusciva a rispondermi vedevo solo i suoi occhi che non battevano le palpebre e vedevo che era molto arrabbiata ... Da una parte, speravo che fosse lei a mollarmi con questa scenata, perché io sono innamorato di lei. ma questo non è successo, le ultime parole sono state: ti amo ma non posso rimanere, lei ha risposto con: non è vero perché se no non te ne andresti....
Io sono crollato e ho mollato la valigia e sono rimasto.
Non so più che fare sono davvero un bel ragazzo di 21 anni non avrei problemi a trovare qualcun altra penso... Ma non riesco a staccarmi sono attaccato a lei emotivamente e anche dipendente visto che è lei a mantenermi...
Cosa devo fare?
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve a lei,

sta raccontando un'esperienza importante della sua vita. I suoi vissuti sono preziosi, con un po' di tempo riuscirà a mettere in ordine meglio ciò che già mostra di sapere di sé.

Da qui non possiamo sapere se è amore, se è dipendenza o paura. Il titolo che sceglie per il consulto è molto significativo, lei pone una domanda rilevante.

La cosa che personalmente mi colpisce molto è l'aspetto di dipendenza economica, perché questo? E perché ha perso tutti i suoi amici? Anche questo mi è parso significativo.
Inoltre lei afferma di avere da questa persona anche una dipendenza emotiva, anche su questo punto è importante potersi soffermare.

Tenga anche presente che a volte la paura ci rende dipendenti, non so se questo sia il suo caso. A volte abbiamo paura di non farcela, di non saper vivere, di non riuscire a esprimere noi stessi liberamente. E ci sentiamo protetti se è qualcuno che fa per noi, per quanto questo ogni giorno rischia di mortificarci, poiché significa in fondo ammettere che noi non valiamo.

Una parte di lei vuole cambiare, vuole vivere, ha fatto una valigia. Ma magari di sono dei freni così potenti che glielo impediscono. Non dobbiamo stupirci se così fosse, bisogna soltanto insistere ancora, senza mollare la presa, senza rinunciare.

A piccoli passi, riuscirà a trovare una soluzione. Mostra di volerlo e di non voler rimanere solo. Questo è giusto ed è un segno molto positivo.
Può iniziare confidandosi con qualcuno oppure chiedendo aiuto a un collega dal vivo, che possa darle una mano a mettere le basi affinché lei possa sentire la sua vita nelle sue mani e cominciare a fare le sue scelte.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta cosi veloce :) le parole che mi ha detto mi hanno colpito quindi andrò più a profondo...io non sono un ragazzo con molta voglia di lavorare... L ho fatto ma poi ho visto che potevo tranquillamente non farlo e andare avanti grazie al mio aspetto e al modo in cui riesco a dedicarmi completamente al mio partner...questo è anche il motivo per cui ho perso le mie amicizie...mi sono allontanato dedicandomi solo a lei...
Io tra un po è probabile che verrò a roma per uno o due mesi... Se le andrebbe bene magari potrei fare un salto da lei :) grazie ancora glielo dico con il cuore
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Ho letto con molta partecipazione per il travaglio interiore espresso la Sua richesta. Ma giunta all'ultima frase mi sono bloccata:
*non riesco a staccarmi da lei perche' e' una escort e tra l'altro e' lei a mantenermi!*

Gentile utente,
Il discorso sembra molto serio!
Cosa immaginava Lei quando ha iniziato questa convivenza?
Se fosse stato *innamorato* come dichiara e avesse avuto coscienza e rispetto di cosa sia un sentimento umano non avrebbe mai pensato e deciso di andare a convivere con una donna che fa quel mestiere immaginando di essere felice.
Se invece non fosse stato innamorato? Cosa aveva pensato?
C'era in Lei una forma di perversione che poi e' mutata strada facendo? Pensava di trarre un vantaggio globale dalla situazione? Pensava di avere *la stoffa* per fare quel ruolo? Ma poi ha capito che era inadeguato?
Ecco, rifletta su tutte queste domande. Poi se crede si consigli con qualcuno che possa riscuotere la Sua fiducia e la Sua confidenza perche' mi sembra un tema molto delicato!

I miei saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Dottoressa Esposito come ho detto e un mix di emozioni il tutto era nato come gioco e vedevo il vantaggio economico fin dall inizio, ma penso sia abbastanza facile capire che stando insieme ad una persona i sentimenti possano mutare, e quindi che possa crescere questo sentimento di amore/amicizia.(anche le donne che fanno questo mestiere provano amore non sono dei giochi, semplicemente non avevo ponderato il rischio di affezionarmi veramente e di provare un forte sentimento verso di lei)
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dopo
Utente
Utente
Ah! Con "forma di perversione" lei cosa intende? Sono frasi che non dovrebbero essere dette cosi senza avere un vero quadro della situazione.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Lei ci rifletta bene!
Penso che nessuno meglio di Lei possa leggere dentro se stesso!
Se ha dei blocchi a farlo pero' ne parli con una persona di Sua fiducia in modo da approfondire questo delicato tema!
Le formulo i migliori auguri!
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Se lo desidera mi contatti senz'altro, quando viene a Roma potremo approfondire dal vivo la sua esperienza e i suoi stati d'animo, e cercare di capire insieme qual è il modo migliore per proseguire la sua importante ricerca.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis