Un deficit intellettivo grave

Buongiorno gentili dottori,
Stavolta scrivo per mia cugina di anni 46 alla quale è stato diagnosticato un deficit intellettivo grave ( Q.I. tra 25-30 ) con psicosi di innesto. Ho fatto la domanda di invalidità tramite il mio medico curante il quale ha prodotto un certificato che ho consegnato al patronato. Però ho notato che nel certificato il medico, alla voce necessita di assistenza continua, ha messo la spunta sul no. Siccome mia cugina al contrario ha bisogno di essere seguita costantemente sia nelle azioni elementari che svolge in casa ( lavarsi, mangiare, vestirsi ) e a maggior ragione quando esce fuori, vorrei sapere se, quando verrà convocata dalla commissione, i medici che la compongono terranno conto di quello che ha detto il medico curante ( cioè che non ha bisogno di assistenza continua ) o potranno decidere comunque di darle il 100% con indennità di accompagnamento contro il parere dello stesso?
P.S. è la prima volta che fa la domanda di invalidità anche se l'avrebbe dovuta avviare già da anni ma per negligenza e ignoranza della famiglia non è stata mai fatta.
In attesa di risposta vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

I medici tengono conto di tutto, compreso il fatto che la persona, dato il deficit, può non aver compreso cosa è stato dichiarato per suo conto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Grazie mille Dr. Pacini.