Fuga venosa peniena e vasodilatatori

gentili dottori, grazie per il vostro servizio.
da 10 anni soffro di disfunzione erettile (ne ho 39). uso con eccellenti risultati cialis 10 mg e occasionalmente viagra mezza compressa da 100 mg con eguali ottimi risultati.
nel tentativo di venire comunque a capo della situazione ho però finalmente consultato un andrologo.
premetto di non essere affetto da alcuna malattia, di avere valori ematici ottimi (sono donatore ed ogni 3 mesi dopo donazione mi arriva a casa l'esito degli esami, sempre perfetti, glicemia, trigliceridi e colesterolo, etc).
l'andrologo ha escluso dalla visita malformazioni (ma lo sapevo anch'io), presenza di placche o altro palpabili, ha palpato una prostata secondo lui lievemente congesta ma nei limiti di norma (il PSA è risultato 0,69 mi dicono ampiamente nei limiti di norma).
gli esami ormonali sono tutti entro i valori di riferimento, seppur con testosterone libero basso ai limiti (10,20 ng/dl) rispetto a testosterone totale 730,20 ng/dl; esteradiolo basso 14,78 pg/ml e LH ai limiti alto 8,50 mIU/ml.
come esame di secondo livello dovrò a breve sottopormi a ecocolor doppler penieno dinamico.
la mia domanda è questa: se ci fosse una stenosi o una fuga venosa, la risposta ai vasodilatatori non dovrebbe essere scarsa? cioè, se il sangue non può passare causa stenosi o se trova una via di fuga, pur vasodilatando non dovrebbe esserci una erezione insoddisfacente?
aggiungo che alla masturbazione, quindi senza farmaci, a volte faccio fatica, nel senso che devo impegnarmi un pò, altre volte ho erezione abbastanza presto ma devo mantenerla con molta stimolazione, ma riesco comunque a raggiungere l'erezione tale da raggiungere orgasmo (alla penetrazione invece non potendo stimolare tendo a perderla).
ergo, una fuga venosa non dovrebbe poter essere esclusa (gusto comunque sottoporsi all'esame, per carità)?
da altri Vs commenti mi sembra di avere capito cosi.
spero di poter ricevere tanti vostri pareri e ancora grazie per il servizio
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

l'esame, da lei indicato, può eventualmente indicarci velocità ed accelerazioni del flusso ematico delle sue arterie cavernose e forse darci qualche informazione in più se ci sono problemi vascolari in questo senso che per altro non dovrebbero essere drammatici, viste le sue risposte ai farmaci da lei indicati.

Comunque, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/1580-fitoterapie-e-deficit-dell-erezione.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. Beretta per la Sua risposta e per gli interessanti link, che avevo già visionato ed anzi da cui ho preso spunto.
Lei dunque conferma l'idea che una presunta fuga venosa mal risponderebbe ai vasodilatatori e viceversa, gli ottimi risultati con questi ottenuti dovrebbero escluderla?
Spero di poter ricevere il Suo parere e quello di tanti altri Suoi colleghi
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
La sua idea non è da escludere.

Ancora un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
salve, nessuna altro andrologo può darmi anche il suo parere?
ho letto su altri consulti che quasi tutti ritengono inutile l'intervento di legatura et simili per fuga venosa, tuttavia NON tutti negano che la fuga possa avere un effettivo ruolo nel deficit erettile.
in caso di fuga venosa, ammesso che esista e sia presente, quali sono i rimedi?
una reale fuga venosa come risponderebbe ai vasodilatatori?
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