Problemi alla vista dopo uso di torcia a raggi ultravioletti

Gentili dottori,
dopo l'uso scorretto, fatto in parte inconsapevolmente in parte con troppa leggerezza, di una torcia a raggi ultravioletti ho problemi alla vista.
Ho comprato una una mini torcia a raggi UV da 2W (due led da 1W a 365nm) per identificare le banconote false, tuttavia a seguito dell'acquisto, avendo notato l'effetto di fluorescenza sugli oggetti ho pensato bene di aggirarmi per le stanze buie dell'appartamento per 5-10 min senza occhiali, e con le sole lenti a contatto per miopia (senza filtro uv) per guardare gli effetti prodotti sugli arredi. Durante tutto questo tempo sono stato al buio (con le pupille immagino ben dilatate) e ho guardato principalmente arredi bianchi ma a volte sono capitati diversi riflessi anche diretti di specchi e vetri, sebbene rapidi. Appena finito con i giretti ho notato subito una certa stanchezza di visione, tuttavia i problemi sono stati evidenti sin dalla mattina dopo.
Innanzitutto la vista in particolare dall'occhio sinistro sembra calata, le immagini sembrano meno nitide, ed è sopratutto appannata. Ma la sensazione di annebbiamento è ad entrambi gli occhi, vedo tutto con una sorta di chiarore diffuso, come se ci fosse un po' di fumo nell'aria o molta umidità e la visione sembra meno contrastata, cioè meno contrasto tra il nero e il chiaro. Le luci mi danno maggior fastidio, sopratutto di notte, e trovo più difficoltosa la visione in contro luce. I problemi più fastidiosi sono di notte perché vedo aloni intorno alle luci notturne, come se guardassi non attraverso un vetro ma tramite un pannello di plexiglas. Poi, a seconda di quanto è diretto il fascio del punto luce notturno, dall'alone si passa a cerchi concentrici fino ad arrivare alla visione di numerosi raggi (leggermente iridescenti) intorno alla sorgente luminosa, come se si trattasse di una grande stella con decine di raggi, che tuttavia "nascondono" leggermente dalla visione (così come aloni e cerchi) le cose che si trovano nelle immediate vicinanze della fonte luminosa. Inoltre avverto una leggera secchezza oculare.
Dopo sette giorni, in mancanza di miglioramenti, sono andato dall'oculista per farmi visitare. Dalla visita con la lampada a fessura non è stato riscontrata nessuna anomalia nella cornea così come nel cristallino che è risultato trasparente. Nemmeno la retina sembra fortunatamente aver subito dei danni, perché sia la visita, sia l'OCT sembrano averlo escluso. Anche l'acuità visiva sembra invariata quanto ai gradi di miopia che avevo. L'oculista mi ha detto che potrebbe essere un problema transitorio ma mi ha dato appuntamento per nuovo un controllo tra qualche giorno.
Da una parte sono sollevato dal fatto che non siano emersi problematiche alla visita oculistica, tuttavia il fatto che abbia ancora gli stessi identici problemi del primo giorno mi fa preoccupare. Mi sono rovinato gli occhi? Il cristallino si è danneggiato quel tanto da alterare la visione ma non essere ancora riscontrabile all'esame oculistico di trasparenza?
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Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
salve,
dubito fortemente che una luce di questo tipo possa aver danneggiato il cristallino! immagini quando andiamo a prendere il sole qual è la quantità di raggi ultravioletti che finiscono all'interno dell'occhio attraversando il cristallino.
Non si dia cura, sarà un momento transitorio e sono sicuro che nel giro di qualche giorno passerà. si idrati bene, cerchi di bere almeno 1,5 litri d'acqua al giorno.

Dr. Ferdinando Munno - Medico Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
www.studiocarbonemunno.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, torno a scrivere perché a distanza di venti giorni nulla è cambiato. La seconda visita ha confermato che il cristallino è trasparente. Quelle che lamento sembrano essere aberrazioni di alto ordine: aloni intorno alle luci, fotosensibilità, effetto "starburst" intorno alle luci dirette (tanti raggi iridescenti che partono dalla sorgente luminosa), contrasto diminuito, chiarore diffuso nelle illuminazioni laterali e controluce. Dietro al parabrezza ora vedo i riflessi delle luci delle macchine, cosa che prima non c'era assolutamente.
Gli aloni e i raggi creati dalle fonti luminose sono particolarmente fastidiosi perché "coprono" le cose circostanti. Ma la situazione credo incominci ad essere pericolosa durante la guida notturna, dal momento che corro il rischio di non vedere oggetti o persone vicino alla fonte luminosa.
Inoltre, a seguito dell'esposizione agli uv, la miopia dall'occhio sinistro sembra essere improvvisamente peggiorata di uno 0,25.
A questo punto non so che pensare, facendo una ricerca dei sintomi che lamento sembrano tutti riconducibili o a procedure LASIK o a cataratta.
Inoltre, facendo una ricerca su precedenti consulti similari un dottore si augurava che l'utente non avesse subito un calo di vista a seguito dell'esposizione uv. Quindi deduco che anche una singola esposizione a uv possa dare problemi di vista.
Ma cosa può essere successo nel mio caso?
[#3]
Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
0.25 non è un difetto ma solo una sbavatura che rientra nei cambi tra una visita e un'altra.
Cerchi di bere molta acqua potrebbe essere un difetto vitreale
[#4]
dopo
Utente
Utente
Il problema degli 0.25 è quello che mi dà meno fastidio.
Il problema principale sono le aberrazioni luminose.
Il difetto vitreale non doveva essere visibile alla visita oculistica? E poi come si relaziona con l'esposizione agli uv?
Da profano mi sembra che si siano formate o modificate micro particelle (micro cristalli, proteine?) che ora rifrangono male la luce, diffondendola in maniera diversa da prima, creando aloni, chiarori e raggi. Cioè mi sembra un difetto diffrattivo/refrattivo della luce, prima inesistente e ora alterato da qualcosa.
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