Premesso che soffro di emicrania sin dall'adolescenza con frequenza di attacchi di circa 7/8 al

Avrei cortesemente bisogno di un parere circa la mia attuale situazione. Premesso che soffro di emicrania sin dall'adolescenza con frequenza di attacchi di circa 7/8 al mese (accompagnati da nausea, vomito intolleranza alla luce ecc.) che tenevo sotto controllo assumendo Difmetre supposte.
Da circa 1 anno e mezzo gli attacchi si sono molto intensificati con frequenza anche di 3/4 volte alla settimana ed inoltre il Difmetre non è stato più sufficiente a combattere l'attacco. Alcuni giorni ne ho dovuti assumere 2 supposte.
Dietro consiglio medico ho iniziato terapia Inderal.
Purtroppo non ho avuto risultati.
Da aprile di quest'anno ho iniziato terapia Topamax inizialmente basso dosaggio fino ad arrivare a 100 mg. giornaliere associato a mezza pastiglia di indreal .
Inizialmente la cura non ha dato risultati soddisfacenti poi dal mese di giugno gli attacchi sono notevolmente diminuiti sino ad arrivare ad avere 1 attacco lieve massimo due volte al mese che tenevo sotto controllo con Almogran 12,5.
Purtroppo da metà ottobre ho iniziato ad avere di nuovo attacchi sempre più ravvicinati e sempre più forti e negli ultimi 15 giorni purtroppo sono giornalieri. Sono costretta ad assumere Almogran (in caso contrario vuol dire stare nel letto tutto il giorno con attacchi di vomito) anche se temo che questo mi provoca il cosi detto mal di testa di rimbalzo. Da tre giorni ho sostituito Almogran con Indoxen ma mi rendo conto continuando con questo ritmo rischio di intossicarmi.
Esiste la possibilità di uscire da questa spirale? Quali alternative ho per prevenire questi attacchi.
Grazie.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Buon giorno a Lei,

la emicrania trattata solo con analgesici al bisogno nel tempo si cronicizza. E questa è una prima spiegazione.

Il reperimento del farmaco di profilassi per per questa nel mare magno delle possibili opzioni non è sempre così semplice.

No l'Inderal (e su ciò concordo).
Si il Topamax che poi perde efficacia.

Che fare?
Può scegliere di tornare dal neurologo che la segue fin dall'inizio oppure acquisire un secondo parere/una seconda opinione neurologica (pratica assolutamente usuale che nulla toglie al primo professionista).

Mai eseguita una Angio-RM dell'Encefalo?

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
"Quali alternative ho per prevenire questi attacchi. "
Gentile Paziente, nell’epidemiologia delle cefalee (ma preferisco dire nel complesso delle diagnosi formulate in ambito specialistico, che riverbera necessariamente nei numeri della letteratura), Emicrania e Cefalea di Tipo Tensivo (classificate appunto fra le "primarie", cioé prive di una causa alla quale poterle riferire) fanno la parte del leone: si trovano ai punti 1 e 2 della classificazione internazionalmente riconosciuta., e costituiscono, appunto, la stragrande maggioranza delle diagnosi.
Al punto 11 (quindi molto molto in la) fra le 9 cefalee "secondarie", ci sono quelle che derivano ANCHE dalla bocca (sottolineo: non solo dall’ATM): dico anche perché vanno insieme ad altri 6 capitoli classificatori (“resto del mondo”), il che incide sulla già scarsa considerazione dell’argomento. Raramente il sospetto diagnostico di uno specialista in cefalee arriva li' senza fermarsi prima, anche perché non è facile orientarsi in una materia abbastanza complicata anche per gli specialisti direttamente interessati, cioe' i dentisti: in questo capitolo rientrano anche le cefalee legate alle disfunzioni dell'ATM, argomento che non piace alla maggior parte dei dentisti, e che sarebbe di pertinenza gnatologica: non tutti i dentisti, infatti, amano coltivare questa sottospecialità .
Da notare però che le caratteristiche cliniche di una cefalea secondaria sono spesso molto simili a quelle di una primaria, per cui , anche per questo, la diagnosi differenziale e difficile. Ne risulta che l’argomento ATM-Malocclusione è sottostimato e spesso totalmente ignorato da "esperti"che non amano confrontarsi, né scientificamente né professionalmente.
Di fronte ad un caso diagnosticato come Emicrania o Tensiva (anche in età pediatrica), c’è infatti da chiedersi come sia stata sciolta la diagnosi differenziale fra una cefalea secondaria a malocclusione dentaria e una cefalea primaria, tensiva e emicranica in particolare. (NB: la malocclusione riguarda epidemiologicamente l'80% di bambini e ragazzi, e a maggior ragione gli adulti che erano ragazzi nel dopoguerra, cioé quasi tutta la popolazione, il che ovviamente non significa che tutti devono per forza avere una disfunzione ATM e tantomeno un corollario cefalalgico alla loro malocclusione) .

Su questo argomento può avere qualche ragguaglio in più aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/cefalea-emicrania/

In pratica uno gnatologo non tratta per via occlusale una Cefalea Primaria Emicranica, ma pazienti ai quali é stata fatta diagnosi di Emicrania o Cefalea Tensiva ma che hanno invece una cefalea secondaria punto 11, e ai quali la diagnosi di primaria é stata posta senza una preliminare diagnosi differenziale in tal senso.
Da notare che una cefalea punto 11 si può sovrapporre e coesistere con una primaria, e le due si amplificano vicendevolmente, con l’aggiunta di sostenere un comprensibile stato di angoscia , che rientra anch’esso nella patogenesi di questi quadri complessi. Anche una cattiva qualità del sonno, spesso presente anche per concorso della bocca, può contribuirvi: al punto 10 della classificazione IHC ci sono le cefalee di origine metabolica, delle quali fa parte la cefalea da russamento con Apnee nel Sonno.
Resta da notare che la presenza di “aura” sembrerebbe escludere l’ipotesi fin qui considerata: l’Emicrania con Aura rappresenta un quadro clinico apparentemente inequivocabile, tanto da essere chiamata anche Emicrania Classica.
In realtà anche la cefalea da malocclusione con disfunzione ATM può avere un corollario sintomatologico che riguarda occhi, vertigini, nausea, acufeni ecc. che può mimare una vera aura collegata all’emicrania.
Per tutto quanto sopra , pertanto, le suggerirei l’opportunità di chiedere un consulto ad un dentista-gnatologo, esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare, e di rapporti fra questa e la cefalea: non tutti i dentisti amano trattare questi problemi.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

L'emicrania è una delle forme più diffuse di cefalea primaria, può essere con aura o senz'aura. Sintomi, cause e caratteristiche delle emicranie.

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