Fibrillazione atriale, sport, tachicardia

Gentili dottori,
prima di illustrare il mio problema vorrei raccontare la mia storia in modo tale da poter fornire un quadro più dettagliato. Sono uno studente universitario di 23 anni. Una notte di ottobre dell'anno scorso, dopo un lunghissimo periodo di forte stress causato da un mixage di fattori diversi (dalla scuola a problemi familiari e così via) mi sono svegliato di soprassalto in preda ad un attacco di tachicardia, successivamente riconosciuto come fibrillazione atriale dal pronto soccorso a cui mi sono rivolto, risolta con propafenone e metoprololo. Nei giorni successivi ho effettuato una visita cardiologica con esiti negativi e nell'arco di poche settimane mi sono sottoposto a: ecocardiogramma, ecg dinamico holter, test da sforzo, controllo FT4, TSH e molteplici elettrocardiogrammi, tutti risultati negativi. Per questo ad una seconda visita cardiologica il medico mi ha ordinato l'assunzione di bisoprololo 1,25 mg ogni giorno dopo colazione. Essendo sempre stato un soggetto leggermente ansioso e ipocondriaco dopo tutti questi esami pensavo di aver risolto il problema, invece proprio in quel momento è cominciato l'inferno: la mia vita era caratterizzata da attacchi di panico continui per un possibile ripresentarsi del problema o di problemi cardiaci più gravi, paure di prendere treni, aerei, ascensori che hanno stravolto la mia quotidianità e che non avevo mai avuto prima. Allo stress che presentavo prima della fibrillazione si sono così aggiunti questi altri problemi, finché, a febbraio di quest'anno, poco prima di partire per un viaggio, sempre in piena notte sono stato colto da un altro attacco di fibrillazione, risoltosi però con cardioversione. Dopo 10 giorni (sempre dormendo) si è presentato un altro episodio, risoltosi da solo senza l'intervento del pronto soccorso. Rifatte tutte le visite, sempre con esito negativo, il mio cardiologo ha deciso di prescrivermi anche fleiderina flecainide acetato 100 mg al giorno prima di andare a letto. Da quel momento però ho deciso di affrontare le mie paure, con un immenso sforzo psicologico ho superato gli attacchi di panico, ho imparato a conoscere e ad ascoltare il mio corpo. Sicché da marzo ad oggi non ho più avuto nessun tipo di attacco di panico e di fibrillazione, ho viaggiato e affrontato la vita senza paure. L'ultima visita cardiologica e gli ultimi controlli hanno addirittura messo le premesse per una eventuale sospensione definitiva della terapia dal 2017. Da ottobre ho iniziato palestra (cardio ed esercizi moderati) associata ad una dieta sana. Ho perso 6kg (da 81 ora sono 75) e mi sento molto meglio, vitale ed energico. Stamattina però, proprio durante l'ultimo esercizio, improvvisamente i battiti cardiaci sono balzati a 160 bpm, erano regolari, non fibrillanti, con associata sensazione di svenimento e fortissimo senso di nausea, mi sono disteso e il tutto è passato nell'arco di cinque minuti. Devo preoccuparmi non essendomi mai capitato prima facendo palestra? Grazie.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107k 3.6k 3
un paziente giivane come lei che ha presentafo tre episodi di f.a. documentati dovrebbe sottoporsi ad uno studio elettrofisiologico per vakutare laoppprtunita di una ablazione.
l alternativaé prosefuire a vita una terapia antiaritmica profilattica, nella,speranza che l ,aritmia nin si presenti piu.

arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Quindi l'episodio di stamattina può essere ricollegato ai problemi di f.a. presentatimisi mesi fa? O magari potrebbe trattarsi di un aumento improvviso di battiti con senso di svenimento e nausea legato ad un calo di zuccheri o a qualcos'altro di cui non saprei? Inoltre posso continuare a fare attività fisica senza problemi?

Grazie ancora

[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107k 3.6k 3
in realta come vede gli episodi di f.a.non le sono venuti durante sport, e quindi non vedo confroindicaziinimassokjte ad uno sport moderato.
tenga presente tuttavia che al prossimo,episodio di f.a. parossistica si dovra iniziare a pensare ad una terapia anticoagulante orale.
quindi le rinnovo il consiglio di parlare con un aritmologo di sua fiducia sullaopportunita di un tentwfivo di ablazione della f.a.

arrivederci

cecchini
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente, cercherò di prendere in considerazione questa ipotesi fino adesso sempre scartata (non so perché) dal mio cardiologo, ma suggeritami anche da altri specialisti.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto