Ho la sclerosi multipla e soffro infinitamente

Gentili signori medici,

vi scrivo perché il mio dolore interiore in questo momento supera davvero ogni cosa. Il 4 giugno scorso, a neanche 31 anni (compiuti a settembre) ho scoperto di avere la sclerosi multipla e non riesco proprio a farmene una ragione al punto che, anche se sono passati quasi 6 mesi, non ho incominciato alcuna cura e non so se e quando lo farò. Sono completamente paralizzata, non riesco a decidere di fare nulla perché sono infinitamente terrorizzata dagli effetti collaterali e dalla possibilità che tanto la malattia quanto "le cure" (che tali non sono, altrimenti avremmo già trovato la soluzione a questa malattia terribile e allora vorrei curarmi!) mi rubino quel che resta della mia vita e sono profondamente arrabbiata perché, fino al momento della diagnosi, non ho affatto avuto una vita felice, anzi, tutt'altro...e ora mi viene tolto anche il poco che avevo: mi bastava avere i miei lavoretti saltuari (negli ultimi 4 anni non sono più riuscita a trovare un lavoro fisso), il mio ragazzo, le mie poche speranze di una vita normale. Adesso rischio mi venga tolto anche il poco che ho e quindi di diventare, per esempio, dalla bella ragazza che sono sempre stata, una brutta palla gonfia di cortisone e medicinali vari, di passare il tempo a stare male per gli effetti collaterali e che quindi la gente inizi a guardarmi con occhi diversi (è inutile raccontarsi delle frottole, l'apparenza è ciò che conta agli occhi degli altri, spesso l'unica); rischio di diventare stupida e rispetto a qualche anno fa mi rendo conto che faccio decisamente molta più fatica a imparare qualsiasi cosa; rischio, in poche parole, di perdere TUTTO. Non riesco a fidarmi dei medici e iniziare le cure perché tanto una soluzione non esiste, non esistono cure, mi sento un topino bianco da laboratorio!!!!Non ho più speranze, sogni, progetti, nulla: sono completamente vuota, anzi no, sono piena di un'infinita rabbia e il mio primo pensiero dopo la diagnosi è stato quello di dirmi "basta, da domani mi do alla pazza gioia, a che cosa sono valsi tutti i miei sacrifici, il mio lavoro, il mio essere cattolica e una brava ragazza???Ad avere una malattia che è il peggio che ci si possa augurare (anche un malato di cancro può sperare di guarire, io non guarirò mai, e un cancro fa comunque sempre in tempo a venirmi!), quindi chissà che se da domani inizio a drogarmi, a fumare, ad andare a letto ogni volta con uno diverso forse non vada meglio?Vedo che chi fa così scoppia di salute!!!" Mia madre mi aggredisce minacciandomi di non accudirmi il giorno in cui resterò paralizzata, il mio ragazzo minaccia di lasciarmi perché non è disposto a diventare il mio badante, mia sorella minaccia di chiamare un qualche psichiatra e di farmi dichiarare "incapace di intendere e di volere", mentre io penso che farei meglio a morire, così almeno loro sarebbero liberi.
Non riesco a trovare un motivo per cui dovrei curarmi, non vedo soluzioni. Grazie in anticipo a coloro che mi risponderanno.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile ragazza,

Capisco la sua rabbia, delusione, percezione di ingiustizia e ha ragione a sentirsi così.
È del tutto normale sentirsi come si sente lei. Purtroppo le sfide da affrontare da ora in poi saranno molte e difficili, a cominciare da quelle che ha già nominato : chi vuole lasciarla per paura e chi è terrorizzato all' idea di accudirla.
Per questa ragione ha bisogno di cure, sia mediche che psicologiche .
Non è facile fare i conti con questa diagnosi per nessuno. Si faccia aiutare.
All ' inizio potrebbe essere un semplice sfogo. Ma poi dovrà riordinare molti aspetti della sua vita. E magari scoprire che lei può essere ugualmente grata e felice iniziando a guardare la sua vita da un ' altra prospettiva magari proprio quella Cattolica.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottoressa,
grazie mille per avermi risposto, è importante per me in questo momento.
Non so come fare ad autoconvincermi che devo curarmi, mi viene da pensare che non sia l'unica soluzione, l'unica via, e che io sia troppo giovane (in realtà io non mi sento così, lo dico pensando che la speranza di vita per le donne in Italia è di 85 anni) per lasciarmi distruggere dalle sperimentazioni con cui i medici dicono di volermi curare(ho anche il lupus eritematoso sistemico e non posso fare gli interferoni).
Non voglio dire addio al mio viso così com'è ora, non voglio smettere di vivere...anche perché io non ho mai cominciato a vivere come volevo io, non ne ho avuto il tempo!!!A chi posso chiedere aiuto, premesso che non so se ce la faccio?Purtroppo non posso permettermi di pagare uno psicologo.
Grazie di cuore e buona serata.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Non si tratta di autoconvincimento, quanto di cura e amore per se stesse. A maggior ragione se il nostro corpo si ammala è necessario prendersene cura.

Intanto gli psicologi ci sono anche presso le strutture pubbliche e nella Sua zona può cercare i distretti asl su internet per prenotare.

Prima, però, contatti il medico. Il medico di base deve essere il primo referente e coordinare tutti gli interventi di cui Lei ha bisogno.

Si faccia aiutare a riprendere in mano la Su vita, senza trascurare anche il sostegno delle persone che Le vogliono bene e di cui ha particolarmente bisogno in questo momento.

Cordiali saluti,