Calcoli renali e tiroidite di Hashimoto

Salve, ho 34 anni e da 5 mi è stato diagnosticata una tiroidite di Hashimoto che ho iniziato a curare con Eutirox 50 fino a raggiungere 150 di dose giornaliera. Da esattamente sei mesi dopo l'inizio del trattamento con tale farmaco ho iniziato a soffrire di calcoli renali. La formazione degli stessi è, ahimè, assai frequente e la loro espulsione terribilmente dolorosa perché anticipata da coliche renali. Per l'esattezza, in 5 anni ho sofferto ben 6 volte di coliche bilaterali espellendo altrettanti calcoli. Questi disturbi mi hanno causato altri problemi collaterali come due prostatiti secondarie piuttosto dolorose. Ho fatto analizzare i calcoli e sono risultati essere una mistura tra ossalato di calcio e acido urico. Dopo questa analisi di laboratorio, con l'ausilio del mio urologo, ho effettuato una indagine genetica per capire in che modo e se il mio organismo sviluppi naturalmente tali cristallizzazioni e perché. Sorprendentemente, però, l'indagine è risultata negativa. Il mio organismo, in definitiva, secondo questa indagine, non ha particolari predisposizioni alla cristallizzazione di acido urico e ossalato. La mia domanda, dunque, è questa: è possibile che il trattamento con Eutirox abbia come effetto collaterale proprio la formazione di calcoli renali? E, se sì, esiste un metodo alternativo per l'assunzione di levotiroxina che possa farmi vivere una esistenza meno travagliata?
Grazie in anticipo per le risposte
Cordialità
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,
non assocerei l'assunzione di eutirox alla formazione dei calcoli.
Molto più probabilmente è il dismetabolismo alla base che può favorirne la formazione, come appunto, il sovrappeso.
Cordialità

Dr. Pierluigi Izzo
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info@studiomedicoizzo.it

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dopo
Utente
Utente
Dr Izzo la ringrazio per la Sua celere risposta. A mia volta replico dopo alcune settimane in modo da dare qualche informazione aggiuntiva sul mio stato di salute ed avere ulteriori consigli. Come ho detto nel precedente intervento i calcoli che ho espulso in questi anni sono tutti costituiti per la maggior parte di acido urico e per la restante parte di ossalato di calcio. Su consiglio del mio urologo e del mio endocrinologo ho effettuato alcune analisi quali uricemia, calcemia, paratormone e, ovviamente, ormoni tiroidei. I risultati, neanche a dirlo, sono risultati assolutamente nella norma. I miei dottori brancolano nel buio e ormai non hanno potuto fare altro che dire "è una questione genetica". Questa risposta ovviamente non mi soddisfa affatto perché continuo a soffrire per le coliche (attualmente ho un calcolo di circa 3,5 mm nell'uretere destro visto attraverso una Tac addome che a giorni alterni mi porta dolore).
A questo punto non so proprio cosa fare perché la qualità della mia vita è davvero bassa.
Chiedo, a questo punto, qualche eventuale vostra ipotesi e un consiglio.
Grazie in anticipo
Cordialità