Come si arriva a lasciarsi

Gentili dottori,
Ho 28 anni e da qualche mese ho deciso di lasciare il mio ragazzo, compagno ormai da più di cinque anni. Persona con tantissime accezioni positive, sempre attento e pronto ad esserci per me. Prendere questa decisione non è stato facile ed è stato un periodo molto doloroso. Ho trascorso con lui anni sereni, eppure all'incirca un anno fa, qualcosa lentamente è cambiato: non avevo più lo stesso entusiasmo. Già da queste prime avvisaglie di dubbio sulla mia relazione non sono stata più la stessa con lui. Ho iniziato lentamente a distaccarmi, nascondendomi dietro stress e problemi familiari (che pur tuttavia ci sono stati). In tutto ciò, ma qualche tempo più avanti, mi sono innamorata di un'altra persona. Ho perso completamente la testa. Quest'altra persona mi ha letteralmente travolto. Mi ha ridato la gioia, l'energia, il sole, e l'amore. Forse a 28 anni ho provato per la prima volta la leggerezza di un cuore innamorato. Ho deciso a quel punto di assumermi le mie responsabilità e ho scelto. Oggi sono con questa nuova persona. Certo, sono ancora pochi mesi, ma mi sento sempre innamorata. Anzi sempre più. Di tanto in tanto ripenso a lui. Mi chiedo come sta (credo ancora molto male) mi piacerebbe rivederlo e parlargli. Ma so che non è possibile e lui per ora non vuole. Immagino non esista un manuale standard per tutti, ma mi chiedo: ho sbagliato? Ripensarci ogni tanto è normale? E soprattutto come è possibile che una storia di anni, che ormai consideravo io stessa consolidata e indiscutibile, sia finita proprio per una mia scelta? Lui mi ha implorato di riprovarci, io non ho voluto. Come è possibile che mi sia innamorata completamente di un'altra persona e abbia buttato tutto il resto alle spalle? Ricordi, regali.. sono ancora qui con me, ma se solo penso al mio nuovo ragazzo tutto scompare e c'è solo l'oggi.
Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Quando finisce un amore, non finisce mai di morte naturale.
Muore per mancanza di cure.
Per mancanza di concime..
Per incomprensioni..
Per assenza di progetto, di empatia, di sessualità, di dimensione ludica..e così via.

Ovviamente quando si iniziano a perdere le prime foglie, non sempre si è coscienti di quello che accade, ma tant'è che accade ugualmente ...

Se lei è già "altrove", significa che il suo amore si era estinto da tempo.
Si goda quello che sta provando, lui,prima o poi, se ne farà una ragione.

Le allego delle letture sulla fine di un amore : cause e rimedi

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6464-quando-si-perde-in-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5407-coppia-separazione-o-perseverazione.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6389-divorzio-breve-il-ricordo-dell-ex-sara-breve-anch-esso.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente, non esiste un manuale standard nelle relazioni di coppia, affetto, passione, condivisione e intimità. Ogni coppia "funziona" a modo suo. Per quanto riguarda le sue domande: << ho sbagliato? Ripensarci ogni tanto è normale? E soprattutto come è possibile che una storia di anni, che ormai consideravo io stessa consolidata e indiscutibile, sia finita proprio per una mia scelta? Come è possibile che mi sia innamorata completamente di un'altra persona e abbia buttato tutto il resto alle spalle?>>. Lei ha fatto una scelta autonoma. Ognuno di noi è sano che faccia delle scelte autonome come lo è ripensare ogni tanto alla storia precedente perché ha fatto parte del nostro percorso di vita nel bene e nel male. Anche le storie che ci appaiono <<consolidate e indiscutibili>> possono finire. Lei stessa poi ci dice che questa storia le ha ridato: la gioia, l'energia, il sole, e l'amore. Ironicamente mi chiedo: vuole altro?. Come ha scritto alla fine del suo consulto: c'è solo l'oggi. Questo è utile per lei e che lei faccia. Pensi al "qui ed ora". Si goda il sole che ha ORA nella sua vita. Ruminare pensando al passato e a quello che è stato non le è utile. Un saluto e in bocca al lupo per tutto!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.