Mancanza Erezione

Buongiorno a tutti

Sono nuovo del forum e ho dei problemi che vorrei esporvi per un consulto medico.
Sono un ragazzo di 31 anni fatti da poco, alto 1,75, peso 73kg e non faccio sport e da 7 anni sto insieme ad una ragazza.
Ho sempre sofferto di eiaculazione precoce, ma non è stato mai un problema in quanto riuscivo sempre a mantenere l'erezione dopo aver eiaculato fino anche a far raggiungere l'orgasmo alla mia ragazza e spesso anche oltre avendo in media 3 o 4 rapporti a settimana
Ultimamente invece ho difficoltà a mantenere o avere l'erezione dopo aver eiaculato...
Tutto è iniziato verso la metà di agosto, vedendo che mi era cresciuta un po di pancetta avevo deciso di fare alcuni esercizi come qualche flessione e sollevare pesi da 4kg. Mesi prima avevo fatto delle analisi dove tutto risultava ok tranne il colesterolo a 230, in quanto soffro di psoriasi genetica e il dermatologo mi ha assegnato la ciclosporina che non ho mai preso.
Il giorno in cui avevo deciso di iniziare a fare questi esercizi ho accusato il problema a mantenere l'erezione dopo l'eiaculazione ma non so se sia stata una coincidenza (premetto che in questi 7 anni mi era già capitato ma non era mai stato così persistente). Poi ad inizio settembre ho iniziato a lavorare a ritmi maggiori con orari continui diminuendo a zero le masturbazioni (prima 3-4 a settimana) e mi sono anche accorto da qualche settimana di non avere erezioni mattutine.
Fino ad oggi continuo ad accusare lo stesso problema avendo pochi rapporti completi e soddisfacenti.
Il problema dell'eiaculazione come ho detto prima non è mai stato un problema ma comunque la prima erezione è molto soddisfacente. Se può essere utile ad individuare il problema se realmente ce la sensazione forte di eiaculare l'avverto durante la penetrazione, invece col sesso orale quella sensazione non l'avverto se non dopo 10 min dalla pratica.
Cosa può essere tutto questo?
Dovrei farmi controllare?
Devo preoccuparmi di qualcosa?

Grazia mille a tutti
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
La sua psoriasi genetica suppongo sia stata caratterizzata in base agli specifici marcatori del gruppo HLA che è il sistema di gestione dell'equilibrio immunitario e che quando disfunziona o presenta mutazioni, in associazione a tutta una serie di condizioni ambientali e fisiche, dà luogo allo squilibrio immunitario (in generale una iperattività autoimmune) che coinvolge diverse strutture dell'organismo, in particolare la cute (da cui il quadro più comune), le articolazioni, la rete vascolare.
Per quanto non ci siano studi specifici del rapporto tra psoriasi e prostatite, si può ritenere che un soggetto con la psoriasi possa vedere coinvolto anche un organo come la prostata che fa parte, per diversi aspetti, della rete immunitaria.
Il dermatologo le prescrisse la ciclosporina come inibitore della reattività immunitaria, farmaco che lei non ha mai assunto, ma che ove lei non avesse ritenuto di assumerlo essendo un farmaco certamente forte, poteva essere sostituito con regolatori immunitari differenti meno aggressivi, almeno per tenere sotto controllo lo stato di iperattivazione immunitaria.
Tutto ciò premesso, il quadro sintomatologico che lei descrive a livello genitale è collegabile ad uno stato congestizio-infiammatorio pelvico-prostatico che può avere diverse ragioni quali lo stress (la sua attuale condizione labvorativa), lo squilibrio nutrizionale (il quadro lipidico dà segnali), lo squilibrio ossidativo, lo squilibrio endocrino e lo squilibrio immunitario che in lei deve essere tenuto in particolare considerazione.
E' pertanto fondamentale che l'andrologo verifichi con il completo pacchetto di esami quanto citato per inquadrare adeguatamente la sua situazione, magari in collaborazione con gli specialisti di settore, per attivare la adeguata terapia di riequilibrio.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta!
Per quanto riguarda la psoriasi non mi pare di aver mai fatto esami per appurare se sia genetica o meno...Mi ricordo solo che da piccolo fino a 18 anni avevo i primi "sintomi" sul cuoio capelluto che tengo sotto controllo con l'olux, dopo con l'avanzare dell'età mi sono comparse nei gomiti, ginocchia e sparse un po per il corpo che tengo sotto controllo sempre o con l'olux o dovobet, ma se dovessi esprimere una percentuale di quanto la mia pelle ne sia "piena" credo non più del 10%, non sono più grandi di una moneta di 5 cent per avere la situazione più chiara. Per il discorso della ciclosporina, solo un dermatologo dopo avermi visitato mi ha detto di fare degli esami che adesso non ricordo e dopo avrli visti mi assegnò la ciclosporina dandomi tante raccomandazioni tra cui fare spesso degli esami e tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Dopo aver letto anche qualche informazione in più sul farmaco ho deciso di non prenderlo.
Per quanto riguarda lo strees è possibile che possa essere una causa del problema, sempre in questo periodo ho affrontato un trasloco e ho anche accusato forti giramenti di testa e pressione bassa dopo un controllo dal medico che appunto mi ha misurato la pressione dopo un paio d'ore che accusai i malesseri, ho avuto anche disfunzioni cardiache, una sorta di vibrazione nel petto per un secondo in maniera random fino a 3 volte al giorno. Il medico mi disse di fare delle analisi all'emocromo e sideramia e colesterolo per sapere se la mia "dieta" avesse funzionato. Risultato tutto perfetto e colesterolo a 219 e dopo 3 settimane dal trasloco non ho più avuto le disfunzioni cardiache. Detto questo e ritornando al problema "principale" mi consiglia di rivolgermi ad un medico o specialista? Io, fin dove sia possibile preferisco l'ultima soluzione andare dal medico...un po per timore, un po per non mancare da lavoro, un po per non coinvolgere la mia famiglia ecc...Non potrebbe indirizzarmi su una cura o magari qualche farmaco da poter assumere per capire se ho delle migliorie e quindi capire dove e come agire a riguardo? Per esempio tra le tante cause da lei elencate ha citato l'infiammazione della prostata, potrei assumere qualcosa per questa probabile infiammazione? E se nel caso l'infiammazione non ci sia, il farmaco o la cura assunta non mi provochi sintomi indesiderati
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Nella sua lunga storia lei ha evitato la ciclosporima, ma si sta massacrando con il cortisone.... che non è proprio una passeggiata, anche se applicato in crema o lozione nelle aree interessate, soprattutto considerando il tempo.
Lo stress da lei dovrebbe sempre essere accuratamente evitato perché è una delle ragioni che accentuano il suo squilibrio immunitario. Non è escluso che la sua sindrome cardiovascolare trovi le ragioni in quello squilibrio aumentato dallo stress.
Credo che sia giunto il momento per considerare, come detto, la rivalutazione accurata dei caratteri HLA e del suo equilibrio immunitario (oggi si può possono fare diverse valutazioni quali il pannello linfocitario, il pannello HLA, il pannello degli anticorpi virali e dei principali anticorpi anti-tessuto), magari rivolgendosi ad un immunologo.
Nel suo quadro non ha senso e non si può attivare una terapia "sintomatologica" al buio perché si rischia di generare più problemi di quanti non si riescano a risolvere. Quindi occorre un andrologo, magari coadiuvato da un immunologo che effettui quanto necessario.
Non drammatizzi, ma neanche sottovaluti tutta la questione come mi sembra abbia fatto sinora.
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dopo
Utente
Utente
Come ho detto nel post precedente non ho mai fatto qual tipo di test e la causa è che nessun medico mi ha mai detto di farlo, in tutte le visite fatte mi hanno sempre assegnato questi tipi di lozioni, solo a maggio di quest'anno un dermatologo mi disse di fare alcuni esami e quindi di prendere la ciclosporina dopo averli visionati...
Comunque farò gli esami da Lei citati
Potrebbe darmi qualche informazione in più su come farli? Basta un semplice prelievo di sangue? Quali sono?
HLA
Anticorpi virali
Pannello linfocitario
Anti-tessuto
Basta rivolgermi al mio medico curante o uno specialista per questo tipo di esami?

Grazie ancora per il Suo prezioso aiuto
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Gli esami citati si fanno su prelievo di sangue, ma non so dirle se deve rivolgersi, tramite richiesta del medico di base, ad un reparto di immunologia ospedaliero o se possa prescriverli direttamente, così come non so dirle se sono tutti fattibili nella sua patologia a carico del SSN o se deve farli privatamente.
In teoria un ospedale con un buon laboratorio dovrebbe essere in grado di farli, altrimenti ci sono laboratori privati o convenzionati.
Ne parli con il suo medico di base che è esperto di questi aspetti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora
Prima o dopo le feste provvederò a fare le analisi e Le farò sapere anche i risultati per un ulteriormente conferma
Come ultimo consulto nel suo settore, come posso risolvere i problemi legati all'eiaculazione precoce?
Ammesso e concesso riuscissi a risolvere i problemi alla "seconda erezione" potrebbe capitare in futuro di non avere la stessa durata dopo la prima eiaculazione? E quindi fare in modo di allungare la durata della prima?
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
L'ejaculazione precoce è un sintomo che deriva da diverse ragioni, tra cui le infiammazioni prostatiche, gli squilibri endocrini (per quanto i livelli ormonali siano negli intervalli di normalità... contano i loro rapporti), il prepuzio troppo coprente e stretto che facilita le irritazioni locali, lo stress.
Nel suo quadro il suo carente controllo ejaculatorio può essere il sintomo di una congestione-infiammatoria pelvico-prostatica da inquadrare prima di tutto come già detto e/o di una o più delle altre condizioni.
Ristabilendo i dovuti equilibri, il sistema tornerà a funzionare per bene o almeno al meglio rispetto alla situazione.
Non ha senso fare una terapia prima di aver definito il quadro: con un po' di impegno potrà avere le risposte in tempi relativamente brevi e quindi può aspettare ancora un po' senza stressarsi ulteriormente.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno

Ho spiegato un po i miei sintomi/problemi al mio medico curante assegnandomi diversi esami, (purtroppo quelli legati alla psoriasi li devo fare a parte in ospedale) e tutto è risultato nella norma tranne la tiroide con valore 4,49 su un max di 4,20 ma il medico mi ha detto che non c'è da preoccuparsi ma di rivolgermi ad uno specialista in quanto la tachicardia potrebbe dipendere da questo fattore e poi i livelli di glicemia al limite a 105 se non sbaglio consigliandomi una dieta eliminando o non mangiando spesso pane, pasta, latte, formaggi, insaccati, dolci, ecc premettendo che non mi sembra di assumere chissà cosa anche perche' non vado pazzo ne per i formaggi e ne per dolci...ma è anche vero che gli esami li ho fatti dopo le feste...il giorno 2 o 3 gennaio.
Detto questo, sembra che dalle poche occasioni avute di avere rapporti sessuali che l'erezione dopo la prima eiaculazione riesco di nuovo a mantenerla ma non ho più la durata che avevo prima...avendo dopo nemmeno 10 min la sensazione di eiaculare.
Parlando col mio medico mi ha prescitto il priligy, ma vorrei prima sentire un parere di un esperto, considerando che prima di assumere il priligy vorrei "testarmi" con la "dieta" e i piccoli esercizi che da qualche settimana ho ripreso a fare e capire anche se questo farmaco può aiutarmi senza effetti collaterali.

Grazie in anticipo
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Ancora una volta ad inseguire il sintomo e a non determinare le ragioni dei problemi... in questo modo non si va da nessuna parte. Lasci perdere il priligy che forse le allunga di 1-2 minuti il tempo di ejaculazione, ma che nel medi/lungo periodo altera la funzione testicolare con tutto ciò che ne consegue. Piuttosto che fare valutazioni ed esami non coordinati e/o cercare di eliminare sintomi di cui non si è compresa la ragione, è meglio non fare nulla e cercare solo di riequilibrare il proprio stile di vita in termini nutrizionali, di attività fisica, rilassamento.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, mi consiglia anche non provarlo una volta? Volevo anche capire se il mio problema è di natura psicologica o altro, per esempio sento la forte sensazione alla prima penetrazione, che varia di pochissimi minuti a seconda della durata dei prelimibari, spesso ho il tempo di inserirlo e senza essere stimolato devo eiaculare, invece col sesso orale e masturbazione non sento la sensazione così forte e riesco a durare 10 min con le opportune pause. Poi mi chiedo se la natura fosse un problema alla prostata e in un post precedente ho detto di aver avuto questo disturbo fin dai primi rapporti è possibile portarsi con se un presunto problema alla prosta o altro per 13 anni senza rendersene conto?
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Lasci perdere... una volta non serve a nulla e comunque non serve a decidere se la questione sia psicologica o no... non è con le prove farmacologiche che si fa diagnosi differenziale. Da quanto descrive il quadro è comunque da ejaculazione precoce o mal controllabile, che sia in un rapporto vaginale o orale; ovvio che in quello orale o la masturbazione riesca a controllare un poco di più la situazione, essendo differente il carico stimolatorio e il coinvolgimento comportamentale. Trascinare un problema infiammatorio pelvico-prostatico per anni senza rendersene conto è la cosa più comune che accade, proprio perché o si trascurano i segnali o si tende a tamponarli in qualche modo fino a quando non diventano insopportabili.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille ancora per le Sue risposte, ma se non chiedo troppo vorre farLe altre domande per colmare le mie lacune...
Tra le cause da Lei elencate vorrei approfondire la parte del prepuzio troppo coprente e dell'infiammazione pelvico-prostatica:
io ho il prepuzio che copre completamente il glande ma non credo sia stretto, quando ho l'erezione il prepuzio scopre il glande a metà e riesce ad uscire tutto ma si ferma subito dopo la parte fibale del glande (un paio di anni fa mi si era rotto il frenulo durante un rapporto). Per quanto riguarda le irritazioni, avendo la psoriasi ho "spesso" squamazioni al glande che controllo accuratamente col protopic con una o massimo 2 applicazioni ogni 15-20 giorni, ma venendo al dunque, si dice che chi ha il prepuzio corto duri di più in quanto il glande è meno sensibile rispetto a come ha descritto Lei che chi ha il prepuzio troppo coprente possa soffrire di eiaculazione precoce. La domanda è se simulo il prepuzio corto, si possono avere dei vantaggi? Visto che devo seguire un equilibrio alimentare ce un alimento/sostanza che possa magari farmi avere più controllo o miglioramenti? Con gli esercizi fisici, quale potrebbe giovare al controllo? La masturbazione può e come aiutarmi? Una presunta infiammazione portata per anni come può nascere? Se per esempio mi sarei accorto di questo problema dopo primi rapporti a 18 anni, in quell'età cosa avrebbe potuto causare quel tipo di infiammazione? In caso come potrei sapere se ce? A parte quelli descritti ce qualche altro sintomo che dovrei attenzionare per farmi capire se ce quel tipo di infiammazione?
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Per molti quello è un prepuzio da lasciare in sede, ma nella mia esperienza ho verificato che produce problemi nel mantenimento della utile igiene finendo per far impiegare troppo detergente (irritante), sostiene condizioni infiammatorio-irritative con produzione di ipersensibilità e che concorrono a sostenere gli eventi psoriasici locali, rischia quando retratto e bloccato sotto al glande (in particolare in un rapporto penetrativo) di gonfiarsi e dare luogo alla parafimosi. Va da sé che non si debba simulare la circoncisione bloccandolo sotto al glande. Le ho già elencato le ragioni che possono indurre e sostenere una condizione infiammatorio-congestizia pelvico-prostatica e quelle vanno verificate e poi trattate, mentre per il resto occorre prima la valutazione e poi la definizione dell'utile percorso terapeutico da discutere con l'andrologo che sceglierà e che la seguirà... non è possibile per ovvie ragioni darle indicazioni in questa sede.
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