Test hiv 1/2 chemiluminescenza

Buongiorno,
nel 2012, quindi quattro anni fa, ho effettuato test per la ricerca anticorpi hiv 1/2 con il metodo di cui all'oggetto a circa 93/96 giorni (non ricordo alla perfezione) dall'unico rapporto sessuale che ritengo (potenzialmente) a rischio della mia esistenza con risultato :assenti (valore riferimento :assenti) ; alla mia richiesta su tipologia test (in tempi successivi) al responsabile del lab privato dove ho fatto il test, mi ha risposto che loro usano test di ultima generazione e che tale metodo (chemiluminescenza) è all'avanguardia rispetto al "superato" ELisa, ma alla mia domanda "quindi ha ricercato anche un antigene di nome P24" il responsabile è cascato dalle nuvole (dicendo che non sa di centri che fanno questo tipo di test e che di solito sono test fatti solo a scopo di ricerca scientifico-medica!); ad ogni modo, a parte l'incertezza sulla generazione di test che mi hanno applicato, la mia domanda al medico è : quanto posso considerarlo attendibile un test a 3 mesi circa, anche se fosse solo di ricerca degli anticorpi?? Nel senso che con che attendibilità (probabilità) statistica.
Mi scuso anticipatamente se la domanda non dovesse essere ritenuta pertinente, grazie.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Buonasera,
ammesso che lei abbia fatto un test di III generazione, il tempo trascorso di 90gg ( e più) deve farle considerare la sua negatività come DEFINITIVA. E' vero che l'Elettrochemiluminescenza (ECLIA) è una metodica molto sensibile.
Buon Natale,
Dott. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la iper-celere risposta e le ricambio davvero sinceri auguri di buone festività Dottore
[#3]
dopo
Utente
Utente
Salve,
scusi se le chiedo questa ulteriore precisazione, ma mi è venuto il dubbio leggendo alcune sue risposte a passati consulti sulla stessa tematica del cd. "periodo finestra" : come devo interpretare la sua risposta sulla definitività del test a questa tempistica? Mi spiego meglio : significa che a 93/96 giorni dalla presunta esposizione al rischio il test di ricerca anticorpi è definitivo a quella data (nel senso che fino ad allora sicuramente non si sono ancora formati anticorpi) oppure (come spero) che oltre quella tempistica è praticamente impossibile che il mio organismo non abbia già prodotto anticorpi?? non so se ho reso l'idea di quello che voglio dire.
Grazie mille
[#4]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
sinceramente il suo pensiero è espresso in modo un molto criptico.
Le ribadisco che dopo 90 giorni dal rapporto a rischio o dall'evento potenzialmente contagiante, anche un test di III generazione fornisce un risultato definitivo sia in senso positivo (cioè quando rileva la presenza di anticorpi contro HIV) e sia in senso negativo (quando NON rileva la presenza di anticorpi e dunque non è reattivo).
Il suo test è risultato NEGATIVO o NON REATTIVO dopo poco più di 90 gg e quindi significa che lei NON si è infettato con l'HIV.
La smetta con i retropensieri e passi un Buon Capodanno.
Dott. Caldarola.
[#5]
dopo
Utente
Utente
ok...grazie ancora Dottore e scusi se la mia domanda le può essere sembrata anche minimamente provocatoria....il problema è che, causa uno spiacevole episodio adolescenziale (gliel'ho riassumo brevissimamente : a 15 anni durante una gita con compagni di classe in campagna si giocava a pallavolo quando irruppero due soggetti che si imposero di giocare con noi e ad uno di questi si tagliò il dito e sporcò il pallone di sangue, mentre tornavamo a casa due guardie forestali ci dissero di stare attenti poichè erano due noti tossicodipendenti del luogo) ho maturato una sorta di hiv-fobia, per cui ogni periodo in cui non mi sento bene per vari motivi (ultimamente mi hanno diagnosticato esofagite da reflusso ernia iatale e gastrite cronica con un certo dimagrimento negli ultimi mesi ) associo tutto a questa malattia infettiva.
A mente fredda so che esistono 100.000 altre malattie, ma spesso la mente si "riscalda" e non riesco a ragionare con obbiettività...
Ancora grazie e buon anno nuovo ad entrambi.
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