Timore hiv

Salve a tutti,
Disturbo perché sono nel panico totale a seguito di alcuni comportamenti sessuali a rischio. Nel periodo settembre / novembre ho frequentato una ragazza con cui per diverse volte abbiamo praticato sesso orale e un 2/3 volte penetrazione vaginali sempre senza protezione. I rapporti vaginali sono stati molto brevi e senza eiaculazione. All'inizio di dicembre ho avuto del sesso orale e una penetrazuone vaginale con un'altra persona anche questa volta molto breve e senza eiaculazione e stupidamente sempre senza protezione. Resosi conto della cavolata mi ero convinto a fare il test hiv e ad aspettare i 90 gg necessari relativi al periodo finestra, anche perché sempre all'inizio di dicembre facendo gli esami del sangue era stata evidenziata una ves leggermente superiore al normale e mi ha fatto preoccupare. Dopo qualche giorno l'ultimo comportamento a rischio ho avuto un forte mal di gola e una febbre molto forte (39) che tuttavia è passata a seguito di assunzione di antibiotico . In realtà il giorno prima la comparsa dei sintomi avevo presso freddo e in più circolava l'influenza per cui non mi sono preoccupato. Appena terminato l'antibiotico ho riavuto una ricaduta con di nuovo mail di gola forte e febbre alta; il tutto è di nuovo diminuito appena ripreso l'antibiotico. Durante questa secondo ciclo di antibiotico (passati circa 18 gg dall'ultimo comportamento a rischio) ho avvertito un leggero gonfiore e dolore ai linfonodi localizzati sotto l'orecchio destro (specie quando spalancavo la bocca) e una legger sensazione di ovattamento e di "tappo" all'orecchio destro e sono andato nel panico. Non ho avuto febbre anche se mi sentivo un accaldato (occhi un lucidi). Vi chiedo se la sintomatologia da me evidenziata è compatibile con la prima infezione da hiv e se ha senso fare il test subito, aspettare i 30 gg o direttamente i 90gg. Grazie di un feedback sono molto preoccupato .
A.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la sua sintomatologia non ha nulla a che vedere con la sindrome da sieroconversione.
E' scontato che se ha avuto dei comportamenti sessuali a rischio lei faccia il test per l'HIV di IV generazione,in laboratorio, come da linee guida Ministeriali a 30 gg dall'ultimo rapporto a rischio e poi a 90gg, per il risultato definitivo.
L'attendibilità del test a 30gg oscilla tra il 95% - 97%, dunque è molto alta.

Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la sua pronta risposta.

Le chiedo solo un ulteriore parere.
Questo fastidio che sento vicino l'orecchio dx e in particolare sotto il lobo , (leggero dolore al tatto e questa sensazione di ovattamento) a suo giudizio a cosa può essere dovuto ? Ad una infezione dell'orecchio o può essere anche conseguenza di un gonfiore dei linfonodi del collo che premono sull'orecchio?

Grazie ancora
A.
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
E' molto verosimile che lei abbia una infezione dell'orecchio.
E' necessario che qualcuno la valuti con un otoscopio: non posso certo farlo io per via telematica. Deve rivolgersi al suo curante o a un ORL.
Cordialità,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Grazie mille dottore, molto gentile.
[#5]
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Utente
Utente
Gentile dottore,
Come da sue indicazioni mi sono recato dal mio medico di fiducia il quale non ha registrato ne gonfiore ai linfonodi , ne alla gola , ne guardando l'orecchio ha rilevato particolari problematiche.
Tuttavia stamattina sebbene il fastidio all'orecchio sia minore, mi sono svegliato con una sensazione di gonfiore al palato molle anche quando ingoio mentre nessun fastidio alla gola. Continuo inoltre ad avvertire una sensazione di febbre (guance e fronte calde, occhi lucidi) anche se la temperatura oscilla tra 36,3 e 36,8. Questi sintomi invece e specialmente quelllo relativo al palato gonfio sono assimilabili ai sintomi da conversione?
Scusi se la disturbo ma devo aspettare i 30 gg per il test e sono nel panico completo , ho molto ansia e il tempo non passa mai.

Grazie ancora.
A.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Stia tranquillo,
non ha sintomi da HIV sieroconversione.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora dottore.
Purtroppo sono fuori per le feste e non posso rivolgermi al mio medico abituale.
Cerco di stare tranquillo ma non è facile. Ho un'ansia molto forte, la mattina vomito, ho lo stomaco chiuso. Da ieri questo gonfiore al palato è diventato mal di gola e ho difficoltà a inghiottire. In piu il linfonodo collo sx mi sembra gonfio. La temperatura ha sfiorato i 37 e ogni volta va su questo livello inizi a sudare un pochino . Non sto prendendo farmaci. In più guardando la gola ho visto una patina bianca sulla lingua e diversi puntini bianchi sulle tonsille sx, all'inizio erano su quella dx così come il fastidio all'orecchio. La gola invece non è rossa anche se mi comporta difficoltà a inghiottire. Ho fatto degli sciacqui con acqua e limone e ho buttato fuori molta materiLe bianca giallastro. Sono preoccupato anche perché dopo due cicli di antibiotici completi finiti non capisco come possa avere eventualmente avuto un ricaduta anche perché sono a riposo. Qualche consiglio , parere alla luce del nuovo quadro?
Grazie infinite.
[#8]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
che consiglio vuole che possa darle senza visitarla?
Se ha fatto due cicli di antibiotico ad ampio spettro è possibile che abbia sviluppato una mucosite da Candida, ma la diagnosi non posso certo farla telematicamente.
Se non ha la possibilità di farsi vedere dal Suo Curante, vada da un medico del SSN rinomato per la sua bravura o aspetti le 20:00 e vada al al medico di Continutà Assistenziale, ex Guardia Medica.

Buona giornata,
Dott. Caldarola.
[#9]
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Utente
Utente
Dottore,
Mi scusi ancora se approfitto della sua pazienza ma sono tormentato e fino a settimana prossima non so a chi rivolgermi.
Non sono riuscito a farmi vedere da nessuno purtroppo .

Le chiedo solo questo : i sintomi che sto accusando negli ultimi giorni a più di tre settimane dal comportamento a rischio: i) sensazione di febbre costante da un paio di giorni con max 37 (occhi lucidi , calore in viso) seguita talvolta da ventate di calore e leggero sudore ogni qual volta arrivò verso i 37; ii) costante difficoltà ad inghiottire per via di gonfiore gola (palato molle) in assenza di muco, rossori o gonfiori nelle tonsille e nella gola ; iii) muscoli sopra le ginocchia un po' molli iv) linfonodi collo un po' gonfi parte sx; come vede sono diversi da quelli che avevo evidenziati qualche settimana fa (febbre alta, mal di tonsille molto forte) sono coerenti con la prima infezione?
Grazie infinite
[#10]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Scusi,
lei vuol farmi credere di vivere in una landa sperduta dove non c'è un Medico che possa valutarle cavo orale e faringe?
Dove risiede sulla Cima del Monte Bianco?
In tal caso chiami l'Elisoccorso e si faccia portare al presidio ospedaliero più vicino.
Se poi è già in pianura, vada presso un paese con più di 100 abitanti e troverà sicuramente una guardia medica che la potrà visitare.
Le ho già prospettato una possibile mucosite da antibiotici, che va verificata DE VISU; ora si aggiungono i muscoli molli sopra le ginocchia e i linfonodi "un pò gonfi" a sn.
Io credo che chiunque le dica che NON ha una sindrome da HIV sieroconversione non cambierà la sua determinazione in tal senso: tanto meno se glielo dico io che non posso valutarla clinicamente.
Aspetti qualche altro giorno e faccia il test.

Cordialità,
Dott. Caldarola.

[#11]
dopo
Utente
Utente
Dottore
Mi rendo conto che mi sto comportando irrazionalmente, sono in un paese piccolo dai miei e capisce bene che non posso andare dal loro medico e dire : ho i sintomi da hiv?
Come le dicevo negli ultimi giorni ho avvertito questi nuovi fastidi (febbriciattola e gonfiore alla gola costante senza muco ne raffreddore , vampate di calore, e da ieri gambe molli) diversi da quelli che mi avevo portato a prendere antibiotico nelle settimane scorse (febbre alta, dolore forte alle tonsille) e in attesa di valutarli con calma settimana prossima che ritorno a Milano volevo sapere solo se potevano essere compatibili con la prima infezione visto che sono nel panico totale dato che tre settimane fa ho avuto un rapporto non protetto con una ragazza sconosciuta e dato che ho letto che in genere la prima infezione si manifesta con febbre lieve , mal di gola, spossatezza, linfonodi gonfi tra gli altri. Se lei magari a titolo di semplice cortesia (nulla mi è dovuto sia chiaro ne voglio essere scortese anzi la ringrazio per il tempo che ha perduto con me) mi dicesse anche perché lei ritiene che i miei sospetti siano così infondati le sarei ulteriormente grato in modo da poter stare più tranquillo in attesa del test.
Grazie di tutto .
A.
[#12]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Guardi,
i sintomi che lei descrive sono di una tale aspecificità che solo la sua ansia e l'anamnesi del rapporto a rischio la portano a inquadrarli nel contesto della Sindrome da Sieroconversione.
La stessa entità nosologica si può diagnosticare solmente quando la viremia elevata causi una deplezione acuta dei CD4 con comparsa di sintomatologia clinica da immunodeficit non di rado necessitante di ricovero.
Per il restante la paventata sindrome da sieroconversione non da segno di sè in oltre il 75% dei casi ed è per questo che la maggior parte dei pazienti che si sono infettati da HIV fanno questa scoperta per un test eseguito per altre motivazioni, come un ricovero, un intevento chirurgico programmato o di urgenza.
Pertanto noi possiamo stare qui a a parlare per ore ma la nostra discussione sarebbe del tutto sterile.
In tal senso io posso solo invitarla a essere più razionale: ammesso che lei abbia una viremia in atto o una Sindrome da Siroconversione, la chiami come vuole, la deve accertare con il test.
Se questo attualmente non lo può fare attenda di rientrare in sede e loesegua: è il solo modo per poter placare razionalmente le sue angosce dato che a 30 gg un test di IV generazione ha una attendibilità compresa tra il 95 - 97%, quindi altissima.
Spero di essermi spiegato meglio questa volta.

Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
[#13]
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Utente
Utente
Grazie mille dottore.

Farò esattamente come mi ha detto.

[#14]
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Utente
Utente
Dottor Caldarola,

mi perdoni se la disturbo ancora. Come le dicevo, a seguito di un comportamento a rischio seguito da alcuni sintomi influenzali costanti e persistenti (febbriciattola, gonfiore alla gola, spossatezza e linfonodi un po gonfi) ho fatto il test hiv (elfa) una volta trascorsi 26/27 giorni da tale comportamento. Il risultato è stato negativo fortunatamente anche se immagino dovrò ripeterlo per la conferma. Nei giorni immediatamente successivi il test ho avvertito nuovi sintomi quali febbre molto alta (40,5 che è passata dopo qualche giorno) e soprattutto sudorazioni notturne (per due giorni intese - ho dovuto cambiare un paio di volte la maglietta - e poi via via meno significative). Inoltre ancora ad oggi e da fine dicembre mi permane questa febbriciattola e la gola gonfia. Detto ciò, le chiedevo se il test fatto sia comunque utile ad escludere che tali sintomi sia riconducibili ad una sieroconversione e quindi cercare la causa altrove (ad test per la mononucleosi) oppure se conviene rifare il test.

Grazie mille,
Saluti,
A.
[#15]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il test HIV che ha effettuato lei a trenta gg, giorno più o giorno meno, ha una attendibilità del 95 - 97% perchè individua oltre che gli anticorpi contro l'HIV I - II anche una proteina virale, la P24. che viene prodotta in grande quantità proprio durante la fase di infezione acuta.
Pertanto alla luce del risultato del suo esame io escluderei assolutamente che lei abbia avuto una sindrome da sieroconversione.
Certo il test andrà ripetuto per conferma a 90gg ma il risultato non cambierà.
Attendiamo tutti le nuove linee guida ministeriali e dell'ISS che ridurranno il tempo per ottenere il risultato definitivo a soli 45gg.
Se vuole testarsi contro la mononucleosi o il citomegalovirus nulla osta a farlo: a me pare che lei abbia avuto una banalissima influenza e niente di più.
Che la notte si sudi quando si abbassa la febbre è un fenomeno che non ha nessun significato clinico particolare estrapolato da altre valutazioni cliniche. Milioni di persone sudano di notte se hanno la febbre alta.
Si tranquillizzi, se ci riesce.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#16]
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Utente
Utente
Grazie mille dottore, gentile e tempestivo come sempre.

Solo una precisazione.
Il test che ho fatto però non so se è di quarta generazione dato che nel referto è indicato solo METODO ELFA e non menziona la proteina P24. Nel caso in cui non lo fosse, potrei sempre escludere che questi sintomi avuti nei giorni immediatamente successivi al test possano essere riconducibili ad una possibile sieroconversione?

Al di là del discorso del discorso HIV, era per capire se fare qualche ulteriore approfindimento visto che non guarisco completamente.

Scusi ancora per la precisazione ma ho un po di confusione sui vari tipi di test.

Spero di non disturbarla piu.

Buona giornata.
A.
[#17]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
La soluzione mi pare molto semplice: chiami il laboratorio e chieda se il test che ha fatto è di IV generazione o "combo". Io non lo posso sapere. E il laboratorio è tenuto a indicare la metodica utilizzata.
Ovviamente se il test dovesse essere di III generazione il discorso sulla p24 viene a cadere e con esso la sicurezza che non si è trattato di infezione acuta da HIV.
Perchè i test di III generazione rilevano gli anticorpi anti HIV, sono anche molto sensibili, ma non rilevano la p24 dell'HIV I
A distanza senza valutarla è difficile prescrivere degli esami: se vuole può escludere una Mononucleosi (ricerca degli anti EBNA ed anti VCA IgM+IgG e ricerca dell'EA tutti con metodica quantitativa) od una intezione da CMV (IgM+IgG) e da Toxoplasma (IgM+IgG).
Ovviamente li associ a una routine ematochimica e alla valutazione degli indici di flogosi. Se parla con il suo Curante sicuramente saprà come muoversi.
Buona serata,
Dott. Caldarola.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

Mi perdoni se la disturbo ancora. Ho fatto i test che mi ha indicato ma sono un po' confuso (e anche il mio medico) sui risultati.

Ho fatto il test sulla mononucleosi con valori IGG positivo (90 u/ml) e IGM bordeline (32 u/ml). Il test è stato fatto il 20 gennaio dopo che avevo avuto due episodi di febbre alta e mal di gola il 10 e il 20 dicembre e dopo che i primi di gennaio avevo avvertito di nuovo febbre alta e sudorazioni notturne (avevo in precedenza descritto i miei sintomi). In più la settimana scorsa ho fatto gli esami del sangue ed era tutto in regola (formula leucocitaria e transaminasi), unico valore fuori norma era la ves pari a 29. Ad oggi avverto talvolta stanchezza, una sensazione di febbre e un po' di fastidio ai fianco destro ma la temperatura è normale. Mi chiedo se gli episodi che ho avuto a dicembre gennaio possano esssere riconducibili in base agli esami alla mononucleosi. Non ricordo di aver avuto in passato fenomeni di mononucleosi. Ritiene utile far vedere gli esami e farmi visitare ad un ematologo o ad uno specialista in malattie infettive per approfondire la cosa?

In più a 45 gg dall'evento a rischio ho rifatto il test HIV (combo quarta generazione) ed è risultato negativo. Al riguardo, ho u po di confusione . Lei come tanti altri medici (tra cui anche le indicazioni sanitarie di altri paesi) ritiene che un test del genere a 30 gg è molto attendibile (addirittura si dice che a 45 gg sia definitivo). Altri (molti infettologi di unità hiv di ASL o laboratori di analisi) ritengono non significativo il test prima dei 90 (alcuni laboratori sostengono che l'antigene p24 sia presente probabilisticamente dopo il 16 giorno dal contagio ma poi si negativizza per cui tocca comunque aspettare 90 giorni per la formazione degli anticorpi). Come mai ci sono cosi tante voci contrastanti? Posso stare tranquillo per il discorso HIV? Dopo gli esami riconducevo il mio malessere recente alla mononucleosi ma dopo le perplessità del mio medico di base sul punto (lui sostiene che dato che le igm si sono abbassate non si tratta di una cosa recentissima) ho di nuovo timore che posso esserci dell'altro.

Grazie mille
A.
[#19]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
premesso che io raccomando, e lo può verificare dai miei consulti, che il test HIV di IV generazione deve essere validato con la ripetizione a 90gg dal rapporto a rischio per avere un risultato definitivo, e questo è quello che dice il Ministero della Salute in un decreto accettato dalla conferenza Stato Regioni e in cui la tempistica suddetta non è stata ancora modificata, le faccio anche presente che statisticamente a 30gg l'attendibilità di un HIV test Ag/Ab oscilla tra il 95 - 97%.

Per quanto attiene alla Mononucleosi, se lei non mi riporta i dati di riferimento ma mi dice solo "borderline" per le IgM e Positivo per le IgG mi è difficile esprimermi.
Sembrerebbe che lei abbia una infezione "fresca" da EBV che si trova in fase di class switching con riduzione delle IgM e progressivo innalzamento delle IgG.
Inoltre non ha eseguito gli anti EBNA IgG nè tantomeno la ricerca dell'EA, che è un marcatore di infezione recente o presente.
Le avevo anche consigliato di indagare sul CMV e sul Toxoplasma ma non mi pare che sia stato fatto.
Sicuramente la visita presso un infettivologo non telematico potrà porre argini alle sue paure.
La saluto cordialmente.
Dott. Caldarola.

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