Aggiornamento recidiva tumore seno

Gentili medici,
Ho già descritto la situazione di mia madre 71 anni operata nel 2006 per un tumore bilaterale al seno al quale sono seguiti chemioterapia e radioterapia.
In questi anni ha svolto regolarmente i controlli prescritti dalla Brest unit.
A settembre a causa del gonfiore al braccio dx ( già valutato da un chirurgo vascolare ) viene prescritta dal oncologa una pet ed i marcatori tumorali.
Dal esame risultano adenopatie nella parte alta del seno, due micronoduli polmonari di dubbia entità e nodulo sovraclzveare di 7 mm non segnalato da pet ma da ecografia.
Si decide per terapia con fulvestrant ogni 15 gg e poi 1 volta al mese. L'oncologa non ritiene grave la situazione.
Dopo valutazione di un chirurgo di un prestigioso cancer center viene prescritte mammografia e tac torace, vi riporto gli esiti:
Mammografia
Reperti invariati al precedente controllo in assenza di lesioni focali sospette prossimo controllo tra 1 anno

Tac torace
Nodulo collodio-cistico di circa 14 mm a carico dell emitirpide di destra
I piani adiposi pre ghiandolari sono conservati
Piccole adenopatie di circa 10mm in sede ascellare dx e paraortica non ulteriori adenomegalie mediastino iliari a sx
Ispessimenti fibrotici in sede apico dorsale bilateralmente
Non versamenti pleurici bilateralmente
Noduli parenchimali non calcifici sono presenti in sede apicale a destra ( 7mm) e nel contesto del segmento laterale del lobo inferiore omolateralmente ( 4mm)
Nodulo sincrono di 5 mm non calcifico è presente nel contesto del segmento anteriore del lobo superiore di sinistra.
Le vie bronchiali sono regolarmente pervie
Alterazioni osteostrutturali a carattere misto a carattere osteoaddensante dello scheletro costale bilateralmente
I profili corticali sono conservati.

Alla luce di questi esami chiedo se c'è stato un progresso della malattia oppure no e se la terapia con fulvestrant può essere efficace.
Potrebbe rendersi necessaria chemioterapia o intervento chirurgico?
A breve avremo esame istologico del nodulo al collo se il materiale prelevato sarà stato sufficiente
Grazie di un vostro parere
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Dr. Massimo Pisano Chirurgo generale 87 3
Come chirurgo senologo non ritengo al momento necessità di terapia chirurgica alla luce degli esami strumentali descritti.Sarebbe utile parere dell'oncologo medico se continuare terapia in corso con fulvestrant oppure modificare terapia,sempre tenendo presente l'età della paziente e le sue condizioni generali.

Dr. Massimo Pisano senologia chirurgica

[#2]
Dr. Giuliano Lucani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Senologo 99 3 2
Gli esami eseguiti pongono il dubbio ma non la certezza di una ripresa di malattia. Il dubbio potrebbe essere risolto qualora il prelievo (con agoaspirato?) sul linfonodo del collo fosse indicativo per metastasi. Nel frattempo credo che l'Oncologo farà proseguire la terapia in atto rivedendone la necessità qualora l'esame citologico bioptico fosse negativo. Concordo con l'assenza di una indicazione chirurgica a meno che non si voglia asportare il linfonodo del collo per una diagnosi di certezza.

Dott. Giuliano Lucani
Specialista in Chirurgia e Chirurgia Vascolare
Perfezionato in Senologia

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le puntuali e precise risposte,
Nei giorni scorsi abbiamo ritirato l'esito istologico del nodulo al collo che vi riporto:
Reperto citologico positivo per cellule atipiche non ulteriormente tipizzabili nel materiale in esame.
Materiale proteinaceo e sparse cellule singole e in piccoli aggregati con nucleo ipercromatico anche vescicoloso e con nucleo alcune cellule raramente mostrano vacuolo citoplasmatico contenente muco.
L'esiguità del reperto non consente ulteriori approfondimenti
Non si osserva popolazione linfoide

Chiedo un vostro parere in merito. L'oncologa prescrrive continuazione terapia in atto e rivalutazione con pet e altri esami tra 3 mesi
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Dr. Massimo Pisano Chirurgo generale 87 3
Gentile utente,
l'esame citologico mette in evidenza cellule atipiche,cioè cellule alterate(per esempio nel nucleo)ma non francamente tumorali e quindi rimane un dubbio diagnostico.Del resto l'esame citologico ha dei limiti.Segua il consiglio dell'oncologa e se i successivi esami strumentali non dovessero essere risolutivi,potrebbe essere presa in considerazione la biopsia escissionale del linfonodo.
Cordiali saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buonasera gentili medici,
Torno ad aggiornare la situazione è gradirei un vostro parere in merito.
La terapia con fulvestrant è proseguita fino a fine Aprile e la situazione generale è tutto sommato buona.
Finalmente dopo l'esito non chiarificatore dell agoaspirato si sono decisi a eseguire rimozione del linfonodo sovraclaveare per analizzarlo e a quanto pare l'esito non è molto incoraggiante:
Riassumo brevemente
Diagnosi: tessuto fibro adiposo con localizzazione di adenocarcinoma ( espressione immunoistochimica di CK7)
IIC: E-caderina +
Il quadro morfo fenotipico è da riferire a localizzazione di adenocarcinoma che suggerisce in prima ipotesi diagnostica una primitività della ghiandola mammaria
Considerata la negatività dei recettori estrogeni e porgestenici e la diversità delle caratteristiche biologiche della neoplasia in anamnesi si consiglia approfondimento
Fattori prognostici
Espressione di recettori per estrogeni sp1 = 0
Recettori progesterone pgr636 = 0
Espressione KI67 = 20%
Oncoproteina c- erb b2 ( anti HER2_ neu ) 3+

Alla luce delll esito istologico viene consigliata terapia con pacitaxel trastuzumab pertuzubab
Ieri ritirato esito pet:

Distretto cervico facciale non reperti significativi in senso oncologico
Distretto toracico persistono con maggiore intensità le focali captazioni segnalate a carico di adenopatie in sede ascellare destra mentre sono invariate le captazioni descritte in sede sovraclaverae
Non più rilevabile captazioni in sede ilare sinistra, compara di minima ipercaptazione a carico di nodulo polmonare nel segmento apicale del lobo superiore destro ( 6mm circa e suv max 2.6)
Persistono non captati e invariati i noduli parenchimali bilaterali
Distretto addomino pelvico
Fegato stomaco milza pancreas e surreni indenni
Distretto muscolo scheletrico
Comparsa di focale iperaccumulo a carico di lesione ossea in sede pubica destra sede di interruzione focale del profilo corticale

Questo è il quadro è vorremmo un vostro parere riguardo alle terapie proposte ( la pet deve essere ancora vista ) e sulla situazione generale
[#6]
Dr. Giuliano Lucani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Senologo 99 3 2
Non abbiamo dati sulle caratteristiche biologiche del primo tumore trattato. Tuttavia la caratterizzazione biologica della biopsia linfonodale evidenzia una neoplasia metastatica al linfonodo sovraclaveare non più ormonosensibile e con positività dell'oncogene Her2.(si tratta di un gene posto sulla superficie delle cellule neoplastiche). E' possibile che si sia selezionato un gruppo di cellule con caratteri diversi da quelli del primo esame istologico, resistente all'ormonoterapia. La terapia suggerita dagli oncologi è del tuto corretta e adaguata a queste carattaristiche biologiche.