Disturbo bipolare: possibile nuovo episodio o troppi farmaci?

Gentili Dottori,
dopo un anno trascorso con varie terapie (spesso rivelatesi errate come l'utilizzo di antidepressivi) e diversi pareri presso specialisti privati (tutti comunque concordi sulla diagnosi di disturbo bipolare 1) lo scorso 5 dicembre ho subito un ricovero di 12 giorni a seguito di una grave crisi di nervi, con diagnosi di dimissione icd9 296.6 (disturbo bipolare, episodio misto).
Sono stata e sono trattata con la seguente terapia: litio 750 mg/die (valore litiemia nel sangue 0.8), risperidone 1 mg, rivotril 30 gocce.
Nonostante la uova terapia non mi sento meglio: sono apatica, piango, non riesco a concentrarmi e vorrei sospendere la terapia perché alla stessa imputo la difficoltà di concentrazione e memorizzazione, che mi impedisce di studiare.
Sono una studentessa in giurisprudenza e mi chiedo: è possibile che la terapia mi impedisca di concentrarmi?
E' possibile che sia la terapia a causare problemi simili o sto nuovamente oscillando verso il basso?
In ambo i casi: avrò mai una vita normale?
Chiedo scusa per lo sfogo ma ero una ragazza piena di sogni ed ambizioni, mentre ora mi sento un guscio vuoto, e mi fa male vedermi in questa situazione in cui le cure sembrano non dare risultati e la mia carriera accademica va a rotoli dopo tanti sacrifici...
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Nell'ambito di un disturbo bipolare la condizione di eutimia può essere spesso considerata come una condizione depressiva che spinge a non assumere la terapia in modo appropriato.

Solo l'assunzione continuativa della terapia farmacologica consente di evitare le oscillazioni umorali e a riportare la situazione alla normalità, valutando anche se precedentemente alcuni comportamenti erano maggiormente spinti da condizioni di tipo ipomaniacale o maniacale.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Gentile Dott. Ruggiero,
posso assicurarle che le mie ambizioni accademiche non erano date da spinte ipomaniacali o maniacali.
Se non altro perché avevo le medesime ambizioni già in età adolescenziale e ben prima di sviluppare qualsivoglia sintomo di DB.
Le dico solo che ho frequentato il liceo classico mantenendo per cinque anni la media più alta dell'istituto (9,75).
L'istruzione è sempre stata per me una colonna portante della mia vita e trovarmi, ora, ad essere incapace di comprendere e memorizzare una pagina di libro di testo è una condizione a dir poco frustrante, che mi fa sinceramente chiedere se le terapie mi abbiano reso stupida.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Le terapie non instupidiscono nessuno.
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