Laringospasmo o bolo isterico

Salve, non so se questa può essere l'area di pertinenza corretta ma ho bisogno di un consulto.
Sono una ragazza di 23 anni.
Sono sempre stata paranoica sin da piccola e soffro di Attacchi di panico.
Sono in cura con daparox e xanax.
10 gocce al mattino.
Lo xanax era stato sospeso fino al mese scorso quando ho ricominciato con 16-10-16 gocce.
Quando ho dovuto ricominciare la cura anche a causa di pensieri spiacevoli.
Ho iniziato un percorso terapeutico e avevo scalato leggermente le dosi. Passando in un messaggio a prende mattina e sera 13 e 13 gocce di xanax.
Venendo al mio problema dal 2 gennaio stando in casa per le vacanze mi è ritornata un po' d' ansia e domenica a causa di una cefalea tendi sono andata al PS ma ottenendo "ansia" come risposta.
È tutto oggi che mi capita una cosa particolare:
mentre studiavo e ripetevo ( all' atto della deglutizione) ho avuto un blocco della respirazione. Ho avuto una tremenda paura di soffocare. Non usciva aria e nemmeno riuscivo a deglutire. Avevo l' esofago come bloccato.
Mi sono tormentata e gli episodi perdurano tutt' ora. Sento che la laringe si blocca mentre parlo o deglutisco e smetto di respirare.
Ho mangiato e ho bevuto tranquillamente.
Secondo voi può trattarsi di bolo isterico?
Si manifesta con blocco della respirazione e laringe o esofago (non saprei) bloccato in alto e soffocamento? Provo lieve dolore ai muscoli alla gola. (Forse tensione)
Oppure è utile un altro tipo di controllo? E dovrei spostare la domanda in un altro consulto o recarmi dal mio medico di base? O non saprei, probabilmente leggerete troppo tardi questo consulto.
Premetto che è successo oggi è sto nuovamente entrando in paranoia. Ho paura sia qualche disfunzione neurologica.
Mia mamma ritiene sia ansia e non mi sopporta proprio più.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Innanzitutto e per quello che può servire le dico che il riflesso della respirazione è l'ultimo a scomparire quando ci sono lesioni gravi al cervello, che non è il suo caso, quindi non può smettere di respirare nemmeno se ci prova volontariamente.
Si è spaventata perché la saliva, come succede a volte, ha preso la direzione sbagliata e la glottide si è chiusa per protezione, per evitare che saliva o cibo finisse nei polmoni: è un riflesso naturale e indispensabile, anche se molto spiacevole, perché è doloroso e la sensazione è quella di soffocare. Succede anche al mare o in piscina, dura pochi secondi che sembrano eterni. Dopo pochi minuti però non ci si pensa più.
Lei invece da quel giorno ha elaborato l'episodio e ora ha somatizzazioni che mantengono l'ansia e l'ansia produce ulteriori somatizzazioni.
Le consiglio una visita di controllo dallo psichiatra che la segue per valutare se bisogna modificare la cura; potrebbe pensare anche a una psicoterapia cognitiva per modificare certe modalità di pensiero che le condizionano la vita.

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Salve, per quanto riguarda la psicoterapia L' ho già avviata. Ad ora ho fatto poche sedute ma domani ne avrò un'altra e ne parlerò sicuramente con la psicoterapeuta.
La ringrazio della risposta. In effetti mi sono accorta di essere viva e vegeta e di aver dormito anche abbastanza bene.
Ovviamente di riflesso oggi si è innescata una nuova paura: quella di deglutire.
So che è tipica in stati ansiosi ma le giuro che adoro mangiare e bere (non alcolici) e giuro che non vorrei mai che questo diventasse un problema, invece, mi ritrovo a pensarci e sono spaventata.
So anche che il cibo, la deglutizione della saliva d acqua sono fondamentali nella vita di ciascuno ma sono entrata in questo circolo vizioso e ad oggi la mia testa mi ha scatenato questa paura. Prenderò di consueto le gocce di xanax e daparox e domani ne parlerò con lo specialista.
Cercherò di distrarmi il più possibile e superare questa paura infondata.
Se lei nel frattempo ha consigli per non finire in ospedale, (cerco di sdrammatizzare un po') gliene sarei grata.
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Distrarsi è una buona cosa; potrebbe anche spiegare i suoi timori in modo tranquillo (non durante le crisi) ai familiari. Notare se il disturbo cambia nei vari momenti della giornata e tenere un diario giornaliero può essere utile a oggettivare il problema e a renderlo più "comprensibile": è importante sapere se si accentua quando é più stanca, o quando è sotto stress o più rilassata.
[#4]
dopo
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Salve, grazie per la risposta.
Sono sotto esami e sinceramente ho molta ansia da università.
Sono al 4 anno e sono già stata a contatto con il mondo del lavoro e faccio veramente fatica a studiare. È un peso enorme e ciò contrasta con i desideri e le aspettative di mia mamma.
Sono sempre stata "ansiosa" e "paranoica" e con la psicoterapeuta spero di venire a capo del problema. Mi do del tempo certo, ma nel frattempo ogni volta che si avvicina qualcosa legato all' università ho questi picchi di ansia incontrollabili.
Se ieri avevo il bolo, oggi la mia testa mi fa temere il cibo e l'acqua. (So che sono pensieri e come tali devono restare per cui mi sforzo a bere e mangiare).
Ho veramente paura di questa mia mente incontrollabile, anche perché io mangio praticamente sempre e con gusto e pensare al contrario è una forma di "suicidio" e sono molto spaventata. Ho paura che la mia testa vinca e non è ciò che voglio.
Grazie ancora per i suggerimenti.
Buona serata.
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