infertilità : l'ansia non è sotto controllo

Buongiorno,
Mi piacerebbe chiedere un consiglio esperto per trovare la serenità personale nel continuare la ricerca di un figlio che da due anni non arriva. L'ansia è scattata dopo il 3 mese d tentativi perché ingenuamente ero convinta di essere già pronta al primo. Ora , con i metodi naturali che mi spingono al monitoraggio quotidiano sto diventando solo più stressata. A volte interrompono la misurazione della temperatura e poi x paura d non avere tutto sotto controllo riprendo la misurazione. In realtà soffro per la paura di poter rinunciare al desiderio personale e di coppia e mi sento stressata. Non so con chi parlarne. A marzo abbiamo prenotato visita per infertilità. ..lunga attesa e paura per il futuro. Le vacanze di natale le abbiamo trascorse prendendo in affitto una casa per tutto l'anno. .scelta un po folle per le nostre possibilità ma che ci ha fatto bene...ma a casa... tutto torna come prima! !
Mi sono anche iscritta alla laurea specialistica ma non ho tanta motivazione a poche settimane dagli esami...sapere di essere iscritta mi piace ma riprendere a studiare dopo il lavoro è pesante. .insomma posso chiedere la Vostra importante consulenza per trovare un po di serenità nel vivere questo momento un po pesante. Cordialmente Stella
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Stella,

se la ricerca di un figlio diventa uno stress e una fonte d'ansia, certamente c'è un problema...
Da un punto di vista psicologico questo desiderio del tutto normale si scontra con la frustrazione di vedere -impotenti- che non si sta realizzando. Tuttavia, ritengo che Lei potrebbe mettere a fuoco i Suoi timori, le Sue paure e le Sue ansie già nel Centro cui si è rivolta. E' presente uno psicologo?

Questo è un modo per essere più consapevoli e quindi iniziare ad avere un maggior controllo su ansie e paure.

Altrimenti le altre soluzioni, per quanto carine (es le vacanze di Natale), La riporteranno al loro termine nella situazione precedente.

Suo marito come si pone davanti a questa situazione?
Ne parlate? Le è di aiuto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Alessia Ghisi Migliari Psicologo 127 7 13
Cara Stella,
Capisco l'ansia di fronte alla paura di non raggiungere il proprio sogno, nel Suo caso divenire madre.
Ma consideriamo alcuni aspetti:
- non sta qui "con le mani in mano", e ha giá una visita prenotata, anche se so che l'attesa è snervante;
- sta dentro di sè giá immaginando scenari "catastrofici" di non riuscita, ma ancora non ha sentito il medico... Si dia una possibilitá positiva;
- la Sua etá e il fatto di cercare giá un aiuto, sono giá un fatto positivo;
- positivo anche l'aver reagito con progetti: la casa per un anno, la laurea anche se non riesce a motivarsi. Questi sono indice che Lei e suo marito siete persone determinate e non passive.

Un consiglio, magari banale: va bene, quando torna al Suo domicilio ripiomba nell'angoscia. Però intanto presso la casa in affitto ha avuto momenti che l'hanno distratta no? Faccia tesoro di quei momenti. Oggi per un poco mi sono rilassata senza pensare al poi.
Non è poco: piccoli passi per rendere vivibile un momento per Lei penoso.
La laurea? poco per volta, un esame alla volta. La motivazione? Imparare ancora di più, conoscere, aprirsi, valorizzarsi seguendo i propri talenti. Fare qualcosa per se stessa come individuo, come Stella, e non solo "Stella-mamma-per ora-mancata".
Forse un giorno avrá qualcuno cui insegnare ciò che sa ed è, no?
Ma ora lo faccia per Lei.

Insomma: prenda le cose piccole e goda di quelle, accettando che in questo momento sono collocate in una "nebbia".
E ricordando che la nebbia copre paesaggi che posson essere splendidi... Non si aspetti solo scenari orribili (è risaputo che lo stress non aiuta in questi casi).
Non so se Lei abbia giá in generale questa "tendenza ad angosciarsi", anche se mi sembra intuirla (quindi il discorso si amplierebbe, sul modo di affrontare la vita in generale, il che potrebbe essere aiutato da un percorso specialistico).

Prenda le cose piccole, che poi son grandi; le coltivi; un giorno alla volta; poi vedrá il medico e, anche se agitata, poi saprá di più e come muoversi. E lui stesso potrebbe indirizzarLa per sentirsi meglio.

Ma si dia una possibilitá, non parta giá convinta che non sará madre.
Lasci dissolvere la nebbia, se posso essere poco tecnica.
Potrebbere ricevere notizie non perfette.
Oppure magari scoprirá che, svanita, c'è qualcosa di bello (o qualcuno!) lì che l'aspetta.
Tanti auguri.

dr.ssa Alessia Ghisi Migliari

[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Quando si cerca spasmodicamente un figlio
almeno due sono i rischi.

- l'ansia va a 1000 e ciò non avvantaggia
- magari il figlio arriva pure, ma nel frattempo uno dei due (o ambedue) ha perso il senso del "fare l'amore", sostituito dal "procreare".

Dai tentativi che avete fatto - ad es. casa delle vacanze - intuisco che Voi siete consapevoli dei rischi che correte.

Ma è solo affrontando le difficoltà, cercando di aprirne la scatola per guardarci dentro, che si possono comprendere, capire, far evolvere.

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Aspetto poco psy, ma fondamentale:
Avete fatto entrambi tutti gli approfondimenti di tipo medico, ginecologo e urologo, compreso lo spermiogramma?
Talvolta - errando - si dà per scontato che le difficoltà al concepimento siano della donna...






Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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